La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – “Il 19 settembre 2024, con una risoluzione non vincolante adottata (309 voti a favore, 201 contrari e 12 astenuti), il Parlamento europeo ha stigmatizzato le azioni del Consiglio nazionale elettorale del Venezuela in occasione delle elezioni presidenziali del 28 luglio 2024 che hanno confermato presidente Nicolás Maduro Moros”. A ricordarlo è Roberto Menia, senatore di Fratelli d’Italia, che ha presentato una interrogazione al Ministro degli Esteri Tajani per chiedere aggiornamenti sulla sorte degli otto italo-venezuelani arrestati da Maduro tra cui il 65enne Biagio Pilieri Gianninoto, detenuto da quasi 3 mesi in uno dei più noti centri di tortura per prigionieri politici del Paese.
Nella risoluzione, annota Menia, “i parlamentari europei riconoscono Edmundo González Urrutia come presidente legittimo e democraticamente eletto e María Corina Machado come leader delle forze democratiche; condannano con fermezza gli omicidi, le molestie, le violazioni e gli arresti contro l'opposizione democratica e il popolo venezuelano; chiedono la fine delle violazioni sistematiche dei diritti umani; auspicano che l'Unione europea compia tutto il possibile per garantire che Urrutia, presidente legittimo e democraticamente eletto del Venezuela, possa entrare in carica il 10 gennaio 2025”.
Il 31 ottobre scorso, ricorda il senatore, “il Vice Presidente del Consiglio dei ministri e Ministro in indirizzo, Antonio Tajani, ha incontrato presso il palazzo della Farnesina il leader dell'opposizione venezuelana Edmundo González Urrutia; in questa occasione è stato ribadito che l'Italia segue con attenzione le conseguenze delle elezioni presidenziali e che condanna il violento tentativo in atto di soffocare la libertà, di violare i diritti umani, di procedere con la repressione politica; il Ministro ha inoltre ricordato l'impegno costante per la vasta comunità di italiani residenti e di italo-discendenti in Venezuela, anche tramite la "task force" permanente istituita presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale”.
“Destano particolare preoccupazione – evidenzia Menia – gli arresti arbitrari da parte delle forze di sicurezza venezuelane avvenuti nei mesi di luglio e agosto 2024, oltre 2.200 persone; tra le vittime di questa ondata di persecuzioni ci sono almeno 8 cittadini italiani, e tra questi Biagio Pilieri Gianninoto, detenuto da quasi 3 mesi nella prigione "Helicoide" a Caracas, uno dei più noti centri di tortura per prigionieri politici del Paese; Pilieri Gianninoto, 65 anni, è coordinatore generale nazionale del partito politico "Convergencia" (Democrazia cristiana) e membro della direzione nazionale della piattaforma unitaria democratica (PUD); nelle ultime elezioni presidenziali ha sostenuto la candidatura di Edmundo González Urrutia e ha dato il proprio sostegno alla leader dell'opposizione María Corina Machado”.
“Il 6 settembre 2024 la Commissione interamericana per i diritti umani (CIDH/IACHR) ha emesso la risoluzione n. 63/2024 finalizzata a proteggere i diritti alla vita e all'integrità personale di Pilieri Gianninoto; da tempo – continua Menia – non si hanno più sue notizie in quanto ai suoi familiari e ai suoi avvocati è stata negata la possibilità di parlare con lui; il Ministero ha contezza dei nostri connazionali in carcere all'estero”.
A Tajani, quindi, il senatore chiede di sapere “se abbia posto in essere tutte le azioni necessarie per ottenere una prova di vita del nostro connazionale ed avviare una richiesta di scarcerazione ed il suo trasferimento in Italia”.
Incontrando alla Camera dei Deputati il Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), il Vice Presidente del Comitato per gli italiani nel mondo, nonché deputato del Pd eletto in Sud America, Fabio Porta, ha voluto esprimere alla neo-eletta Segretaria Generale, Maria Chiara Prodi, l’augurio suo personale e del Comitato per l’importante responsabilità assunta, augurandosi “un proficuo e costante rapporto con il Comitato ed il Parlamento nel comune impegno a difesa dei diritti delle nostre grandi collettività all’estero.”
Il deputato eletto in America Meridionale ha evidenziato come “l’impegno a favore di una cittadinanza consapevole (o “ius culturae universale” come il parlamentare la definisce nel suo saggio all’interno del Rapporto Italiani nel Mondo 2024) debba rappresentare una sfida comune proprio a tutela del genuino desiderio delle generazioni italiane nate all’estero di veder riconosciuto un loro diritto, così come quello per mettere finalmente in sicurezza il voto all’estero, troppo spesso infangato dall’organizzazione di brogli su scala industriale.”
Sulla legge di bilancio per il 2025, in discussione alla Camera, il parlamentare del Pd ha denunciato “l’irragionevole eliminazione della perequazione delle pensioni per i pensionati italiani all’estero, insieme ad altre misure inique come l’abolizione dell’indennità di disoccupazione per i rimpatriati e – soprattutto – l’ennesimo taglio alla rete consolare che subirà un taglio di almeno 23 milioni di euro per i prossimi tre anni”; rispetto a tutte queste misure proposte dal governo, l’On. Porta ha confermato “il forte impegno del gruppo del Partito Democratico per l’approvazione di emendamenti abrogativi che eliminino queste restrizioni dalla legge di bilancio”, insieme all’impegno “per l’approvazione di emendamenti a sostegno dei Comites e del CGIE, dei patronati, dell’adeguamento delle retribuzioni dei contrattisti, per l’eliminazione della necessità di rinnovare il passaporto oltre i 65 anni e su tutta una serie di altri temi di diretto interesse degli italiani all’estero.”
“Ho sentito il bisogno di chiedere al Sottosegretario agli Esteri con delega per gli Italiani nel Mondo, Giorgio Silli, di approfondire la storia del nostro connazionale Angelo Costanza che secondo fonti giornalistiche è morto, secondo altre fonti è stato preso prigioniero dall'esercito russo nella guerra in ucraina”. Così Giuseppe Arnone del coordinamento Europa di Fratelli d’Italia che spiega: “dal 18 novembre di Angelo, cittadino italiano originario di Favara, residente in Belgio, non si sa più nulla”.
“Ieri ho sentito il padre, che mi ha riferito di avere interessato la ambasciata italiana del Belgio”, riporta Arnone. “Occorre fare piena luce sulla vicenda, cercando di ottenere notizie che possano alleviare il dolore dei genitori, della moglie e dei figli. Confidiamo nella certosina attività del Ministero degli esteri”. (focus\ aise)