Le forme del Made in Italy

ROMA – focus/ aise – L’Italia si è distinta anche quest'anno agli Awards for Excellence 2026, il premio organizzato da Condé Nast Johansens. Una presenza italiana rilevante tra i finalisti, 20 in totale, il che conferma il ruolo di protagonista nell’ospitalità di eccellenza. Nella sezione Europa e Mediterraneo, l'Italia ha brillato con candidature a ben 17 delle 21 categorie.
La selezione si basa su tre criteri fondamentali: i voti online, il feedback diretto degli ospiti e le valutazioni dei Local Experts. Le votazioni resteranno aperte fino al 20 ottobre 2025 sul sito www.condenastjohansens.com/awards. I vincitori saranno annunciati lunedì 3 novembre 2025 durante una cena di gala al Kimpton Fitzroy London Hotel a Londra.
I finalisti italiani rappresentano il meglio dell’ospitalità internazionale, con strutture di lusso immerse in località iconiche e suggestive, capaci di coniugare comfort, eleganza e unicità. Questa edizione vede l’Italia protagonista in numerose categorie chiave, con un totale di 20 strutture che competono per i più prestigiosi riconoscimenti del settore.
Dal resort romantico della Liguria agli hotel sostenibili della Sardegna e della Sicilia, l’ospitalità italiana continua a fissare nuovi standard di eccellenza nel mondo del lusso. Ogni struttura finalista è un esempio impeccabile di design raffinato, accoglienza calorosa e cura dei dettagli, offrendo ai propri ospiti esperienze memorabili e irripetibili.
L’Italia non solo conferma la sua leadership nell’ospitalità di alta gamma, ma ribadisce la capacità di trasformare ogni soggiorno in un viaggio esclusivo, dove tradizione, innovazione e passione si incontrano per creare momenti indimenticabili.
Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha ufficialmente riconosciuto il Consorzio di Tutela Vermouth di Torino IGP, il primo vino aromatizzato a ottenere una tutela di questo livello.
“Con questo riconoscimento salgono a 327 i consorzi attualmente riconosciuti in Italia, un risultato che testimonia l'impegno dei nostri imprenditori nel valorizzare le eccellenze del territorio. Diamo il benvenuto a questo nuovo consorzio e continuiamo a muoverci in questa direzione per rafforzare la tutela delle nostre produzioni di qualità e valorizzarle sui mercati", ha dichiarato il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Con l'istituzione del Consorzio di Tutela Vermouth di Torino IGP, il Ministero riconosce “l'importanza di un comparto che affonda le proprie radici nel cuore del Piemonte sin dall'Ottocento e che è conosciuto nel mondo per la sua tradizione e la storicità della produzione”.
Il sistema delle indicazioni geografiche vale oltre 20 miliardi di euro alla produzione e rappresenta il 16% dell'export agroalimentare italiano, con un controvalore di oltre 11,8 miliardi di euro.
Dal 30 settembre al 2 ottobre si è svolta a Santiago del Cile la tredicesima edizione di Food & Service, una delle fiere internazionali più rilevanti del settore agroalimentare in America Latina e la più grande in Cile. L’edizione 2025, che ha totalizzato oltre 50.000 visitatori, ha visto l’Italia come Paese invitato d’onore, confermando il ruolo strategico del Made in Italy nelle relazioni economiche e culturali con il Paese andino.
“L’Italia è riconosciuta in tutto il mondo come un modello di qualità, autenticità e passione. Non parliamo solo di prodotti: parliamo di uno stile di vita. Nella nostra cucina c’è la famiglia, c’è l’amicizia, c’è il piacere di stare insieme”, ha sottolineato l’Ambasciatrice d’Italia in Cile, Valeria Biagiotti, nel suo intervento inaugurale, ribadendo come l’agroalimentare rappresenti un settore con enorme potenziale per le relazioni commerciali bilaterali.
La presenza italiana si è distinta per la partecipazione di numerose aziende e per le iniziative organizzate dall’Ambasciata e dall’Agenzia ICE. Tra i momenti più significativi: un seminario sui benefici della dieta mediterranea, realizzato in collaborazione con l’azienda Agrosuper e la Pontificia Universidad Católica de Chile, e un evento dedicato alle indicazioni di origine con la partecipazione di esperti dell’Unione europea, dell’Istituto Nazionale della Proprietà Intellettuale del Cile e del Consorzio Parmigiano Reggiano, che ha acceso un ampio dibattito sulla ricchezza dei prodotti DOP e IGP italiani e sulla necessità di contrastare le falsificazioni e l’Italian sounding. La cucina e i vini italiani sono stati anche protagonisti dell’esclusiva mesa de chef, riservata ad un numero selezionato di invitati tra autorità, imprenditori e addetti del settore.
Presente alla tre giorni una delegazione di Fiere di Parma impegnata a promuovere TUTTOFOOD Milano 2026, una delle piattaforme globali del settore agroalimentare.
Un momento particolarmente importante è stato l’incontro “Dairy & Mixology”, occasione per creare un dialogo culturale tra la tradizione lattiero-casearia italiana e l’eccellenza cilena nel settore beverage. La rassegna si è chiusa con una dimostrazione culinaria dello chef Niccolò Giacometti, che ha portato in scena l’arte e la creatività della cucina italiana contemporanea. (focus\aise)