La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – Lo scorso 31 ottobre si è tenuta a Santo Domingo la prima riunione dei Coordinatori MAIE per la Repubblica Dominicana con il Vice presidente del Movimento, Vincenzo Odoguardi, ed il Coordinatore Caraibi, Massimiliano Atrigna.
Presenti Massimiliano Scerra, Coordinatore per la Repubblica Dominicana; Tullio Marino, Coordinatore per Santo Domingo e Presidente della Fondazione Mondo Italia; Aurora Francesca Reparato, coordinatrice per Boca Chica e membra fondatrice della Fondazione; Pasquale Sicignano, Coordinatore MAIE e membro fondatore della Fondazione Mondo Italia; Alessandro Fasanella, Coordinatore per Las Terrenas; Carlo Raspollini, coordinatore per Punta Cana; e Martina Benedetti, coordinatrice del MAIE per le pari opportunità.
Nel suo intervento introduttivo, riporta il Maie Nord America, Odoguardi ha ricordato la storia e gli obiettivi del Movimento, mentre Atrigna, dopo aver portato i saluti dei Coordinatori Leonardo Perozo, Antonino Sanchirico e Lucio Saputelli assenti per motivi personali e di lavoro, ha elogiato la coesione e la visione comune dell’attuale gruppo di Coordinatori MAIE in Repubblica Dominicana, esortando tutti a continuare in un percorso di “collaborazione ed unità”. Atrigna ha quindi esortato il gruppo a lavorare con intensitá e collaborazione in vista delle prossime sfide: le elezioni dei Comites nel 2026 e le elezioni politiche. Sottolineato il ruolo della Fondazione Mondo Italia, Atrigna ha passato la parola al presidente Tullio Marino che ha fatto sintesi di quanto fatto finora. Gli altri coordinatori, nei loro interventi, hanno confermato il loro impegno per il bene della Comunità italiana e presentato i vari progetti che hanno per i prossimi mesi.
L’on. Nicola Carè, deputato PD eletto in Australia e presidente del gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Mongolia, si è recato nei giorni scorsi in missione a Ulaanbaatar. Qui, accompagnato dall’ambasciatrice d’Italia Giovanna Piccarreta, ha incontrato il vice presidente del Parlamento mongolo, on. Purevdorj Bukhchuluun, la presidente del gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Mongolia del Grande Huraal, on. Undraa Agvaanluvsan, il presidente della Commissione cibo, agricoltura e ambiente, on. Beisen Bulan, e il presidente della Commissione Esteri e sicurezza, on. Temuulen Ganzorig.
Carè, membro della Commissione Difesa della Camera, ha avuto modo di condividere con i suoi interlocutori la positiva crescita dell’interscambio commerciale tra Italia e Mongolia, frutto questo anche delle proficue interazioni tra presidenti dei due Gruppi di amicizia interparlamentare. L’on. Purevdorj è stato il presidente di quello Italia-Mongolia prima delle elezioni del giugno scorso, a seguito delle quali è stato nominato vice speaker del Grande Huraal. Nell’incontro con l’on. Purevdorj sono stati evocati i mega progetti lanciati dal nuovo esecutivo mongolo e le opportunità di collaborazione che ne scaturiscono per l’Italia. È stato condiviso l’apprezzamento per l’intensificazione dei rapporti interparlamentari e per i crescenti flussi turistici tra i due Paesi, anche a seguito dell’esonero dal visto per i cittadini italiani, ciò che contribuisce a rafforzare l’avvicinamento tra i due popoli.
Nell’incontro con la sua omologa, on. Undraa, scienziata nucleare che ha effettuato un ciclo di studi a Trieste presso il Centro Internazionale di Fisica Teorica, l’on. Carè ha evocato le opportunità di promuovere assieme collaborazioni in ambito scientifico, energetico, accademico, culturale e dell’istruzione. La quota di parlamentari donne in Mongolia è giunta al 25% nel corso delle elezioni di giugno, e la parità di genere rappresenta un altro tema chiave di comune importanza. I due presidenti dei gruppi parlamentari hanno notato con soddisfazione il contributo positivo che gli stessi gruppi di amicizia forniscono al consolidamento delle relazioni tra Ulaanbaatar e Roma. Hanno mantenuto il loro impegno comune per la democrazia, lo stato di diritto e i diritti umani, inclusa la promozione dell'uguaglianza di genere e dell'emancipazione femminile e hanno deciso di focalizzare la collaborazione tra i due gruppi parlamentari di amicizia sul rafforzamento dello scambio di scienza, istruzione, cultura e tecnologia, in particolare nel campo del cashmere sostenibile e dell'agricoltura, dell'energia, degli edifici verdi e della sicurezza. L'on. Carè ha invitato la collega a visitare il Parlamento italiano a Roma a febbraio, con l'obiettivo di tenere riunioni regolari nelle rispettive capitali. Hanno è stato infine deciso di redigere un Memorandum al fine di stabilire un quadro per futuri sforzi congiunti.
Il parlamentare italiano ha poi avuto un proficuo scambio di vedute con il presidente della Commissione per il cibo, l’agricoltura e l’ambiente del Grande Huraal sulle molteplici opportunità di collaborazione tra i due Paesi nel settore del cashmere sostenibile, dell’agricoltura, e nell’ambito della correlazione tra cibo e salute.
Con il presidente della Commissione per la sicurezza e la politica estera sono stati evocati possibili ambiti di cooperazione nell’ambito del peacekeeping e delle eccellenze italiane in ambito tecnologico.
Il giorno seguente c’è stato l’incontro con il sottosegretario all’Industria e alle risorse minerarie, Sereeter Javkhlanbaatar. Durante il colloquio il sottosegretario ha effettuato una breve presentazione del settore minerario in Mongolia, che contribuisce in misura molto significativa al PIL del Paese e rappresenta più del 95% delle esportazioni. L’incontro ha consentito di valorizzare il contributo che il gruppo interparlamentare di amicizia può fornire allo sviluppo delle potenzialità di cooperazione tra Italia e Mongolia nel settore minerario, a partire dall’esplorazione e dalla collaborazione tecnologica.
Lunedì scorso, presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno “Demografia, Spopolamento e Crisi Demografica”, promosso dall’On. Fabio Porta, eletto in Sud America con il Pd in collaborazione con il “Comitato 11 Ottobre”. L’incontro ha offerto un’occasione di approfondimento sulla grave crisi demografica che colpisce l’Italia con conseguenze profonde sul tessuto sociale, economico e culturale del Paese.
Nel corso del convegno, è emersa la necessità di rinnovare e rafforzare le politiche a sostegno della natalità e della famiglia, ma soprattutto di sviluppare strategie coordinate per il ripopolamento delle aree rurali e montane, anche incentivando il rientro dei giovani italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti. È stato inoltre sottolineato il ruolo fondamentale di una gestione ordinata e sostenibile dell’immigrazione, considerata un elemento chiave per riequilibrare il bilancio demografico del Paese.
In questo contesto, l’On. Fabio Porta ha presentato la proposta di legge N. 1439, di cui è primo firmatario, finalizzata a semplificare le procedure di ingresso per i giovani italo-discendenti che desiderano trasferirsi in Italia, facilitando il rilascio di visti di lunga durata. Questi giovani - ha sottolineato il deputato democratico - forti del loro legame culturale e linguistico con l’Italia, rappresentano una risorsa strategica per la ripresa demografica e per dare un nuovo impulso all’economia, contribuendo in particolare a settori professionali di cui il Paese ha urgente necessità.
Il convegno ha messo in luce dati preoccupanti sul tasso di natalità, ormai ai minimi storici e destinato a diminuire ulteriormente nei prossimi decenni. I relatori hanno avvertito dei rischi legati a un ulteriore calo della popolazione attiva, qualora l’Italia non riesca a rendersi più attrattiva per le nuove generazioni. Tra le proposte avanzate, oltre alla semplificazione delle procedure per il rientro degli italo-discendenti, è stata discussa l’importanza di facilitare l’accesso degli studenti stranieri alle università italiane e di agevolarne il successivo inserimento nel mercato del lavoro nazionale.
Per quanto riguarda il rilancio delle aree colpite dallo spopolamento, sono stati presentati progetti di sviluppo territoriale, come i “Parchi letterari” e le cooperative di comunità, in grado di ridare vitalità ai piccoli centri. Attraverso agevolazioni fiscali per i pensionati italiani residenti all’estero e il potenziamento del turismo culturale, inoltre, l’Italia potrebbe attrarre nuovi residenti e investimenti, con effetti positivi sull’occupazione e sulla qualità della vita in queste aree.
A conclusione del convegno, i relatori hanno rivolto un appello unanime alle istituzioni nazionali e locali affinché adottino un approccio integrato e coordinato, capace di combinare politiche demografiche, sociali ed economiche, per fermare l’emorragia di giovani italiani che continuano a lasciare il Paese dopo la pandemia e per valorizzare appieno le risorse umane e naturali che costituiscono ancora una grande opportunità per il futuro dell’Italia. (focus\aise)