La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – Senatore del Pd eletto all’estero, Francesco Giacobbe ha firmato e sostenuto con convinzione l'appello dei pedagogisti per chiedere al governo di regolamentare l'uso degli smartphone e dei social media tra i più giovani.
Un appello che in Australia - dove risiede il parlamentare - è già sul tavolo della politica e delle istituzioni.
Nel dare sostegno all’iniziativa, Giacobbe ha spiegato che una simile linea d'azione è già stata adottata dal governo australiano. Il Primo Ministro Anthony Albanese ha, infatti, recentemente annunciato l'intenzione di introdurre una legge per regolamentare l'uso degli smartphone tra i giovani, già da quest’anno, proprio con l'obiettivo di favorire esperienze più reali e dirette nella loro crescita. Il South Australia, invece, è stato il primo Stato del Paese che ha già approvato una legge a livello locale che limita l'uso degli smartphone e dei social media per i minori.
“L'esempio australiano dimostra che è possibile e necessario agire per proteggere il benessere delle future generazioni”, rileva Giacobbe. “In qualità di rappresentante degli italiani all'estero, e in particolare in aree come l'Australia, ritengo fondamentale che anche l'Italia si muova in questa direzione e sposi quella che l, ormai, è evidente sia un’esigenza prioritaria per il futuro delle nuove generazioni”.
“Viviamo in un'epoca in cui i social media e la tecnologia digitale influenzano profondamente il modo in cui le nuove generazioni si relazionano con il mondo”, continua il senatore. “Limitare l'accesso ai social media prima dei 16 anni non significa privarli di qualcosa, ma proteggerli. Proteggiamo la loro capacità di sviluppare relazioni reali, di vivere esperienze formative che non siano filtrate da uno schermo e di crescere senza la pressione costante dei 'like' o delle aspettative irreali che il mondo digitale può generare”.
“È fondamentale che i giovani abbiano il tempo e lo spazio per costruire la propria identità lontano dai pericoli dell'iperconnessione e – conclude – della dipendenza da feedback sociali virtuali”.
Eduardo Brocato e Dennis Casco sono stati recentemente nominati coordinatori del Maie (Movimento Associativo Italiani all’Estero) in Honduras. Ne dà notizia il Maie Nord America sottolineando che “entrambi si impegnano a promuovere i valori e le tradizioni italiane, rafforzando i legami tra Italia e Honduras”.
Eduardo Brocato è stato nominato Coordinatore Responsabile per San Pedro Sula, una delle città più influenti dell’Honduras. Brocato, membro della prestigiosa famiglia Brocato Licona, è fortemente legato alle tradizioni italiane. La sua famiglia, infatti, ha custodito e promosso queste tradizioni per generazioni. In particolare, è conosciuta per organizzare la famosa Notte Veneziana, un evento simbolico che celebra la cultura italiana, rafforzando i legami tra le comunità italiana e honduregna.
“Per me, il MAIE rappresenta un’opportunità per creare un impatto positivo nella comunità italiana all’estero”, ha commentato il neo coordinatore. “È un onore essere una delle voci della nostra comunità e intendo lavorare per promuovere le tradizioni e i valori italiani. Sono convinto che insieme possiamo fare la differenza”.
Dennis Casco è, invece, il nuovo responsabile della comunità italo-honduregna.
Nato negli Stati Uniti e cittadino americano, sente un forte legame con le sue radici italiane: “il MAIE è un’occasione per far conoscere le nostre tradizioni alle nuove generazioni e per unire la comunità. Voglio ispirare i miei connazionali a unirsi al MAIE e lavorare insieme per migliorare le condizioni attuali. Sono onorato di servire la nostra comunità e pronto a portare avanti le nostre battaglie per il futuro”, le sue parole.
La nomina di entrambi è stata approvata da Vincenzo Odoguardi, Vicepresidente del MAIE, che ha elogiato i due rappresentanti per la loro dedizione e passione verso la comunità italo-honduregna.
Uno dei principali obiettivi di Brocato e Casco, insieme al Coordinatore Nazionale Giuseppe Vijil, è la riapertura dell’Ambasciata Italiana in Honduras. Un “passo cruciale per fornire maggiore assistenza consolare ai circa 1.800 italiani residenti nel Paese”, sottolinea il Maie. “Molti di loro hanno espresso la necessità di un punto di riferimento istituzionale più presente e operativo. La riapertura dell’ambasciata rafforzerebbe i rapporti diplomatici tra Italia e Honduras. Inoltre, darebbe ai cittadini italiani un supporto diretto per la risoluzione di questioni burocratiche e amministrative”.
"Il Partito Democratico continuerà ad assicurare al popolo venezuelano che da anni lotta per il pieno rispetto del diritto ad elezioni libere e democratiche il suo sostegno pieno e convinto". Così il deputato Fabio Porta, eletto con il Pd in Sud America, preannunciando una risoluzione che il suo gruppo parlamentare presenterà in Commissione affari esteri.
"L'Unione Europea non ha riconosciuto l'elezione di Maduro, così come hanno fatto Paesi governati da leader di sinistra come Cile, Brasile e Colombia", continua il parlamentare eletto in America Meridionale. "Nelle settimane successive alle elezioni il governo venezuelano ha confermato i suoi tratti autoritari e illiberali, continuando ad arrestare oppositori e rinchiudendoli spesso in carceri conosciuti per le pratiche della tortura".
"L'esilio in Spagna di Edmundo Gonzales Urrutia, candidato dell'opposizione a Maduro, non è un atto di clemenza come sostenuto dal governo venezuelano ma - secondo Porta – la conferma dell'esistenza di un regime che non tollera gli avversari politici e che è ormai arroccato al potere, indifferente agli appelli della comunità internazionale e, soprattutto, alla palese sfiducia della grandissima maggioranza del popolo venezuelano". (focus\aise)