Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus/ aise – Il 18 marzo scorso, sul sito ufficiale dei Campionati Italiani di Astronomia, sono stati pubblicati i nominativi dei partecipanti ammessi alla fase nazionale. Tra loro anche Emiliano Puente Sanchez, studente del Liceo Paritario italiano “Pietro Della Valle” di Teheran, in Iran, è tra i finalisti nella categoria Junior 2. È quanto si legge nella newsletter del Sistema della Formazione Italiana nel Mondo redatta dall’Ufficio V della Direzione generale per la diplomazia pubblica e culturale della Farnesina.
La Finale Nazionale si svolgerà presso il Liceo Scientifico Statale “A. Einstein” di Teramo, dal 6 al 9 maggio 2025.
Oltre al Liceo di Teheran, anche il liceo paritario “Aldo Moro” di Bucarest e l’Istituto Italiano Statale Comprensivo di Barcellona hanno partecipato all’edizione 2025 dei Campionati di Astronomia, competizione che stimola l’interesse per lo studio delle discipline scientifiche in generale, e dell’astronomia e dell’astrofisica in particolare, offrendo agli studenti una proficua occasione d’incontro con il mondo della ricerca scientifica e di confronto fra le diverse realtà scolastiche. L’iniziativa rientra inoltre nel programma di Valorizzazione delle Eccellenze previste dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. (aise)
L’Associazione Veneti nel Mondo, per voce del suo Presidente, Aldo Rozzi Marin, si è detta “perplessa e amareggiata” dal decreto sulla cittadinanza che il Consiglio dei Ministri ha emanato una settimana fa e si è detta pronta a “difendere i diritti degli emigrati anche davanti alla Corte Costituzionale”.
Emanare questo decreto, infatti, secondo Rozzi Marin “significa disconoscere un diritto trasmesso iure sanguinis ai nostri oriundi, vicini a noi per cultura e religione”.
“Negare la cittadinanza italiana a chi ha avuto il bisnonno italiano non è condivisibile – ha aggiunto ancora -. Confidiamo che nell’iter di conversione del decreto nel parlamento italiano si affronti la questione e in aula arrivino proposte migliorative. A molti parlamentari abbiamo fatto sapere che la decisione non è giusta nel metodo, il mondo associativo e il parlamento ne sono stati tenuti all’oscuro, sia nel merito che stravolge il principio dello jus sanguinis”.
“La legge della cittadinanza va rivista e migliorata – ha spiegato ancora Rozzi Marin -. L’impegno a favore delle realtà associative italiane all’estero, e in particolare dei veneti nel mondo, ci spinge però a difendere i diritti dei nostri connazionali in ogni sede istituzionale, anche davanti alla Corte Costituzionale se necessario”.
“Il mondo associativo veneto e italiano deve essere compatto in questa battaglia giusta e morale in difesa di tanti che, come me, sono nati e cresciuti all’estero, fieri delle nostre radici”, ha concluso il Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo.
Il 3 aprile 1905 nacque a Buenos Aires, in Argentina, il Boca Juniors, una delle squadre di calcio più iconiche al mondo. Ma la sua storia è molto più di una semplice storia di sport: è una storia di migrazione, identità e appartenenza, che affonda le radici in Italia e, in particolare, a Genova. Per questo il MEI - Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana del capoluogo ligure, ieri ha celebrato l’anniversario della squadra di Buenos Aires non solo come una data storica sportiva, ma come un simbolo della forza di chi è partito portando con sé la propria cultura e i propri sogni. Un legame che il tempo non ha spezzato, ma reso ancora più forte.
La Boca, il quartiere portuale di Buenos Aires in cui prende vita il club, è il cuore pulsante della comunità italiana emigrata in Argentina. Qui, tra vicoli colorati e il profumo della salsedine, cinque giovani figli di emigrati italiani – in gran parte liguri, ma anche campani e lucani – decidono di fondare una squadra che rappresenti il loro spirito di comunità.
Il legame con Genova è così profondo che ancora oggi i tifosi del Boca Juniors vengono chiamati "Xeneizes", dal termine dialettale ligure per "genovesi". E non è un caso che il club argentino condivida con il Genoa CFC, la squadra più antica d'Italia, un filo invisibile ma resistente fatto di passioni comuni, colori simili e una storia che va oltre l’oceano. (focus\aise)