La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – Senatore del Maie eletto in Sud America, Mario Borghese ha presentato una interrogazione al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, su una iniziativa dell’Istituto Italiano di Cultura a Cordoba che, nell'ambito delle celebrazioni del V centenario della morte di Leonardo da Vinci, ha commissionato una reinterpretazione della Gioconda che, rivisitata dall'artista MAX, a parere del parlamentare è divenuta “irriconoscibile”.
Nella premessa, Borghese ricorda che “il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale gestisce e coordina la rete degli 86 istituti italiani di cultura nel mondo; tra le finalità previste dall'art. 2 della legge 22 dicembre 1990, n. 401 (Riforma degli Istituti italiani di cultura e interventi per la promozione della cultura e della lingua italiane all'estero), si legge: "la Repubblica promuove la diffusione all'estero della cultura e della lingua italiana, per contribuire allo sviluppo della reciproca conoscenza e della cooperazione culturale fra i popoli, nel quadro dei rapporti che l'Italia intrattiene con gli altri Stati"; gli istituti sono luoghi di incontro e di dialogo per intellettuali e artisti, per gli italiani all'estero e per chiunque voglia coltivare un rapporto con il nostro Paese”.
“La loro mission – continua Borghese – è di esportare nel mondo la storia e la cultura italiana attraverso eventi di arte, musica, cinema, letteratura, teatro, danza, moda, design, fotografia, architettura”.
“Nell'ambito delle celebrazioni del V centenario della morte di Leonardo da Vinci, - spiega il senatore - l'Istituto Italiano di Cultura di Córdoba organizza una mostra intitolata "L'ingegno italiano: da Leonardo all'Italia nello spazio"; su iniziativa dell'istituto, viene commissionata anche una reinterpretazione del noto quadro di Leonardo "La Gioconda" rivisitata dall'artista MAX, in modo da renderla non più riconoscibile; il tema della mostra è unicamente legato all'anniversario della morte di Leonardo e non si ravvede la necessità di trasformare un'opera nota in tutto il mondo”.
“Considerato che, secondo quanto disposto dall'art. 2, comma 2, della legge, "il Ministero ha la responsabilità istituzionale del perseguimento delle predette finalità”", Borghese chiede al Ministro “se questa modalità di promozione e diffusione della cultura italiana sia in linea con l'indirizzo del Ministero”.
“Trasformare la cancelleria consolare di Montevideo in consolato generale” e contribuire così a migliorare i servizi consolari rivolti ai connazionali. A chiederlo è stato Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America, in una interrogazione al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani.
Nella premessa, Porta ha ricordato che “i consolati svolgono un ruolo fondamentale nel rapporto tra lo Stato e la comunità italiana all'estero erogando servizi importanti per il cittadino che nel consolato trova il rapporto diretto con la pubblica amministrazione italiana”.
Nel luglio del 2022, ha aggiunto, “è stata inaugurata la nuova sede della cancelleria consolare dell'Ambasciata d'Italia a Montevideo, considerata “una struttura prestigiosa e funzionale” per il lavoro da svolgere in favore della locale comunità italiana che è costituita da oltre 137 mila connazionali iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire), una delle più rilevanti in America meridionale; tale cancelleria consolare ha rilasciato, nel 2023, 9.703 passaporti, 5.816 atti di stato civile e 1.926 nuove cittadinanze italiane, come si legge nell'annuario del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, numeri elevati anche se non adeguati alla forte domanda di servizi per una cancelleria consolare che, di conseguenza, meriterebbe di essere trasformata in Consolato generale con adeguato incremento di personale ed autonomia funzionale facilitata anche dalla nuova struttura logistica messa a disposizione”.
“Già nell'interrogazione n. 4-19021 del 2012, presentata dall'interrogante nella XVI Legislatura, - ha annotato Porta - si erano evidenziate le criticità che si registravano in quel contesto, quando gli iscritti Aire erano 106.000, chiedendo un incremento dell'organico in servizio visto la costante crescita della comunità italiana e “l'avvio delle procedure di riconoscimento del Consolato di Montevideo come Consolato generale per arrivare ad una soluzione che consentirebbe di fronteggiare in modo più adeguato e certo le numerose problematiche evidenziate”; ad oggi, - ha rilevato il deputato dem - i problemi persistono ancora e i connazionali sul posto lamentano notevoli lungaggini nell'accesso ai servizi consolari, con file di svariati mesi per ottenere un appuntamento per le pratiche amministrative. Un aspetto negativo nell'immagine dell'Italia la cui pubblica amministrazione, così, non assume l'aspetto di una amministrazione vicina al cittadino e contribuisce a definire una immagine farraginosa del nostro Paese che invece ha bisogno di mostrare efficienza ed efficacia per coniugare il suo smart power con l'efficienza dello Stato”.
Porta, dunque, ha chiesto a Tajani “se non ritenga di disporre l'avvio delle procedure urgenti per la trasformazione della cancelleria consolare di Montevideo in consolato generale, anche in considerazione della nuova sede a disposizione e di disporre un urgente aumento dell'organico degli uffici consolari per assicurare un adeguato servizio alla comunità italiana ivi residente”. (focus\aise)