La voce degli eletti all’estero (3)

ROMA – focus/ aise – “Il Partito Democratico - Regno Unito condanna la proposta di Nigel Farage di eliminare la residenza permanente (indefinite leave to remain), un attacco xenofobo senza precedenti ai diritti acquisiti degli stranieri nel Regno Unito, tra cui centinaia di migliaia di italiane e italiani”. Così il Pd del Regno Unito in una nota in cui si vuole “rassicurare la comunità italiana nel Regno Unito sottolineando che queste dichiarazioni non hanno alcun impatto sullo status attuale dei cittadini stranieri presenti nel Regno Unito, poiché Reform UK non è al governo, e che la proposta di Reform UK comunque non avrebbe ripercussioni sui possessori di Settled Status, i quali sono tutelati dall'Accordo di Recesso tra Unione Europea e Regno Unito”.
“Nel malaugurato caso in cui dovesse vincere le elezioni nel 2029, - prosegue la nota – ci impegniamo sin da adesso a contrastare questo piano razzista e xenofobo assieme alle forze progressiste britanniche”.
Il Pd Uk, inoltre, “condanna le dichiarazioni ugualmente razziste e xenofobe pronunciate dai rappresentanti della Lega durante il raduno di Pontida del 21 settembre 2025, in particolare quelle dell'ex-generale ed eurodeputato Roberto Vannacci, il quale ha parlato di “remigrazione”. Tali affermazioni, che richiamano i toni oscuri del totalitarismo europeo degli anni Trenta, non hanno posto in una democrazia moderna e tradiscono i valori fondanti della nostra Costituzione”.
“Il Partito Democratico - Regno Unito, in quanto forza politica ispirata ai principi di uguaglianza, rispetto dei diritti umani e legalità, ribadisce che tutte le persone – cittadine italiane o residenti nel nostro Paese – meritano pari dignità, indipendentemente dalle loro origini, si sottolinea nella nota. “La retorica dell’odio non solo offende la memoria storica dell’Europa, ma minaccia la coesione sociale ed il prestigio internazionale tanto dell’Italia quanto del Regno Unito. Come rappresentanti della comunità italiana progressista nel Regno Unito, sentiamo una responsabilità particolare. Le nostre comunità all’estero chiedono – a giusta ragione – rispetto e inclusione nei Paesi che le accolgono. Allo stesso modo, pretendiamo che la politica italiana respinga con forza ogni deriva razzista, xenofoba o autoritaria, specie in un contesto europeo già insidiato da nazionalismi e regressioni democratiche”.
“In un momento nel quale i diritti dei cittadini italiani nel Regno Unito vengono messi in discussione da politici xenofobi quali Nigel Farage, - conclude il Pd – è ancora più importante che la politica italiana dimostri di essere all’altezza della Costituzione e di aver imparato le dure lezioni della Storia. L’Italia e gli Italiani meritano di più”. “Il mancato invito al dottor Vincenzo Odoguardi alle celebrazioni istituzionali del 2 giugno non è naturalmente riconducibile a intenti discriminatori, come riportato nel dispositivo dall'interrogante. Si riconosce, al contempo, l'importanza, per il futuro, di valutare con la necessaria attenzione il più ampio coinvolgimento delle varie espressioni della comunità italiana in loco, al fine di assicurare la piena inclusività delle iniziative dell'Ambasciata”. È quanto si legge nella risposta della Farnesina all’interrogazione con cui Franco Tirelli, deputato del Maie eletto in Sud America, chiedeva conto dell’esclusione di Vincenzo Odoguardi dagli inviti alla Festa Italiana organizzata dall’Ambasciata italiana a Santo Domingo.
Nella risposta, affidata al viceministro Cirielli, si ricorda che “l'organizzazione di eventi istituzionali è uno strumento centrale della strategia di proiezione e promozione delle ambasciate e dei consolati italiani all'estero. Ciò in ragione della naturale vocazione esterna della rete diplomatico-consolare, chiamata a interagire con il contesto locale di accreditamento per rafforzare i rapporti politici bilaterali, valorizzare la cultura italiana e promuovere l'internazionalizzazione del nostro sistema economico. L'ambasciata d'Italia a Santo Domingo promuove, in quest'ottica, anche iniziative aperte al pubblico e alla collettività, come le celebrazioni della festa nazionale denominate «Feste all'italiana». Queste sono realizzate in spazi pubblici e ampiamente promosse sui canali ufficiali dell'ambasciata e con i media locali”. (focus\aise)