Italiani nel mondo e dove trovarli (3)

ROMA – focus/ aise – Martedì scorso, 1 aprile, la classe quinta della scuola primaria di Sant’Antonio di Tortal, nel comune di Borgo Valbelluna, ha visitato il MiM Belluno – Museo Interattivo delle Migrazioni, situato presso la sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo in via Cavour a Belluno.
Accolti dalla guida Giulia Francescon, gli studenti hanno intrapreso un viaggio educativo alla scoperta delle migrazioni che hanno caratterizzato la storia italiana e, in particolare, quella bellunese.
Il MiM Belluno offre un percorso multimediale che, attraverso testimonianze dirette, fotografie e documenti storici, permette di comprendere l’essenza e la dignità della condizione di migrante, una realtà comune a molti popoli e epoche.
Durante la visita, gli alunni hanno partecipato al laboratorio didattico “Trova l’emigrante”. Divisi in due gruppi, hanno ricevuto la descrizione di sei figure di emigranti e il compito di individuare le relative fotografie all’interno del museo. Ogni personaggio aveva un punteggio diverso in base alla difficoltà nel ritrovarlo, rendendo l’attività coinvolgente e stimolante.
Questa esperienza ha permesso agli studenti di approfondire la conoscenza del fenomeno migratorio, sviluppando empatia e consapevolezza verso le storie di coloro che hanno lasciato la propria terra in cerca di nuove opportunità. Il MiM Belluno si conferma così un punto di riferimento educativo per le scuole del territorio, offrendo strumenti interattivi per comprendere le dinamiche delle migrazioni passate e presenti.
Si terrà mercoledì, 9 aprile, alle ore 17.00 presso l'Ufficio CISEI del Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana di Genova, la presentazione del libro "Il capitano che trasportava gli emigranti", di Luca Basso.
L'evento, nell'ambito de "I mercoledì del MEI-CISEI", verrà introdotto da Fabio Capocaccia, Presidente CISEI, e vedrà la partecipazione dell'autore accompagnato dai docenti Paolo Calcagno e Leonardo Scavino. Per partecipare si può prenotare scrivendo una e-mail a segreteria@ciseionline.it.
Trama
Figlio di Giovanni Ansaldo, Francesco Gerolamo fu indirizzato giovanissimo verso la carriera marittima. Cominciò nel 1871 prestando servizio come mozzo e quando si congedò, nel 1922, era capitano di lungo corso della NGI, una delle principali compagnie di navigazione italiane e del mondo.
In quei cinquant’anni assisté a cambiamenti epocali: iniziato alla vita di mare sui velieri diretti a Oriente, si trovò a navigare sui piroscafi che trasportavano gli emigranti tra fine Ottocento e inizio Novecento. Fu lui a ispirare a Edmondo De Amicis il personaggio del capitano nel romanzo Sull’oceano. Narratore straordinario, nella sua autobiografia e nelle sue innumerevoli lettere descrisse con ricchezza di particolari la vita di bordo, i cambiamenti nel lavoro marittimo nel periodo di passaggio dalla vela al vapore, ma anche e soprattutto l’epocale fenomeno migratorio che condusse milioni di italiani nelle Americhe.
A partire da queste fonti, ancora inedite, Luca Lo Basso ricostruisce un efficace ritratto di Ansaldo e un ricco affresco storico e sociale dell’epoca nella quale egli visse e solcò i mari.
Lo scorso sabato, 29 marzo, a Voltago Agordino, in provincia di Belluno, in Veneto, si è svolta la presentazione del libro “Emigranti di Voltago e Digoman verso gli Stati Uniti d’America”, di John Riva. Un’opera che ripercorre le storie di chi ha lasciato il proprio paese natale alla ricerca di nuove opportunità oltreoceano, contribuendo così alla memoria collettiva dell’emigrazione bellunese.
L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali del sindaco, Giuseppe Schena, seguiti dagli interventi di Oscar De Bona, presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, e della vicepresidente Patrizia Burigo. Tutti hanno sottolineato l’importanza di libri come questo, che non solo raccontano le piccole storie locali, ma si inseriscono nella più ampia narrazione dell’emigrazione italiana.
Durante il suo intervento, De Bona ha evidenziato il valore del lavoro editoriale di Bellunesi nel mondo – edizioni, che in quasi dieci anni ha pubblicato una trentina di volumi dedicati alla memoria dell’emigrazione. Un ringraziamento particolare lo ha rivolto a Pat Riva, figlia di John, che assieme a Luigi Rivis e Luisa Carniel ha curato la pubblicazione del libro, per avere donato alla Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati” il diario di Costante Olivo Rova, un’importante testimonianza che arricchirà il patrimonio bibliotecario.
A seguire, Luisa Carniel ha tenuto un’interessante conferenza-lezione sull’emigrazione verso gli Stati Uniti, supportata da slide e immagini d’epoca. Il pubblico ha potuto ascoltare anche alcuni brani tratti dal diario di Costante, che hanno aggiunto ulteriore profondità alla serata.
L’evento si è concluso con un momento conviviale, durante il quale i presenti hanno potuto discutere e condividere le proprie esperienze e riflessioni sul tema dell’emigrazione. (focus\aise)