Le forme del Made in Italy (2)

ROMA – focus/ aise – Il Vino Nobile di Montepulciano DOP si conferma come eccellenza vinicola italiana negli Stati Uniti. Secondo le ultime rilevazioni dell’Osservatorio Unione Italiana Vini (UIV), presentate martedì scorso, 21 ottobre, in occasione di un incontro che ha preceduto il Consiglio direttivo dell’Unione che si è svolto proprio nella città di Montepulciano, nel periodo gennaio-agosto 2025 si vede una crescita significativa sia in termini di volume che di valore, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale del vino italiano negli USA.
“Questi numeri confermano la forza, la qualità e la capacità di innovazione del Vino Nobile di Montepulciano, capace di conquistare sia i segmenti più giovani sia quelli con maggiore capacità di spesa in uno dei mercati più competitivi al mondo”, commenta il presidente Andrea Rossi. “Restiamo convinti che il percorso di promozione e valorizzazione, anche attraverso nuove strategie di mercato, sia la strada giusta per affrontare le sfide globali e garantire una crescita strutturale del settore”.
“Negli anni, il Nobile di Montepulciano è progredito molto nella comunicazione e nel posizionamento sui mercati. Anche i risultati negli Stati Uniti, nonostante le difficoltà e una concorrenza che negli anni si è fatta sempre più fitta, sono positivi – ha detto il Presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi – è la dimostrazione che anche oggi è possibile lavorare bene con i vini rossi nelle aree vocate”.
Mentre il mercato del vino italiano negli Stati Uniti ha fatto registrare una flessione complessiva nei volumi (-6,2%) e nei valori (-5%), il report di UIV mette in evidenza come il Vino Nobile di Montepulciano si distingua con performance positive: le vendite totali crescono del +4,8% in volume e del +4,2% in valore. Particolarmente rilevante è il risultato nel canale off-premise (consumi domestici), che segna un incremento del +15,9% in volume e +16,8% in valore. Il canale on-premise (consumi fuori casa), pur registrando una lieve flessione, mostra invece una crescita nelle fasce di prezzo più alte (30-49,99€ e 50€+), a conferma della forte attrattività del prodotto tra i consumatori premium. È quanto rileva l’osservatorio di Unione Italiana Vini con le elaborazioni su base Sipsource relative agli scarichi di vino dai magazzini dei distributori americani per le merci pronte al consumo.
I dati dell’Osservatorio Unione Italiana Vini evidenziano inoltre una dinamica interessante sul fronte dei consumatori: la fascia 21-39 anni rappresenta il 44% del volume, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente, segno che il Vino Nobile di Montepulciano conquista anche il pubblico più giovane e cosmopolita. Dal punto di vista socioeconomico, le famiglie con reddito tra 75.000 e 124.999 dollari costituiscono il segmento principale (57% del volume), con una crescita del 4,5%.
Analizzando i canali di vendita, spicca la crescita nei settori Grocery e Liquor, che rafforzano la presenza del Vino Nobile di Montepulciano presso la grande distribuzione e i negozi specializzati negli Stati Uniti. Il canale Dining (ristoranti) resta strategico, pur registrando una lieve contrazione, a conferma di una fase di evoluzione nei consumi. Questi risultati premiano gli investimenti mirati del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano in promozione e posizionamento sul mercato americano, che oggi rappresenta il secondo sbocco internazionale con il 35% dell’export totale.
Il mercato: gli Usa il 35% dell’export del Vino Nobile di Montepulciano. Quello degli Stati Uniti è un mercato in forte crescita e anche rispetto al 2023 ha rappresentato un incremento raggiungendo quota 35%. Soprattutto negli ultimi anni, anche grazie alle operazioni di OCM, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha investito moltissimo in promozione in questo Paese che oggi, se i dazi andassero a regime, potrebbe perdere una forte quota di vendite. Il 2024 in generale è stato un anno positivo in valore per il mercato del Vino Nobile di Montepulciano. Per quanto riguarda l’export lo scorso anno ha rappresentato il 65,5% (nel 2023 era stato il 66%), mentre il restante 34,5% viene commercializzato in Italia. Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2024 ha ormai superato il 35%. Per quanto riguarda il mercato nazionale, inoltre, le principali vendite sono registrate in centro Italia (62%) e in particolare in Toscana per il 42%. Al nord viene venduto il 33% e al Sud il 5,30%. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. In America (tra Nord e Sud) va il 35% dell’export, in Europa (esclusa Italia) il 29,2%. Un dato davvero significativo è la fetta di mercato del Vino Nobile di Montepulciano a marchio bio che nel panorama italiano vale il 44,7% delle vendite, mentre a livello internazionale rappresenta oltre il 50% delle vendite complessive.
In occasione della decima edizione della Settimana Anticontraffazione 2025, lunedì scorso al Ministero delle imprese e del made in Italy si è insediato il nuovo Consiglio Nazionale per la Lotta alla Contraffazione e all’Italian Sounding (CNALCIS). L’organismo interministeriale, presieduto dal viceministro Valentino Valentini e composto da amministrazioni nazionali, Forze dell’Ordine e associazioni di imprese e consumatori, con una rinnovata compagine lavorerà alla definizione delle linee strategiche della politica nazionale anticontraffazione nel biennio 2025-2027.
Nel corso della riunione è stato presentato il “Rapporto” realizzato dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del MIMIT sulle attività svolte per la lotta alla contraffazione dalle Amministrazioni competenti, nel periodo luglio 2024 - giugno 2025.
“Considerati i risultati raggiunti, grazie anche all’utilizzo delle recenti norme, nella repressione del fenomeno nei mercati fisici e virtuali, nella prevenzione e nel contrasto della contraffazione online, nella sensibilizzazione verso acquisti più consapevoli e nella tutela del Made in Italy sui mercati esteri, l’approccio integrato e sinergico tra i vari soggetti impegnati è da ritenersi efficiente ed efficace”, commenta il Mimit.
I DATI
A un anno e mezzo dall’entrata in vigore della “Legge Made in Italy”, sono quasi 6.000 i casi concreti di applicazione delle nuove disposizioni in materia di lotta alla contraffazione, di cui la maggior parte ha riguardato l’applicazione di sanzioni maggiorate all’acquirente per prodotti non originali e circa 250 casi di distruzione di merci contraffatte sequestrate.
In merito ai procedimenti penali per i reati di contraffazione, i cui dati del Ministero della Giustizia sono una novità nel “Rapporto”, si evidenzia, per il periodo 11 gennaio 2024 - 30 giugno 2025, una percentuale più elevata di procedimenti penali per i reati relativi agli articoli 474, 515 e 517 del Codice penale riguardanti, nello specifico, il commercio di prodotti con segni falsi, la frode nell’esercizio del commercio e la vendita di prodotti industriali con segni mendaci, che ha portato a più di 1.700 condanne.
Relativamente alle azioni di enforcement, dal 1° luglio 2024 al 30 giugno 2025, sono state oltre 18.000 le operazioni di sequestro effettuate, con il blocco di più di 580 milioni di articoli contraffatti appartenenti ai settori del tessile, dell’agroalimentare, dei tabacchi, dell’elettronica, della sanità e delle opere d’arte. Di queste operazioni, più di 12.000 sono stati gli interventi effettuati dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, 1.000 i sequestri effettuati da Polizia, Carabinieri e Polizia Locale, comunicati dal Ministero dell’Interno, quasi 120 sequestri nel comparto alimentare (MASAF, Comando dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare) tra cui marchi tutelati DOP e IGP, per privativa vegetale e per Made in Italy e, infine, più di 4.700 gli interventi del nucleo specializzato Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Per quanto riguarda i quantitativi sequestrati, nel periodo di riferimento, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha sequestrato oltre 150.000 prodotti tra alimenti e alcolici, profumi, etichette falsificate e bottiglie di vino contraffatto. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sequestrato presso gli uffici doganali italiani oltre 4,4 milioni di articoli, tra cui giocattoli, abbigliamento e accessori, prodotti alimentari e bevande e accessori personali; la Guardia di Finanza più di mezzo miliardo di prodotti tra cui accessori per tabacco, etichette e materiale per confezionamento e oggettistica religiosa. Inoltre, quasi 500.000 articoli bloccati dal Ministero dell’Interno per il tramite della Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale, e quasi 1 milione nel comparto alimentare grazie all’opera congiunta del Dipartimento ICQRF del MASAF e del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare.
Quanto alla provenienza degli articoli falsi, secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nello stesso periodo di riferimento, la merce contraffatta è arrivata prevalentemente dalla Turchia (16,1%), dalla Cina (14%), dal Marocco (13%), dall’Egitto (12,6%) e altri Paesi (44,7%) con una palese esistenza di flusso “commerciale” dal Sud-Est Asiatico.
Anche dal database IPERICO (gestito da UIBM) risulta evidente il costante impegno delle forze dell’ordine con un incremento dei sequestri del 27% (2024 su 2023), pari ad un +37% del valore economico stimato della merce sequestrata.
Importante l’impegno istituzionale anche per prevenire e contrastare la diffusione del mercato del falso online: 252 i siti web oscurati per fenomeni illeciti di commercio, oltre 6.000 persone denunciate all’Autorità Giudiziaria e 57 i soggetti arrestati.
La Linea Diretta Anticontraffazione (LAC) del MIMIT, nel corso del 2024 e nel primo semestre del 2025 ha raccolto oltre 1.000 segnalazioni di possibili violazioni dei diritti di Proprietà Industriale e più del 90% di tali segnalazioni ha riguardato il mercato online.
Il MIMIT (DGPI-UIBM), in collaborazione con UNICRI (Istituto Interregionale per la ricerca sul crimine e la giustizia delle Nazioni Unite), ha promosso un progetto innovativo a livello nazionale con la redazione di 5 “linee guida investigative”, destinate a Forze di Polizia e Magistratura inquirente, per contrastare i fenomeni penalmente rilevanti di contraffazione. In questo strumento operativo, a supporto delle indagini, è stato dato particolare rilievo ai mercati online e alle nuove modalità di azione utilizzate dalla criminalità organizzata e spesso di matrice transnazionale.
Numerose, poi, sono state le azioni per sensibilizzare i giovani consumatori attraverso attività info-formative, campagne ed eventi, come la “Giornata della Lotta alla Contraffazione per gli Studenti” (che quest'anno si terrà domani, 24 ottobre, a Bari). Così come numerose sono state le attività di sensibilizzazione e promozione del Made in Italy all’estero attraverso diversi eventi riguardanti la cultura e la tradizione dei prodotti italiani.
"Il rapporto sull'attività di contrasto alla contraffazione e all'Italian sounding mostra l'impegno di tutti gli organismi coinvolti per combattere un fenomeno che colpisce duramente, ogni anno, il Made in Italy”, ha commentato il viceministro Valentino Valentini, presidente del CNALCIS. “La legge quadro entrata in vigore nel gennaio del 2024 ha messo in campo nuovi strumenti per combattere il fenomeno e i risultati si vedono. Ma come lo Stato si organizza per contrastarle, queste attività illecite sono in continua evoluzione. Il Consiglio Nazionale per la Lotta alla Contraffazione e all’Italian Sounding che si insedia oggi, con una rinnovata compagine, lavorerà alla definizione delle linee strategiche della politica nazionale anticontraffazione nel biennio 2025-2027. Una strategia basata sulla stretta collaborazione tra amministrazioni nazionali, Forze dell’Ordine e associazioni di imprese e consumatori, nella consapevolezza che come il Made in Italy è patrimonio di tutto il Paese, una sua efficace difesa non può che essere basata sull'impegno comune". (focus\aise)