La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – Scuole paritarie all'estero e dunque sostegno alla promozione della lingua italiana oltre confine; servizi consolari e Camere di Commercio italiane nel mondo. Sono questi i capitoli su cui sta lavorando il senatore Mario Borghese, vicepresidente MAIE, come spiega egli stesso in una video intervista rilasciata aError! Hyperlink reference not valid..
Intervistato da Ricky Filosa, dai suoi uffici in Senato Mario Borghese parla anche delle relazioni tra Italia e Argentina: “Dal punto di vista culturale i rapporti sono ottimi, c’è invece da lavorare di più sulle relazioni commerciali tra i due Paesi”.
Sulla riforma del premierato, in particolare per il voto degli italiani nel mondo, Borghese dichiara: “Votano i francesi all’estero, i canadesi all’estero… tutti votano, anche nel sistema presidenziale. E un voto vale uno. La verità è che gruppi di conservatori di sinistra strumentalizzano il voto all’estero per affossare la riforma del premierato”.
Domani, sabato 26 ottobre si terrà a Buenos Aires il Primo Congresso MAIE delle Americhe: “Arriveranno coordinatori da Nord, Centro e Sud America”, spiega Borghese ai microfoni di ItaliaChiamaItalia. “Le aspettative sono alte. Saranno presenti i vertici MAIE a cominciare dal presidente Ricardo Merlo, l’On. Franco Tirelli, il vicepresidente Vincenzo Odoguardi. L’evento servirà anche ad ascoltare tutti i dirigenti e a conoscere, attraverso le loro parole, le realtà dei diversi Paesi, per guardare insieme al futuro”.
La video intervista integrale è pubblicata nella home page di ItaliaChiamaItalia.it.
Il Circolo del PD di Londra ha convocato il 9 novembre la sua riunione per l’elezione del Segretario -Paese e dei suoi delegati alla relativa Assemblea e del Segretario di Circolo.
I lavori si terranno dalle 15.00 alle 18.00 nella sede dell’INCA-CGIL UK, (124 Canonbury Rd, London N1 2UT).
Questo l’ordine del giorno: introduzione dei lavori da parte del Presidente del Circolo ed elezione della presidenza della Riunione secondo le norme previste dal Regolamento per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea PD Paese 2024 Federazione Regno Unito; Presentazione delle mozioni Federazione Paese; Dibattito tra gli iscritti e votazione Circolo di Londra; Presentazione delle mozioni Circolo di Londra; Dibattito tra gli iscritti e votazione.
Per partecipare ai rispettivi voti, bisogna, nel caso di iscritti PD nel ciclo 2023, rinnovare la tessera PD entro la data della Riunione.
Nel caso di nuovi iscritti occorre tesserarsi al PD entro il 30 Ottobre. La tessera può essere rinnovata tramite questo link.
“Una Legge di Bilancio per il 2025 che sorprendentemente e ingiustificatamente si accanisce contro gli italiani residenti all’estero. Da una prima lettura della Manovra arrivata ieri alla Camera dei Deputati risulta infatti che sono stati presi di mira da questo Governo con misure punitive i nostri pensionati e i nostri lavoratori emigrati”. Così Fabio Porta, deputato Pd eletto all’estero, che spiega: “gli articoli 27 e 29 prevedono rispettivamente l’eliminazione della rivalutazione automatica per il 2025 delle pensioni dei residenti all’estero superiori al trattamento minimo (si presume anche con il cumulo della pensione estera) – e cioè dell’adeguamento degli importi pensionistici all’inflazione – e l’abrogazione definitiva delle disposizioni legislative in materia di trattamento di disoccupazione dei nostri lavoratori rimpatriati a partire dal 1° gennaio 2025”.
“In merito alla perequazione automatica negata ora ai nostri connazionali, - precisa Porta – va detto che la norma non solo presenta profili di illegittimità costituzionali anche per l’evidente introduzione di una disparità di trattamento con i pensionati residenti in Italia i quali invece beneficeranno degli aumenti (seppur modesti) ma si rivela ingiusta e immorale perché le pensioni non sono un regalo ma un salario differito ad ex lavoratori dipendenti ed autonomi che hanno versato i contributi per tanti anni e perché la perequazione è l’unico dispositivo che può salvaguardare, anche se solo in parte, il potere d’acquisto dei pensionati”.
“Per quanto riguarda invece l’improvvisa abrogazione del sussidio di disoccupazione previsto per i lavoratori rimpatriati dalla legge n. 402 del 1975 – prosegue il parlamentare Pd – ricordiamo che questa legge, tra l’altro poco conosciuta, è l’unica legge italiana che prevede una qualche forma di assistenza per i nostri lavoratori che rientrano in Italia infatti in caso di disoccupazione derivante da licenziamento ovvero da mancato rinnovo del contratto di lavoro stagionale da parte del datore di lavoro all’estero, i lavoratori italiani rimpatriati, nonché i lavoratori frontalieri, hanno diritto al trattamento ordinario di disoccupazione per un periodo di 180 giorni”.
“Fare cassa sulle spalle, già deboli e discriminate, dei nostri connazionali pensionati e lavoratori residenti all’estero è ingiusto e immorale”, accusa Porta, che aggiunge: “inoltre, come se non bastasse, è stato introdotto dalla Legge di Bilancio un obbligo di contributo pari a 600 euro (praticamente una tassazione per le spese degli atti giudiziari) dovuto dalla parte ricorrente – spesso soggetti provenienti dai Paesi a valuta debole del Sudamerica - per scoraggiare le controversie in materia di accertamento della cittadinanza italiana e in pratica disincentivare quindi anche le richieste di cittadinanza italiana iure sanguinis”.
“Ovviamente, considerata e verificata l’ostilità di questo Governo per i diritti e gli interessi degli italiani all’estero, nella Manovra 2025 non si ravvisano misure che possano andare incontro alle tante richieste dei nostri connazionali: riduzione dell’Imu e della Tari, eliminazione del Canone Rai, interventi sulle doppie tassazioni, miglioramenti dei trattamenti pensionistici, etc. Infine – conclude Porta – non è azzardato sospettare che nell’ambito degli interventi mirati a ridurre le spese dei Ministeri ci possano essere ulteriori forti riduzioni delle spese nei vari capitoli del Ministero degli esteri per gli italiani nel mondo. Staremo a vedere e ci prepariamo a dare battaglia in Parlamento. Si profila quindi un dibattito acceso su questa iniqua Legge di Bilancio che ci vedrà impegnati per promuovere e ripristinare i diritti violati del mondo dell’emigrazione”. (focus\aise)