Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus\ aise - "Arrivando alla sua settantesima edizione, il Premio Epifania conferma la sua vocazione di riconoscimento tributato a chi porta con orgoglio il Friuli nel mondo attraverso le proprie capacità nei campi più diversi dell'operare e del pensare umano. Un Premio storico, giunto alla sua 70esima edizione, assegnato per il 2025 al ciclista bujese Jonathan Milan e al docente e compositore direttore d'orchestra Fabrizio Fontanot, due alfieri della nostra terra che incarnano nella loro straordinaria quotidianità i valori del Friuli più vero e autentico". Queste le parole con cui ieri, 19 dicembre, l'assessore alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, è intervenuta alla presentazione dell'Epifania friulana di Tarcento in occasione della quale sono stati comunicati i nomi dei vincitori dell'edizione 2025 del Premio Epifania, illustrazione che si è tenuta nella sede di Udine della Regione.
Presenti anche il sindaco di Tarcento, Mauro Steccati, il presidente della Pro Loco Tarcento, Nazareno Orsini, l'assessore Arcella Gea per il Comune di Udine, Stefania Garlatti-Costa per Ente Friuli nel mondo, Alberto Bergamin per Fondazione Carigo, e Amos D'Antoni in rappresentanza dell'Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia.
"La Regione Friuli Venezia Giulia fa parte della Commissione per l'assegnazione del Premio ed è un orgoglio rappresentare i premiati unitamente al calendario di iniziative legate all'Epifania Tarcentina 2025: insieme a Gemona del Friuli, con la Messa del Tallero, e a Cividale del Friuli, con la Messa dello Spadone, Tarcento è capitale dell'epifania del nostro territorio - ha ricordato Zilli. Eventi dalle radici profonde, non solo ricchi di fascino e non solo un'occasione per la valorizzazione e promozione dei nostri comuni, ma anche importanti espressioni della friulanità che contraddistinguono le nostre comunità. L'impegno dell'amministrazione comunale e della Pro Loco e dei tanti volontari coinvolti nelle manifestazioni, comunicano alla collettività un forte senso di appartenenza: sono iniziative fondamentali per trasmettere in maniera viva e concreta, con passione e autenticità, i valori della friulanità ai nostri giovani".
"Ad un certo punto le parole vengono meno. Non sembrano in grado di rendere il dovuto omaggio alla persona che ci ha lasciato. Ad esprimere il significato del vuoto, non sempre e non solo affettivo (ma a quel punto forse più delle parole meglio renderebbe, seppur sommesso e soffocato, un urlo), che la loro morte determina". Queste, sono le parole con cui la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera ha utlizzato "nell’estremo tentativo di rivolgere un pensiero di riconoscente gratitudine" nei confronti di Alvaro Bizzari, morto lo scorso 5 dicembre, a Pistoia, all’età di 90 anni.
"Qualcuno, molti in realtà, lo celebrano come il regista operaio - hanno spiegato le FCLIS -. A giusta ragione, nel senso che sicuramente è stato entrambe le cose: il saldatore che ad un certo punto al posto del cannello della fiamma ossidrica ha deciso di impugnare la cinepresa. A noi piace pensare che sia stato il regista dell’emigrazione, quantomeno di quella italiana in Svizzera. E che lo stimolo che lo ha spinto a diventarlo, lo abbia trovato nella sua militanza nella Colonia libera italiana di Bienne, è per la nostra storia un indubbio motivo di orgoglio".
A futura memoria restano i suoi film, come "Il Treno del Sud", "Lo Stagionale", "Il rovescio della medaglia", "Pagine di vita dell’emigrazione", "Touchol".
"Con il suo lavoro - hanno concluso -, ci ha lasciato un’eredità indelebile: testimonianza vissuta e raccontata di quando i migranti eravamo noi".
C’era anche la Uil Scuola Rua all’incontro convocato lo scorso 12 dicembre alla Farnesina dalla Direzione generale per la Diplomazia Culturale per l’informativa sulle nomine e lo stato delle graduatorie nelle scuole italiane all’estero.
In questa occasione, riporta il sindacato in una nota, la delegazione della DGDP del Maeci, presieduta dal capo ufficio V, Filippo Romano, ha spiegato che, per l’anno scolastico 2024/25, le sedi assegnate sono state 18 nelle scuole europee, 43 lettorati, 180 per il sistema scolastico di cui 165 docenti, 8 personale non docente (3 assistenti amministrativi e 5 DSGA), 16 posti di dirigente scolastico, di cui soltanto circa il 50% ha assunto servizio mentre gli altri sono in attesa del completamento delle procedure di nomina. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla dirigenza scolastica al fine di rafforzare la rete in particolar modo in Africa e nei paesi dell’America latina (Bogotà e Lima). Una nuova sfida è stata lanciata con la nuova sede di Lagos dove bisogna costruire ex novo i rapporti con il territorio e con le istituzioni e le associazioni presenti.
Nel corso della riunione, Rosa Cirillo, Responsabile Dipartimento Dirigenti scolastici, e Rossana Di Bianco, Responsabile Coordinamento estero Uil scuola Rua sono intervenute su diverse questioni, sintetizzate dal sindacato.
“Istanbul. La conferma della statalizzazione della scuola italiana primaria di Istanbul, sollecitata negli anni scorsi dalla Uil scuola Rua, è finalmente giunta nei giorni scorsi, con la firma del MEF, al termine di un tormentato e complesso percorso burocratico, che ha coinvolto i Ministeri competenti; il conseguente rafforzamento dell’organico della nostra scuola primaria statale all’estero rappresenta, a nostro parere, una chiara inversione di tendenza rispetto ai segnali di privatizzazione. Tuttavia resta preoccupante l’attuale ritardo dell’arrivo a Istanbul dei docenti nominati soprattutto per la scuola primaria, così come per altre sedi scolastiche, tra cui l’IC statale di Addis Abeba, che ancora non hanno completato l’organico. Abbiamo segnalato la gravità della situazione al Maeci, già dal mese di ottobre e nelle scorse settimane il Direttore Generale, Min. De Pedys, nella sua risposta, ha ribadito l’impegno della DGDP a concludere al più presto le procedure di nomina.
Lettori. Ancora oggi rileviamo che l’avvio delle procedure di nomina dei 43 lettori è avvenuto soltanto a fine novembre e che, in base alle nostre previsioni, i lettori nominati assumeranno nelle università estere non prima della fine di gennaio 2025, a quasi 5 mesi dopo l’avvio dell’anno accademico.
Regno Unito. Per quanto concerne l’attuale congelamento dei posti vacanti in GB, il rischio di definitiva chiusura dei nostri corsi di italiano in UK, per la mancata concessione dei visti di lavoro al nostro personale scolastico, invitiamo l’Amministrazione del Maeci ad individuare tutte le possibili soluzioni, sul piano politico-diplomatico, atte a garantire la sopravvivenza dei centinaia di corsi di italiano, sia per il personale attualmente in servizio, sia per il personale da inviare nelle sedi del Regno unito, coerentemente agli impegni assunti nei mesi scorsi dal Ministro degli esteri Tajani, in risposta alle sollecitazioni del nostro Segretario generale Giuseppe D’Aprile.
Contingente scolastico. In relazione alla procedura di definizione del contingente scolastico all’estero per l’A.S. 2025-26, chiediamo alla Delegazione Maeci, nella fase di elaborazione del nuovo decreto, di tenere in maggiore considerazione le innumerevoli richieste pervenute dalle sedi consolari; si tratta, a nostro parere, di evitare il modus operandi che ha caratterizzato gli anni precedenti con limitati interventi di manutenzione ordinaria e riduttiva degli organici (in particolare per le scuole statali). Chiediamo al Maeci di accogliere per quanto possibile le proposte che stanno pervenendo in queste settimane dalla rete diplomatico-consolare di aumento di dirigenti scolastici, docenti e Ata, al fine di potenziare l’offerta formativa delle nostre istituzioni scolastiche a favore delle comunità italiane all’estero e delle esigenze dell’utenza scolastica locale. Inoltre ribadiamo che resta fortemente sottodimensionato l’organico di sostegno, che dovrebbe invece essere potenziato per garantire la necessaria assistenza agli alunni diversamente abili delle nostre scuole statali nel mondo. Chiediamo al Maeci, ancora una volta per il prossimo a.s., di garantire il rispetto delle norme legislative vigenti e assegnare le risorse previste dal dlgs 64/2017 all’istituzione delle unità per l’organico potenziato e per l’istituzione di posti di sostegno della scuola statale.
Dirigente scolastici. Per quanto riguarda il contingente estero dei dirigenti scolastici la Uil Scuola Rua segnala la necessità di mantenere e potenziare la presenza dirigenziale in tutte le sedi in cui sono presenti le nostre istituzioni scolastiche e culturali del Sistema della Formazione Italiana nel Mondo (SFIM) garantendo il rispetto delle norme legislative e il riferimento al CCNL dirigenza scolastica sottoscritto il 7 agosto 2024, sia per quanto riguarda il diritto all’intero trattamento economico metropolitano, sia per ciò che concerne l’applicazione del profilo professionale dirigenziale che in molti casi viene disatteso: al dirigente scolastico in servizio all’estero si chiedono competenze e responsabilità non previste dal profilo tracciato nel Contratto. In particolare si ribadisce la necessità di applicare, anche per i dirigenti scolastici in servizio all’estero, le norme contenute all’art. 4 del vigente Ccnl Area v, sulle modalità e materie del Confronto anche in sede MAeci: “il confronto è la modalità attraverso la quale si instaura un dialogo approfondito sulle materie rimesse a tale livello di relazione, al fine di consentire ai soggetti sindacali di cui all’art. 7 comma 2, di esprimere valutazioni esaustive e di partecipare costruttivamente alla definizione delle misure che l’amministrazione intende adottare. Si chiede di applicare l’art. 5 (comma 4 punto Comma 5) che riguarda in particolare il confronto sui criteri di assegnazione delle reggenze ai dirigenti scolastici in servizio nelle sedi estere: “Con riferimento ai soli dirigenti delle istituzioni scolastiche ed educative, il confronto si svolge a livello di direzione scolastica regionale sui criteri generali per il conferimento degli incarichi di reggenza”.
Emisfero australe. Sono state rappresentate, inoltre, le perplessità del personale in servizio nell’Emisfero Australe in quanto si applicherebbero per le garanzie contrattuali (ferie) dal 1 marzo al 28 febbraio con una retrodatazione a danno dei lavoratori, perché uniformato al conteggio dei congedi all’Emisfero Boreale (1.9-31.8). L’Ufficio V ha comunicato di aver inviato rettifica attraverso un nuovo messaggio a tutte le sedi, datato 9.12.2024”. (focus/ aise)