La voce degli eletti all’estero (3)

ROMA – focus/ aise – Senatrice Pd eletta in Centro e Nord America, Francesca La Marca ha depositato in questi giorni un Disegno di Legge per riformare e potenziare la rete dei Consoli Onorari, una componente fondamentale dei servizi consolari nel mondo. La proposta – si legge nella presentazione del testo – risponde all’esigenza di modernizzare un sistema che oggi conta oltre 3.000 uffici consolari onorari, molti dei quali operano in territori privi di sedi diplomatiche di carriera. Il Disegno di Legge è stato sottoscritto da molti colleghi senatori di spicco del Gruppo del Partito Democratico.
“In molte aree del mondo, i Consoli onorari rappresentano l’unico presidio istituzionale italiano. È tempo di riconoscerne il ruolo con un impianto normativo chiaro, trasparente e moderno, che superi l’attuale frammentarietà delle disposizioni”, annota La Marca.
Il Disegno di Legge prevede una delega al Governo per rivedere la disciplina dei Consoli onorari, oggi ancora regolata dal decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967. La proposta punta a introdurre criteri oggettivi per la nomina, valutazione e revoca dei Consoli onorari, a definire meglio le competenze loro assegnabili, e a rafforzare il monitoraggio delle attività attraverso meccanismi di controllo e consultazione delle comunità italiane all’estero. Una particolare attenzione è inoltre rivolta alla digitalizzazione dei servizi e all’estensione della rete nei territori con maggiore presenza italiana o dove l’assenza di consolati di carriera rende indispensabile un presidio operativo.
“La flessibilità del sistema consolare onorario va preservata, ma accompagnata da garanzie di equità, trasparenza e merito”, aggiunge La Marca. “Dare una base legislativa solida a queste figure significa valorizzare chi ogni giorno presta volontariamente un servizio essenziale alla nostra comunità nel mondo”.
Il provvedimento, che prevede una copertura finanziaria triennale pari a 8 milioni di euro annui, si propone come uno strumento di modernizzazione coerente con le sfide della mobilità globale e con le aspettative delle comunità italiane all’estero.
“Si tratta – conclude La Marca – di una riforma di sistema che valorizza chi già oggi svolge un servizio straordinario, ma che ha bisogno di strumenti chiari, regole certe e riconoscimento istituzionale per operare al meglio. Il rafforzamento della rete onoraria è un investimento nei nostri servizi consolari. Servono regole più trasparenti e servizi più accessibili per i nostri connazionali all’estero ed è in questa direzione che continuerò a lavorare promuovendo l’approvazione di questo disegno di legge”.
“La Presidente Meloni in Senato afferma che “gli italiani all’estero sono la più grande rete diplomatica del nostro Paese” e riceve applausi e standing ovation. Una dichiarazione che suona come una beffa se si considera che, nello stesso momento, il suo governo sta attivamente cercando di smantellare questa stessa rete, attraverso un decreto sulla cittadinanza che di fatto taglia il riconoscimento dello iure sanguinis”. Così il senatore del Pd Francesco Giacobbe, eletto nella circoscrizione estero Africa-Asia-Oceania-Antartide, a commento di alcune dichiarazioni rilasciate dalla premier Giorgia Meloni intervenuta oggi al question time di Palazzo Madama.
Sottolineando la “discrepanza fra le parole della Premier e le conseguenze del decreto approvato dal suo governo”, Giacobbe sostiene che questo si tradurrebbe in un “addio alla cittadinanza per i discendenti degli italiani emigrati, proprio quelli che la Meloni definisce “ambasciatori dell’Italia nel mondo””.
“Allora, delle due l’una: o Meloni non crede davvero che gli italiani all’estero siano una risorsa, oppure non condivide il decreto e dovrebbe avere il coraggio di fermarlo subito. Non si può dire una cosa e fare l’esatto contrario… a meno che – conclude il senatore dem – non si pensi che gli italiani all’estero siano ottimi solo per i discorsi, ma superflui quando si tratta di diritti”.
“In un contesto internazionale segnato da crisi e trasformazioni profonde, è importante che a Berlino ci sia una leadership forte e credibile”. Così Federica Onori, deputata eletta in Europa e capogruppo di Azione in Commissione Affari Esteri, commenta l’elezione del nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz.
“I veri patrioti dovrebbero rallegrarsi per il superamento di un’impasse che avrebbe potuto generare ulteriore instabilità nel cuore dell’Europa”, aggiunge Onori, che conclude: “è nell’interesse anche dell’Italia poter contare su una Germania politicamente solida, guidata da un governo espresso da un Parlamento appena eletto e democraticamente legittimato”. (focus\aise)