Italiani nel mondo e dove trovarli (3)

ROMA – focus/ aise – Modificare il testo del decreto “estendendo la possibilità di riacquisire la cittadinanza, includendo la terza generazione e facendo chiarezza su come possa essere dimostrato il vincolo effettivo con il nostro Paese”. È quanto suggerito, dopo aver ascoltato i propri iscritti all’estero, dall’Associazione Lucchesi nel Mondo riguardo il decreto legge sulla cittadinanza (approvato dal Governo alla fine dello scorso marzo). Il direttivo dell’Associazione si è riunito per discuterne lunedì scorso, 7 aprile, per discuterne.
L’Associazione si è anche auspicata di “vincolare la possibilità di un riconoscimento ai discendenti di emigranti oltre la terza generazione purché dimostrino nei fatti di aver vissuto almeno un anno in un comune italiano”.
Inoltre, si sono detti concordi sulla necessità di “introdurre maggiori controlli al fine di evitare storture ed eventuali situazioni non lecite che portino a riconoscimenti di cittadinanze finalizzate solo all’ottenimento di un passaporto italiano e quindi comunitario”.
Il direttivo dell’associazione, che rappresenta 4.800 famiglie aderenti nel mondo ed 80 tra delegazioni e circoli sparsi in ogni continente, si è infine dichiarato allineato con l’intenzione espressa dal Governo di “evitare che si creino situazioni poco chiare nelle procedure di acquisizione della cittadinanza da parte di discendenti italiani all’estero, come si sono in passato verificate non tanto in provincia di Lucca ma in altre zone d’Italia, ravvisando quindi la necessità di rivedere i criteri per evitare possibili abusi”. Però, secondo il direttivo questo obiettivo “dovrebbe essere perseguito senza penalizzare coloro che hanno un reale legame con il nostro Paese, oggetto delle molte, positive politiche di sensibilizzazione che hanno teso a sviluppare al Turismo delle radici”.
Per concludere, il direttivo dell’Associazione ha voluto toccare anche la problematica relativa agli organici dei Consolati: “il Consiglio si è espresso richiedendo comunque un potenziamento di queste strutture, non solo nell’ottica dell’evasione delle pratiche relative alla cittadinanza ma anche al fine di rendere le nostre rappresentanze diplomatiche più vicine alle necessità dei cittadini italiani all’estero, e più efficaci nella gestione delle molte questioni di cui si fanno carico”.
“L'attività dell'associazione Giuliani nel mondo testimonia con forza quanto sia vivo, profondo e autentico il legame tra i corregionali e il proprio territorio d'origine, anche a molti chilometri di distanza. Le comunità presenti fuori regione sono parte integrante dell'identità del Friuli Venezia Giulia: custodiscono la memoria e le tradizioni di questa terra e contribuiscono a diffonderne i valori culturali, storici e civili nei contesti in cui operano, rafforzando il ruolo della Regione nel panorama nazionale e internazionale”. Questo il pensiero espresso dall'assessore alle Autonomie locali con delega ai Corregionali all'estero di Regione Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, che il 9 aprile ha ricevuto nel palazzo della Regione a Trieste il presidente dell'associazione Giuliani nel mondo e una delegazione del circolo romano del sodalizio, l'associazione Triestini e Goriziani in Roma "Generale Licio Giorgeri".
Alle delegazioni l'assessore ha rivolto il ringraziamento da parte dell'Amministrazione regionale per il costante impegno profuso nel proporre occasioni che uniscano la comunità residente in Friuli Venezia Giulia con quelle dei corregionali in città e Paesi lontani. Alle numerose iniziative correntemente organizzate durante l'anno, se ne aggiungeranno di nuove nel corso del 2025 per celebrare i 55 anni di fondazione dell'associazione.
Dopo aver ricordato le recenti norme con cui Regione Fvg punta a promuovere il rientro di giovani talenti nel proprio territorio, l'assessore ha sottolineato l'importante contributo delle associazioni dei corregionali nel comunicare le opportunità che oggi il Friuli Venezia Giulia è in grado di offrire.
Un avviso da 50 milioni di euro per potenziare l’attrattività del sistema accademico e della ricerca italiano per i ricercatori che operano presso università ed enti di ricerca esteri.
È stato pubblicato l’avviso per la presentazione di proposte progettuali da parte di giovani ricercatori vincitori dei bandi ERC Starting Grants o ERC Consolidator Grants fuori dall'Italia, i programmi di ricerca finanziati dall’European Research Council, destinati a ricercatori di eccellenza di ogni età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati.
L’Avviso mira ad attrarre ricercatori italiani e stranieri attualmente impegnati fuori dall’Italia, ma interessati a tornare, o a trasferirsi, nel nostro Paese. Ogni proposta progettuale potrà ricevere un contributo massimo di un milione di euro e i progetti presentati potranno avere una durata massima di 36 mesi. Una quota pari al 40% dello stanziamento complessivo sarà destinata specificamente ai progetti di ricerca nelle regioni del Mezzogiorno.
L'Avviso dà attuazione alla Misura PNRR - Missione 4 "Istruzione e Ricerca" - Componente 2 "Dalla Ricerca all'Impresa" - Investimento 1.2 "Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori".
Le risorse sono rivolte a giovani ricercatori vincitori di uno dei due finanziamenti europei - ERC Starting Grants o ERC Consolidator Grants - che stiano svolgendo l’attività di ricerca fuori dal nostro Paese, oppure che abbiano già concluso il proprio progetto in una Host Institution estera (università o centro di ricerca).
Per i vincitori dell'ERC Starting Grants è richiesta una esperienza post-dottorato e un curriculum promettente con una anzianità di almeno due anni e di non oltre i sette.
Il Consolidator è invece pensato per ricercatori con una esperienza post-dottorato dai sette ai dodici anni e che abbiano già dimostrato indipendenza e maturità scientifica.
Le domande di partecipazione devono essere presentate in lingua inglese attraverso la piattaforma gea.mur.gov.it a partire dalle ore 12.00 del 15 aprile 2025. La finestra temporale per la ricezione delle domande a sportello resterà aperta fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione e comunque non oltre le ore 12.00 del 4 giugno 2025. (focus\aise)