La voce degli eletti all’estero (3)

ROMA – focus/ aise - “Rispettare i mandati di arresto della Corte Penale Internazionale è un nostro dovere e lo Statuto di Roma, pilastro fondamentale del diritto penale internazionale di cui l’Italia è firmataria, rappresenta un impegno collettivo nella lotta contro l’impunità per i crimini più gravi che riguardano l’intera comunità internazionale. È altrettanto opportuno ribadire che la ricerca della giustizia internazionale non può e non deve ostacolare la possibilità di dialogo e di negoziato politico che rimangono lo strumento efficace per costruire una pace duratura”. Lo ha dichiarato Federica Onori, deputata di Azione eletta nella Circoscrizione Europa, intervenuta in aula sulle mozioni in merito al conflitto in corso a Gaza e agli obblighi di cooperazione e assistenza giudiziaria nei confronti della Corte penale internazionale.
"Ciò che verrà dopo deve essere costruito su basi solide: per una pace giusta e sostenibile, ribadiamo di riavviare il processo negoziale israelo-palestinese basato sul principio dei due popoli, due stati. Per fare ciò sarà indispensabile contrastare con fermezza Hamas promuovendo al contempo il coinvolgimento degli stati arabi nella ricostruzione di Gaza" ha concluso la deputata di Azione.
“Abbiamo assistito ad una lotta eroica del popolo ucraino, una resistenza come atto di difesa della libertà e della dignità umana. Come cittadini europei è nostro dovere aiutare l'Ucraina non solo a parole ma con azioni concrete che ne garantiscano la sicurezza e la nostra stessa stabilità. La risposta unitaria dell'Europa dimostra come è possibile agire in modo coordinato. Dobbiamo assicurare che l'Ucraina non sia solo un Paese che si difende ma che possa svilupparsi all'interno della Ue”. È l’opinione del deputato del Pd eletto in Australia, Nicola Carè, spiegata nella dichiarazione di voto per la proroga degli aiuti all'Ucraina.
“La diplomazia è fondamentale – continua il parlamentare Pd - affinché la pace non sia ottenuta con l'uso della forza, può essere imposta ma costruita insieme. La comunità internazionale ha il dovere di riattivare i canali diplomatici per costruire un'architettura sostenibile europea. Non possiamo fare dell'Europa un vassallo delle dinamiche geopolitiche globali. È tempo di decidere se vogliamo essere semplici spettatori della storia o protagonisti attivi nel plasmare il nostro destino”. “L'Ucraina ha pagato un prezzo enorme e l'Europa ha pagato un prezzo gigantesco in termini di stanchezza delle opinioni pubbliche, di prezzi delle materie prime che sono aumentati e della crescita dei partiti populisti. Noi del Pd non smetteremo mai di chiedere di far tacere le armi e consentire l'avvio di un negoziato per giungere a una pace giusta e sicura, rispettosa della verità”.
Infine, Carè si è detto speranzoso che “si possa arrivare davvero ad una pace giusta. Trump non deve essere da solo, al suo fianco deve esserci l'Europa, che ha pagato un prezzo enorme in termini di opinione pubblica. Il nostro sostegno all'Ucraina deve essere incondizionato e strategico, solo così possiamo costruire un'Europa che promuova pace e stabilità anticipando e prevenendo i conflitti”.
"Dopo una legge di bilancio punitiva nei confronti degli Italiani all'estero, adesso assistiamo anche a tentativi risibili della maggioranza di appropriarsi di meriti non propri". Così Christian Di Sanzo, deputato del Partito Democratico eletto nella ripartizione Nord e Centro America in una nota pubblicata in queste ore.
"Nei giorni scorsi, l'On. Simone Billi eletto all'estero della Lega, ha tentato di appropriarsi i meriti dell'emendamento del Partito Democratico, a mia prima firma, insieme ai colleghi eletti all'estero del Pd, Ricciardi, Porta e Carè, che dispone un aumento di 600mila euro per i Comites, i Comitati degli Italiani all'Estero, per il 2025 - ha spiegato Di Sanzo -. L'emendamento è stato finanziato esclusivamente con i fondi a disposizione del Partito Democratico in legge di bilancio, senza alcun aiuto della maggioranza che avrebbe avuto la disponibilità di finanziare misure ben più consistenti per gli italiani all'estero se avesse voluto".
"Insieme ai colleghi eletti all'estero del Partito Democratico ho passato nottate in commissione bilancio per discutere i nostri emendamenti, scatena quindi adesso ilarità il tentativo di appropriarsi dei meriti del Pd da parte di chi, non ha passato mai una notte in commissione bilancio e il cui ministro dell'economia ha deciso di tagliare il riadeguamento delle pensioni per gli italiani all'estero - ha infine concluso il deputato dem -. La politica dovrebbe essere prima di tutto serietà e finora, per gli italiani all'estero, il Pd è l'unico partito che sta affrontando le problematiche con impegno e serietà, pur nel disinteresse di questa maggioranza". (focus/ aise)