La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – “Sto lavorando con le autorità consolari per affrontare il problema dei finanziamenti per il Consolato Onorario e il Comites di San Gallo, in Svizzera, su sollecitazione di Enrico Bonagura, Consigliere del Comites". A dirlo è stato Simone Billi, deputato della Lega eletto nella Circoscrizione Estero-Europa e presidente del Comitato sugli Italiani nel Mondo.
"Ho già avuto dei riscontri positivi - ha aggiunto Billi - e nelle prossime settimane sarò alla Farnesina e a Zurigo per discutere della questione”.
In occasione di un evento culturale svoltosi nei giorni scorsi a Forte dei Marmi, in Toscana, Vincenzo Odoguardi - vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero - ha incontrato il Maestro Andrea Bocelli, indiscusso artista di fama mondiale.
Con lui, il vicepresidente MAIE ha avuto l'opportunità di scambiare qualche battuta sulla Repubblica Dominicana e in generale sulla regione dei Caraibi, dove Odoguardi opera da anni come imprenditore nel settore delle costruzioni. Ma durante il breve dialogo si è messo l'accento anche sulla numerosa comunità italiana presente in quella zona del mondo.
Con il Maestro Bocelli, inoltre, Odoguardi ha parlato di cultura italiana all'estero e di musica italiana nel mondo.
"È stato un onore per me – dichiara il vicepresidente MAIE - poter conoscere personalmente il Maestro Bocelli e confrontarmi con lui su argomenti legati al mondo della cultura, della musica e alla presenza di oltre sei milioni di italiani nel mondo. C'è tanta voglia di Italia all'estero: il brand Italia continua a crescere, anche grazie al fondamentale contributo di artisti come Bocelli, che si esibisce nei teatri più prestigiosi e viene da tutti riconosciuto come eccellenza rappresentativa delle nostre tradizioni musicali classiche e non solo. L'universalità della sua arte consente ai nostri connazionali sparsi nel mondo di condividere come comunità emozioni e ricordi e di mantenere sempre vivi i legami con la madrepatria, dovunque il destino li abbia portati”, conclude Odoguardi.
Si sono intensificati negli ultimi mesi gli attacchi, diretti e indiretti, del governo Milei alle entità di difesa dei diritti umani in Argentina. A rilanciare la denuncia proveniente da militanti e attivisti del Paese sudamericano è Fabio Porta, deputato democratico eletto in America Meridionale.
"Qualche settimana fa, avevamo raccolto questa denuncia nel corso dell’audizione di Miguel, Julio e Florencia Santucho presso il Comitato dei Diritti Umani della Camera dei Deputati, presieduto dall’On. Laura Boldrini - ricorda l’On. Porta - e presentammo un'interrogazione che chiede al nostro governo di attivarsi a difesa del diritto di cittadini italo-argentini a continuare a cercare la loro identità, con riferimento ai bambini nati da donne desaparecidas e torturate negli anni della dittatura militare".
“L'ultimo grave episodio riguarda lo smantellamento della CONADI (Commissione Nazionale per il Diritto all'Identità), - spiega Porta – l'organismo che da decenni si occupa di ricercare i bambini sottratti alle famiglie durante la dittatura militare. Con un decreto, il governo Milei ha eliminato l'Unità Speciale di Investigazione (UEI) della CONADI, privandola di fatto della capacità di condurre indagini e accedere agli archivi statali necessari per la ricerca. A questo proposito, Estela de Carlotto, Presidente dell'associazione Nonne di Plaza de Mayo, ha denunciato: “È una cosa assolutamente malvagia. Stanno distruggendo un'istituzione di lunga data. È un'ulteriore umiliazione che questo governo sta facendo ai diritti umani”. Di ieri – aggiunge il parlamentare del PD – la notizia dell'irruzione della polizia argentina presso l'Università Nazionale delle Madri di Plaza de Mayo (UNMa) per impedire a studenti e docenti di entrare, su mandato del Ministero del Capitale Umano del governo Milei. Anche la rettrice dell'Università, Cristina Caamaño, è rimasta bloccata per diverse ore dentro il rettorato senza poter uscire dal suo ufficio".
"Ho voluto fare mia la denuncia e l'appello alla comunità internazionale della professoressa Caamaño e delle Madri di Plaza di Mayo e – conclude Porta – continuerò a seguire con la necessaria e dovuta attenzione l'evolversi di una situazione che anche in Italia sta destando non poca preoccupazione". (focus\aise)