Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus/ aise – Reinserire i lombardi che vivono all’estero o i discendenti dei lombardi all’estero. C’è questo alla base del progetto “Talenti Lombardi nel Mondo”, realizzato dall’Ente di Formazione Ifoa e finanziato da Regione Lombardia, coadiuvato in Argentina dalla Camera di commercio Italiana.
“Talenti Lombardi nel Mondo” è, di fatto, un progetto che rappresenta un’opportunità per gli argentini di origine lombarda, pensata per supportare le persone che vogliono reinserirsi nella vita lavorativa e sociale della regione del nord d’Italia.
Il progetto, che offre orientamento, accompagnamento, networking, coordinamento, si rivolge anche alle comunità locali argentine grazie al contributo della CCI. L'obiettivo dichiarato è quello di “generare connessioni preziose” e arricchire i giovani lombardi nel mondo in cerca di esperienze professionalizzanti e il tessuto economico lombardo attirando talenti dall’estero. Il programma è infatti rivolto agli argentini di origine lombarda fino alla terza generazione e agli italiani nati in Lombardia residenti all'estero.
La proposta mira quindi a facilitare il reinserimento di questi gruppi nella vita professionale e accademica in Lombardia, con un supporto personalizzato e un accesso al portale fisico e virtuale che fornisce informazioni chiave sulle opportunità di lavoro e accademiche, nonché indicazioni sulle procedure amministrative necessarie per facilitare il loro rientro in Italia.
L'iniziativa mette in risalto il legame tra la Lombardia e le sue comunità all'estero, offrendo alle persone interessate l'opportunità di rafforzare i propri legami con il territorio e di pianificare al contempo il proprio futuro professionale in Italia.
È possibile iscriversi al progetto compilando questo form a questo link.
In un contesto geopolitico in continua e spesso inquietante evoluzione, il 30 aprile, presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Belgio, Federica Favi, l’ambasciatore Giampiero Massolo ha presentato il suo ultimo saggio, “Realpolitik. Il disordine mondiale e le minacce per l’Italia”, pubblicato da Solfrino. Un’opera lucida e incisiva che affronta, con l’occhio esperto del diplomatico e dell’analista, i principali snodi di una crisi globale ormai strutturale e sempre più complessa.
La presentazione del volume ha richiamato un pubblico attento e numeroso, composto da studiosi, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e della diplomazia. Al centro dell’incontro, moderato da una figura di spicco del panorama giornalistico, l’inviata di guerra, ed oggi corrispondente Rai a Bruxelles, Marilù Lucrezio, le riflessioni di Massolo sulla ridefinizione degli equilibri internazionali, sulle sfide alla sicurezza e sulle fragilità sistemiche che coinvolgono direttamente anche il nostro Paese. Nel panel che ha accompagnato il dibatto sui temi sollevati dall’opera, oltre alla padrona di casa, Ambasciatore Federica Favi, la Vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, ed il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto.
Una bussola in un mondo instabile
Nel suo libro, Massolo propone una vera e propria bussola interpretativa per orientarsi nel caos del presente. A partire dalla guerra in Ucraina, che segna una cesura drammatica nella storia europea recente, fino alla competizione strategica tra Stati Uniti e Cina. L’autore mette in luce come l’ordine internazionale post-Guerra Fredda sia ormai definitivamente tramontato. Al suo posto, si afferma un disordine mondiale caratterizzato dalla moltiplicazione dei conflitti, dalla crisi della governance multilaterale e dalla diffusione di potenze regionali sempre più assertive.
L’ambasciatore Massolo, già segretario generale della Farnesina, poi direttore del DIS e presidente di Fincantieri, combina l’analisi geopolitica con la conoscenza profonda dei meccanismi decisionali, offrendo al lettore non solo una ricostruzione degli eventi, ma anche un invito alla consapevolezza strategica.
L’Italia di fronte alle minacce globali
Uno dei punti centrali del volume è l’impatto diretto di questo disordine globale sull’Italia. Massolo mette in guardia da un approccio ingenuo o attendista, evidenziando come la sicurezza nazionale non sia più garantita soltanto dai tradizionali assetti euro-atlantici. I conflitti alle porte dell’Europa, l’instabilità del Mediterraneo allargato, le migrazioni incontrollate, il ritorno delle logiche di potenza e la competizione tecnologica sono tutti fattori che richiedono una postura più realistica, meno ideologica e più aderente ai principi della “realpolitik”.
In questo quadro, l’autore propone una politica estera più autonoma e consapevole, capace di tutelare l’interesse nazionale senza rinunciare ai valori europei e occidentali. Fondamentale, secondo Massolo, è anche il rafforzamento del sistema Paese, con investimenti in diplomazia, difesa e intelligenza strategica.
Un appello alla classe dirigente
Il libro si rivolge in particolare alla classe dirigente italiana, invitata ad abbandonare illusioni e schematismi per adottare una visione più pragmatica. Non si tratta, sottolinea Massolo, di cedere al cinismo, ma di riconoscere che il mondo non funziona secondo i nostri auspici morali, bensì secondo logiche di potere. E ignorarle significa esporsi a rischi crescenti.
Alla luce delle nuove sfide – dal cyberterrorismo all’instabilità climatica, dalle pandemie ai colossi digitali – l’autore richiama anche alla necessità di un rinnovato patto tra istituzioni e cittadini, in cui la politica recuperi la propria funzione di guida e interpretazione della realtà.
Una voce autorevole nel dibattito pubblico
La presentazione del volume a Bruxelles ha confermato il ruolo dell’ambasciatore Massolo come voce autorevole nel dibattito pubblico italiano e internazionale. Con uno stile sobrio ma diretto, “Realpolitik” rappresenta un contributo importante alla comprensione del mondo in cui viviamo – un mondo che, come scrive l’autore, “non ci aspetta” e che richiede lucidità, preparazione e capacità decisionale.
Il successo di questa presentazione, organizzata nel cuore dell’Europa dalle rappresentanze diplomatiche italiane presso il Belgio e l’Unione europea, assieme alla rivista Formiche, è stato testimoniato dal numeroso pubblico presente alla serata, che ha incluso diverse personalità giunte appositamente anche dall’Italia per assistervi, come, ad esempio, il Prof. Agostino Scozzarro. Tra di essi, anche il Rappresentante Permanente d’Italia presso la Nato, Ambasciatore Marco Peronaci, ed il Rappresentante Permanente d’Italia presso il Comitato Politico e di Sicurezza dell’Unione Europea, Ambasciatore Andrea Orizio.
In tempi segnati da incertezza e polarizzazione, l’opera invita a riscoprire il valore della competenza, della memoria storica e della responsabilità. Un libro che non si limita a denunciare le minacce, ma propone strumenti per affrontarle con intelligenza e realismo. (focus\aise)