La voce degli eletti all’estero (3)

ROMA – focus/ aise – “La situazione al Consolato d’Italia a Manchester continua a presentare gravi criticità per migliaia di cittadini italiani, che devono attendere anche sei mesi per ottenere un passaporto. Servendo una comunità di oltre 116.000 connazionali con meno di 20 addetti, è tra le sedi che soffre il maggiore sotto organico. Nonostante l’impegno e l’elevata produttività del personale, il carico di lavoro è infatti insostenibile e genera ritardi e insoddisfazioni”. Lo dichiara la deputata di Azione Federica Onori, eletta nella Circoscrizione Esteri (Europa) a seguito del question time in Commissione Esteri, dove ha presentato un’interrogazione al Ministro degli Affari Esteri sul tema.
“Abbiamo chiesto al Governo di intervenire con urgenza per rafforzare l’organico del Consolato di Manchester”, ha spiegato Onori, “e ci è stato assicurato che è in corso un potenziamento che durerà fino alla fine del 2025. È certamente una buona notizia, ma continueremo a monitorare affinché le misure annunciate si traducano in risultati concreti per i cittadini”, ha concluso.
“Basta interventi tampone. È ora di dare al Paese una politica industriale strutturale, strategica, lungimirante e fondata su giustizia ambientale, sostenibilità e trasparenza”. Così il senatore del Partito Democratico Francesco Giacobbe intervenuto in Aula durante la discussione sul decreto riguardante le “Misure urgenti di sostegno ai comparti produttivi”.
“Il governo non dovrebbe limitarsi a rincorrere l’ennesima emergenza, ma iniziare finalmente a guidare i cambiamenti e costruire un sistema produttivo solido, resiliente e sostenibile”, ha dichiarato Giacobbe.
Sul caso dell’ex Ilva di Taranto, l’esponente del Pd ha criticato il nuovo stanziamento di 200 milioni di euro come un intervento parziale e privo di visione: “è il momento di scelte coraggiose e strutturali. Nessuna cifra potrà mai compensare quanto subito dai cittadini di Taranto, ma lo Stato ha il dovere morale di intervenire con forza e giustizia. Bisogna raddoppiare le risorse e portarle a 400 milioni di euro, destinandone almeno la metà a interventi ambientali misurabili. Bonifica, riqualificazione e ambientalizzazione devono essere i pilastri centrali del rilancio industriale”, ha aggiunto.
Un altro focus dell’intervento è stato il settore della moda, che Giacobbe ha definito “non solo industria, ma identità nazionale e forma d’espressione del genio italiano”. Per rafforzare il comparto, il PD propone l’istituzione di un Fondo per la moda da 150 milioni in tre anni e un Fondo per la transizione verde e digitale da 1,5 miliardi, autofinanziato attraverso la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi.
“Il Made in Italy ha bisogno di una strategia globale, non basta l’eccellenza produttiva. Serve una regia pubblica che sappia raccontare al mondo il valore umano, artistico e professionale che c’è dietro un capo italiano”, ha sottolineato Giacobbe, ricordando anche il ruolo fondamentale delle comunità italiane all’estero nella promozione della moda e dell’immagine dell’Italia.
“Per Taranto come per la moda, e per tutto il comparto produttivo, servono risorse, ma servono soprattutto misure strutturali capaci di dare fiducia e prospettiva”, ha concluso. “Diamo forza all’Italia che innova conservando le sue radici. Diamo una direzione alla politica industriale di questo Paese”.
La senatrice del Pd eletta in Centro e Nord America, Francesca La Marca, ha presentato una nuova interrogazione rivolta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per chiedere "chiarimenti urgenti sullo stallo dell’accordo di reciproco riconoscimento delle patenti di guida tra Italia e il Québec". Una richiesta "che i nostri tantissimi connazionali residenti in quella Provincia canadese attendono da troppi anni".
L’interrogazione è stata anche sottoscritta da diversi esponenti di spicco del gruppo del Partito Democratico in Senato.
"Dal 2017 – insiste La Marca – esiste un accordo quadro tra Italia e Canada che stabilisce le linee guida per la conversione delle patenti ma per completare l’iter sono necessari protocolli tecnici con le singole Province. Mentre altre Province stanno avanzando nelle trattative, il Québec – dove vive una comunità italiana ampia e radicata – resta bloccato a causa dell’immobilismo del nostro Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti".
La Senatrice ha altresì sottolineato come negli scorsi mesi la Provincia del Québec abbia inviato al MIT una bozza tecnica di accordo, tuttora ferma senza alcuna risposta da parte italiana.
"È una situazione inaccettabile – incalza la senatrice – che crea disagi quotidiani a tantissimi cittadini italiani che per motivi di lavoro, studio o vita familiare si trovano costretti a rifare l’esame di guida pur avendo una patente perfettamente valida".
Per questo, la senatrice dem ha chiesto nuovamente al Ministro Salvini di "dare finalmente un segnale di responsabilità istituzionale - la smetta di perdere tempo e risponda concretamente a questa richiesta attesa da anni. È compito di un Governo serio risolvere con celerità questioni pratiche che riguardano la vita quotidiana delle persone – conclude La Marca –. Non possiamo permettere che l’inerzia ministeriale continui a penalizzare la nostra collettività in Québec , negando un diritto e un servizio utile a tutta la cittadinanza". (focus\aise)