La voce degli eletti all’estero (3)

ROMA – focus/ aise – “È compito dei Consolati rispondere alle richieste dei cittadini e fornire linee guida chiare sui servizi offerti. La mancanza di uniformità genera confusione e trattamenti differenziati tra connazionali residenti in diverse circoscrizioni. Occorre garantire un’informazione trasparente, completa e uguale per tutti”. Così, la Senatrice del Pd eletta in Centro e Nord America, Francesca La Marca, in una nota in cui è tornata sul tema riacquisto della cittadinanza italiana.
In queste settimane, ha spiegato, sono pervenute tantissime richieste d’informazioni sulle procedure pertinenti il riacquisto della cittadinanza italiana con domande tecniche sulla documentazione necessaria da presentare e sui passaggi da seguire. “Le risposte a queste domande dovrebbero essere fornite dai Consolati. Ciascun sito dovrebbe avere una pagina dedicata, facilmente accessibile, con informazioni chiare, complete e uniformi, affinché i cittadini possano orientarsi senza incertezze”.
“Invece – ha precisato – non esiste uniformità nei siti. Sto riscontrando che il sito di un consolato in Nord America è abbastanza diverso dal sito di un altro. Su alcuni quindi le indicazioni sono più chiare mentre su altri meno. E questo non è accettabile. Tra l’altro, a differenza di quello indicato esplicitamente da alcuni consolati sui loro siti, ritengo doveroso che il personale del consolato risponda alle domande e ai dubbi dei connazionali circa i documenti da presentare, ecc.”.
La Senatrice ha quindi ricordato la sua interrogazione presentata al Ministro degli Affari Esteri Tajani, in cui ha segnalato come, dopo l’approvazione della legge n. 74 del 2025 che ha riaperto i termini per il riacquisto della cittadinanza, molti connazionali si trovino di fronte a informazioni frammentarie o addirittura contraddittorie.
Nell’interrogazione presentata, la Senatrice ha sollecitato il Ministro Tajani a garantire indicazioni chiare, precise e aggiornate sui portali consolari, corredate da link diretti alle procedure e alla modulistica necessaria, a introdurre un modulo unico per la presentazione delle domande e a valutare l’istituzione, in ogni sede consolare, di una figura dedicata all’assistenza e all’orientamento sui temi della cittadinanza.
Secondo la Senatrice “solo così si potrà assicurare un servizio più efficiente, trasparente e vicino alle esigenze delle comunità italiane all’estero”.
“La doppia cittadinanza non può essere per nessuno uno scudo contro la giustizia, né garantire impunità”. Questo il commento con cui Fabio Porta, deputato del Pd eletto in Brasile, ha parlato della situazione dell’ex deputata brasiliana Carla Zambelli, fedelissima di Bolsonaro, con doppia cittadinanza, che si troverebbe in Italia nonostante la condanna a 10 anni dopo aver organizzato, assieme ad un hacker nel corso di un’imponente campagna di fake news contro Lula durante la campagna presidenziale del 2022, un attacco contro il Consiglio nazionale di giustizia per falsificare documenti.
“Contrariamente a quanto aveva dichiarato qualche settimana fa – ha spiegato Porta - non si è ancora costituita di fronte alle autorità italiane; la polizia, a seguito della comunicazione internazionale diramata tramite Interpol, ha l'obbligo di arrestarla affinché possano essere espletate le relative procedure per l'estradizione, così come richiesto dalle autorità brasiliane”.
La sinistra analogia alla quale ha pensato Porta è stata con il caso Pizzolato, l'ex dirigente del Banco del Brasil in possesso di cittadinanza italiana estradato in Brasile nel 2015. Un’analogia che “confermerebbe anche per Zambelli l'ineluttabilità dell'estradizione”.
Ma non solo, secondo l’eletto all’estero: “dopo il vergognoso caso Almasri sarà difficile che Meloni e Nordio neghino l'estradizione di una condannata per hackeraggio del sistema giudiziario brasiliano nonché autrice di un assalto a mano armata contro un militante del PT durante l'ultima campagna elettorale brasiliana”.
E infine, secondo Porta sarebbe “curioso che il Ministro degli Esteri Tajani dopo avere denunciato l'opportunismo dei brasiliani che secondo lui utilizzerebbero la cittadinanza italiana per finalità improprie dovesse difendere tale istituto per proteggere una latitante in Italia”.
“Come Movimento Associativo Italiani all’Estero da sempre siamo consapevoli dell'importanza del Made in Italy nel mondo. Per questo, nel corso degli anni, abbiamo portato avanti innumerevoli iniziative a favore della promozione delle eccellenze italiane, dall'enogastronomia alla moda, fino ad arrivare all'auto motive e alla tecnologia”. Così in una nota Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE.
“È che il marchio Made in Italy è senza ombra di dubbio riconosciuto a livello mondiale come sinonimo di qualità”, continua Odoguardi. “Un prodotto italiano è garanzia di valori profondi legati alla tradizione, all’artigianalità e all’innovazione”.
“Durante l'esperienza del MAIE nel governo italiano, - ricorda l’esponente del Movimento – sono stati individuati fondi extra da destinare alla rete delle Camere di Commercio italiane nel mondo, che oltre confine aiutano e sostengono le piccole e medie imprese italiane nel percorso di internazionalizzazione e di conquista di nuovi mercati. Ogni oggetto Made in Italy racconta una storia, è il risultato di un equilibrio tra tecnica e creatività che pochi altri Paesi possono vantare. Ma non basta: è un vero e proprio motore per l'economia italiana”.
“L’export italiano, anno dopo anno, continua a crescere”, rileva Odoguardi. “Moda, arredamento, gastronomia, vino, meccanica di precisione: questi settori trainano l’immagine dell’Italia all’estero e creano milioni di posti di lavoro, diretti e indiretti. Purtroppo tutto ciò che è italiano viene imitato nel mondo. Il caso più conosciuto è quello del Parmesan, imitazione del nostro unico e insuperabile Parmigiano Reggiano, ma si potrebbero fare tanti altri esempi. Proprio per aiutare i consumatori, soprattutto quelli stranieri, a distinguere un vero prodotto Made in Italy da un'imitazione, come Movimento Associativo abbiamo organizzato iniziative sul territorio e campagne informative attraverso i social, in modo tale da contrastare la contraffazione e spingere con ancora più forza i prodotti italiani”.
“A questo proposito, - anticipa - mi piace comunicare che, dopo una breve pausa estiva, già da settembre inaugureremo una nuova campagna informativa, tesa a promuovere l'eccellenza italiana in tutte le sue sfaccettature. Lo faremo insieme ai connazionali, ai nostri ristoratori e pizzaioli all'estero, alle associazioni italiane: perché proprio gli italiani residenti oltre confine restano i migliori ambasciatori del Made in Italy nel mondo”, conclude Odoguardi. (focus\aise)