La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – ““L’accordo tra Italia e Albania in materia di sicurezza sociale è particolarmente importante: riguarda diritti fondamentali, previdenziali, di assicurazione legati a condizioni di invalidità, vecchiaia, maternità”. Così Federica Onori, deputata di Azione eletta all’estero e segretaria della Commissione Esteri alla Camera, intervenuta l’8 gennaio, in aula sulla ratifica dell’accordo tra Italia e Albania in materia di sicurezza sociale.
“Con questo accordo, per esempio”, ha sottolineato Onori, “un lavoratore albanese che lavora o ha lavorato in Italia non perderà i contributi versati a livello previdenziale. Oppure chi è in maternità vedrà riconosciuti i diritti di base per i lavoratori”.
L’accordo, ha ricordato la parlamentare, “è stato fortemente voluto da diversi governi italiani e albanesi, dall’Ambasciata italiana a Tirana ed è stato ottenuto grazie al lavoro delle comunità albanesi in Italia che, con pazienza, tenacia e rispetto, hanno ricordato le imprese italiane presenti in Albania e i lavoratori albanesi che da anni si trovano nel nostro Paese. Questo passo”, ha concluso, “è necessario se l’Italia vuole essere seria e credibile nel ritenere l’Albania un partner fondamentale nella regione Euro-Adriatica e nel supportare al meglio la sua integrazione nell’Unione Europea”.
“Un grande onore ed una forte emozione partecipare alla visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Militello in Sicilia, su invito del Sindaco Giovanni Burtone, accompagnato dal Sindaco della mia città natale, Caltagirone, Fabio Roccuzzo”. Così Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America, sulla visita del Presidente della Repubblica a Militello il 7 gennaio.
“Un’occasione preziosa - continua Porta - per riflettere sui rischi dello spopolamento e della recessione demografica per le aree interne del Paese e in generale sulla crescita e lo sviluppo economico dell’Italia”. Infatti, il Presidente Mattarella ha affermato: "Nel nostro Paese, nel nostro Bel Paese tante città, come Militello Val di Catania, tante aree interne o montane sono protagoniste della storia. Le aree interne, montane, delle piccole isole coprono il 60 per cento del nostro territorio, ci vivono 13 milioni di nostri concittadini. Sono per il nostro Paese una ricchezza non solo storica e di memoria. Conservano una immensa ricchezza di patrimonio artistico e culturale. Che fa parte essenziale, protagonista dell'attrazione che il nostro Paese esercita nel mondo per la sua cultura, la sua arte, la sua storia, il suo modello di vita. Sono aree che richiedono, quindi, un intervento costante".
“In questa lotta contro lo spopolamento delle aree interne, anche la comunità degli italiani all’estero - commenta Porta - può dare un contributo significativo e originale. Rafforziamo i ponti tra l’Italia e i suoi connazionali in tutto il mondo, anche favorendo il rientro delle nuove generazioni degli italiani nati all’estero”.
“Un rinnovato augurio di Buon Anno Nuovo a tutti gli italiani all’estero, in particolare a quelli del Nord e Centro America, zona del mondo in cui vivo e lavoro da anni e che mi sta molto a cuore, perché qui ho trovato l’amore, qui ho formato la mia famiglia e ho raggiunto ambiziosi traguardi dal punto di vista professionale e lavorativo. Soprattutto, ho sempre dedicato parte del mio tempo al volontariato e all’assistenza ai connazionali, pensando prima ai più fragili e bisognosi. Come vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero in questo 2025 ho intenzione di continuare così e anzi rafforzare ulteriormente il mio/nostro impegno per la collettività italiana presente in America Centrale e Settentrionale”. Ad assicurarlo, in una nota di queste ore, Vincenzo Odoguardi, vicepresidente del MAIE.
“Gli italiani del Centro America e dei Caraibi vivono situazioni diverse, comprensibilmente, da quelli che vivono negli States o in Canada. Diverse quindi sono le loro problematiche, così come le loro richieste – ha aggiunto Odoguardi -. Per questo durante il 2024 abbiamo portato avanti missioni MAIE in tutta la ripartizione, proprio per incontrare di persona i nostri fratelli italiani e raccogliere la loro voce, per farla sentire forte a Roma, alla ricerca di soluzioni”.
“Si devono al fondamentale contributo del MAIE, per esempio, i fondi stanziati dal governo che serviranno a portare avanti tante iniziative culturali sul territorio, promuovendo così la nostra lingua e la nostra cultura – ha proseguito il vicepresidente MAIE -. Sempre grazie all’impegno dei parlamentari MAIE a Roma, è in arrivo nuovo personale nei Consolati italiani nel mondo, in modo tale da agevolare e snellire il lavoro; questo, mentre non si ferma la nostra battaglia a favore di migliori servizi consolari”.
“L’anno nuovo inizierà con un grande congresso MAIE in Guatemala, a cui stiamo già lavorando alacremente – ha affermato in conclusione Odoguardi -. Continua a crescere senza sosta il network del MAIE, così come aumenta il numero di simpatizzanti che decidono di partecipare e seguire le nostre iniziative. Sui social, poi, con una comunicazione sempre più puntuale, conquistiamo consensi e follower. Tanti i connazionali che ci scrivono anche via email, chiedendo come poter fare la propria parte per contribuire alla crescita del Movimento. Insomma, nel 2024 ci siamo dati da fare, ma in questo 2025 metteremo il turbo, per essere pronti ad affrontare le sfide che ci aspettano nel modo migliore possibile”. (focus\ aise)