Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus/ aise – Si chiama “Bergamo, terra di santuari” la nuova guida promossa dall’Ente Bergamaschi nel Mondo che è stata presentata venerdì scorso, 16 maggio, presso il Nuovo Orio Center, a Orio al Serio. Una pratica guida che ripercorre la storia di intere comunità che in questi luoghi hanno coltivato la propria fede, trovando fortezza e speranza.
Realizzata da Tiziano Piazza e curata dall’Editore Corponove di Bergamo, la guida, prima di una serie, illustra 10 santuari mariani della Bergamasca, luoghi del cuore e della fede, ricchi di spiritualità, storia, arte e cultura, cari a molti, ma soprattutto agli emigranti bergamaschi, che un tempo non lasciavano i propri paesi senza prima salire al “loro” santuario, per affidarsi alla protezione della Madonna. E non mancavano, poi, di visitare, quando tornavano ai paesi di origine, durante visite o vacanze, per ringraziare la Madonna.
“Come sua strategia – spiega Carlo Personeni, presidente dell’EBM - il nostro ente ha voluto presentare questa prima guida dei santuari mariani nell’Anno del Giubileo 2025 e, in particolare, nel mese di maggio, che è il mese “mariano”, tradizionalmente dedicato, nella chiesa cattolica, alla Vergine Maria. Ritengo che ripercorrere idealmente questi 10 santuari mariani, sfogliando la guida, ripassare con la memoria quelli abituali o scoprire quelli mai visti o ai più sconosciuti, sia un arricchimento culturale di grande significato. Questi luoghi di fede, devozione e preghiera, sono soprattutto luoghi di speranza, di invocazione di benedizioni o di istanze d’aiuto per sé e/o per i propri cari, ma anche di ringraziamento e gratitudine per grazie ricevute. Questo anche da parte di moltissimi emigranti: lo dimostrano i tanti ex-voto esposti nei santuari, anche in lingue straniere.
Raccontare le nuove forme di emigrazione giovanile che interessano anche la provincia di Belluno, con uno sguardo attento e documentato sui giovani che lasciano il territorio ma non perdono il legame con le proprie origini. È questo l’obiettivo della nuova rubrica “Radici in movimento”, appena lanciata sulla testata online Bellunesinelmondo.info, edizione digitale della rivista dell’Associazione Bellunesi nel Mondo.
La rubrica, a cadenza periodica, proporrà interviste, storie e approfondimenti su giovani bellunesi che vivono, studiano o lavorano all’estero. Si tratta di una fascia della popolazione sempre più dinamica e interconnessa, parte attiva della community Bellunoradici.net, il social network dell’Associazione Bellunesi nel Mondo nato per mantenere vive le relazioni tra chi è partito e chi è rimasto.
“Radici in movimento è uno strumento per dare voce a una generazione che, pur vivendo lontano, continua a mantenere un legame forte con la nostra terra. È un modo per capire i cambiamenti, ma anche per immaginare insieme nuove opportunità”, ha commentato il presidente dell’Abm, Oscar De Bona.
La rubrica, come spiega l’Associazione, si propone anche come luogo di confronto sui temi della formazione, del lavoro all’estero, della cittadinanza attiva e dell’identità. Le storie pubblicate metteranno in luce le motivazioni che spingono i giovani a partire, ma anche i modi con cui continuano a essere parte della comunità bellunese, contribuendo, in alcuni casi, al rilancio culturale e sociale del territorio attraverso progettualità di rientro o di cooperazione internazionale.
Con questo nuovo spazio editoriale, Bellunesinelmondo.info conferma il proprio impegno a seguire l’evoluzione della mobilità contemporanea, offrendo strumenti di riflessione e documentazione su un fenomeno che coinvolge direttamente il futuro della provincia.
Giovedì 15 maggio, presso la sede della SAIG a Ginevra, si è svolta una conferenza organizzata dal Patronato ITAL-UIL per comunicare alcuni aggiornamenti in materia di pensioni svizzere e italiane e per fornire chiarimenti relativi a varie questioni fiscali che riguardano in particolare i beni posseduti in Italia da persone residenti in Svizzera.
La serata si è aperta con il benvenuto da parte del coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, seguito dal saluto del presidente del Patronato ITAL-UIL Svizzera, Mariano Franzin. Entrambi hanno osservato come le tematiche proposte durante le serate informative che il patronato ITAL-UIL organizza regolarmente presso la SAIG mantengano tutta la loro attualità, particolarmente quando si affrontano aspetti relativi alla normativa fiscale, che anche in questa occasione hanno attirato un pubblico numeroso e partecipe. Alla conferenza era presente anche Rita Olimpio dell’ITAL-UIL Ginevra.
La parola è quindi passata a chi scrive, responsabile dell’ITAL-UIL Ginevra ed esperto in assicurazioni sociali, che ha ricordato l’applicazione dell’iniziativa per una tredicesima mensilità delle rendite di vecchiaia AVS a partire dal pagamento di dicembre 2026, oltre ad una nuova iniziativa popolare che punta all’abolizione del limite massimo delle rendite AVS dei coniugi (cosiddetto plafonement) su cui l’elettorato svizzero sarà chiamato ad esprimersi nei prossimi mesi.
Quanto ai titolari di pensioni italiane, si è ricordato come siano ormai disponibili sia la certificazione unica 2025 (attestato fiscale ufficiale) sia il certificato di pensione ObisM 2025, le tempistiche per la presentazione della dichiarazione RED/EST e come INPS stabilisca la periodicità (annuale, semestrale o mensile) dei pagamenti, così come la questione del tasso di cambio applicata ai versamenti pensionistici ricevuti su un conto in Franchi Svizzeri. Chi scrive ha infine chiarito l’applicazione della rivalutazione 2025 alle pensioni INPS delle persone residenti all’estero, spiegando come concretamente solo i titolari pensioni italiane superiori a 603,40 Euro mensili non abbiano ricevuto l’incremento dello 0,8% previsto per l’anno in corso.
È quindi iniziato l’intervento del presidente del Patronato ITAL-UIL Svizzera, Mariano Franzin, che ha preso avvio da un utile riepilogo dei cambiamenti che negli ultimi anni hanno maggiormente interessato la fiscalità, a cominciare dall’amnistia fiscale svizzera in vigore dal 2010 all’ottobre 2018, data a partire dalla quale si è cominciato ad applicare lo scambio automatico di informazioni fiscali tra i paesi europei. Da allora, sono sempre più frequenti i casi di persone interessate da un accertamento fiscale da parte del fisco del proprio Cantone di residenza per non aver dichiarato beni posseduti all’estero, da cui l’invito a regolarizzare spontaneamente la propria situazione, pur non essendo più in vigore i benefici offerti dall’amnistia fiscale.
Mariano Franzin ha poi precisato le condizioni che permettono di accedere a delle agevolazioni su IMU e TARI per i proprietari di un’abitazione in Italia tenuta a propria disposizione. Dal 2021, è necessario essere titolari di una pensione italiana in convenzione internazionale con la Svizzera per aver diritto, previa richiesta al proprio comune italiano, alla riduzione del 50% sull’IMU (62,5% solo per l’anno 2022) e di 2/3 sulla TARI. Si è quindi ricordato che, a differenza della TARI, l’IMU non viene inviata direttamente al proprietario come una fattura, ma che è la persona a doverne chiedere il conteggio a un commercialista/CAF o direttamente al Comune se quest’ultimo si rende disponibile.
Il pagamento si effettua in due rate, entro metà giugno e metà dicembre di ogni anno. Il Comune può sempre deliberare una variazione delle aliquote, così come concedere delle riduzioni (tipicamente sulla TARI) anche a chi non fosse pensionato, pertanto è bene verificare questi aspetti con il professionista di fiducia o il Comune stesso prima di pagare.
Le numerose domande rivolte dal pubblico presente hanno permesso di apportare ulteriori chiarimenti agli argomenti già citati, oltre ad offrire l’occasione di ricordare due aspetti molto importanti per i connazionali già pensionati che decidessero di tornare a vivere in Italia: da un lato, le rendite svizzere AVS/AI e del Secondo Pilastro sono tassate in Italia ad un’aliquota preferenziale sostitutiva del 5%; dall’altro lato, chi è anche titolare di una pensione italiana (anche piccola) avrà diritto, in caso di rimpatrio, ad ottenere gratuitamente l’affiliazione al Servizio Sanitario Nazionale in sostituzione dell’Assicurazione malattie svizzera. Per i titolari di sola pensione svizzera, la persona potrà scegliere se aderire al modello italiano o mantenere la copertura sanitaria svizzera; in entrambi i casi, però, l’affiliazione sarà a pagamento.
La serata informativa si è conclusa con breve momento conviviale e l’invito a partecipare anche ai prossimi incontri curati dal Patronato ITAL-UIL oltre che alle sempre numerose manifestazioni organizzate o coordinate dalla SAIG. (focus\aise)