Maeci e dintorni

ROMA – focus/aise - Quasi 7 milioni di italiani iscritti negli schedari consolari; 18 milioni di visualizzazioni di pagine uniche del sito esteri.it; 263mila pagine visualizzate della piattaforma export.gov.it; 7.376 mensilità di borse di studio offerte a studenti italiani e stranieri; 12mila eventi di promozione culturale e integrata realizzati dalla rete estera; 2.500 visitatori della Collezione Farnesina; oltre 2.600 accessi alle sale studio dell’Archivio storico e della Biblioteca del MAECI; 315mila follower del profilo X Farnesina (@ItalyMFA). Sono solo alcuni dei dati contenuti nell’Annuario Statistico 2024 del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Nell’attesa del perfezionamento dell’edizione integrale che verrà pubblicata in versione cartacea e digitale solo a fine anno, online è già disponibile un’anticipazione del volume “Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in cifre”.
L’Annuario rappresenta un importante strumento di divulgazione che riassume i dati più significativi sulla struttura del Ministero e le attività svolte dalla Farnesina e dalla rete diplomatico-consolare nell’anno solare precedente, quindi in questo caso del 2023.
In occasione dell’arrivo, il 18 luglio, ad Amman di un carico di oltre 60 tonnellate di aiuti umanitari raccolti dal Governo italiano attraverso l’iniziativa “Food for Gaza”, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha inviato lettere ai suoi omologhi di Israele, Israel Katz, dell’Autorità Nazionale palestinese, Mohammed Mustafa, e di Giordania, Ayman Al Safidi.
Nel ribadire la costante attenzione con cui il Governo italiano segue l’evoluzione della gravissima crisi umanitaria nella Striscia, da ultimo al centro della riunione dei Ministri del G7 conclusasi a Reggio Calabria, il ministro Tajani ha sottolineato la “necessità di pervenire a un cessate il fuoco, completare la liberazione degli ostaggi e garantire l’accesso umanitario agli aiuti destinati alla popolazione civile di Gaza”. Per Tajani “Gaza non puo’ attendere, la pace deve arrivare, la popolazione civile deve essere protetta e gli ostaggi devono essere rilasciati”.
Tajani, “a nome del Governo” ha “voluto lanciare l’iniziativa “Food for Gaza” per rafforzare l’assistenza umanitaria a favore della popolazione di Gaza con il Polo delle Agenzie ONU di Roma, la Croce Rossa/Mezzaluna Rossa e le migliori forze del nostro Paese, in vista della ricostruzione materiale e sociale della Striscia”, ha ricordato lo stesso ministro. L
e oltre 60 tonnellate di materiale alimentare e medico, appena arrivate in Giordania con un volo della Cooperazione Italiana saranno ora trasferite nella Striscia di Gaza attraverso il “corridoio giordano” con la collaborazione della Mezzaluna Rossa e della JHCO – Jordan Hashemite Charity Organization.
L’iniziativa “Food for Gaza”, avviata a marzo con la partecipazione di FAO, WFP, Croce Rossa e Mezzaluna Rossa richiede il coinvolgimento, nella sua attuazione dei Governi di Israele, Autorità Palestinese e Giordania, che dovranno fornire un indispensabile contributo per l’arrivo a Gaza degli aiuti raccolti. In tale ottica, il ministro Tajani ha ringraziato i suoi omologhi per la collaborazione sinora prestata e ha ricordato la partecipazione diretta del Governo di Israele e della Amministrazione palestinese all’iniziativa. Ha inoltre rammentato la necessità di garantire la rapida consegna del carico giunto ieri e l’invio dei futuri aiuti. “Solo un impegno collettivo potrà portare a dei risultati significativi in questa terribile crisi”, ha osservato il ministro.
All’israeliano Katz, Tajani ha ricordato che “il contributo di Israele per il rapido arrivo di questo materiale a Gaza è fondamentale. È molto importante che Israele continui nel suo impegno per rafforzare i meccanismi di accesso continuativo – via terra e via mare – di tutti gli aiuti necessari alla popolazione di Gaza”.
Dal 7 ottobre 2023 l’Italia è impegnata nella risposta all’emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza. Il governo italiano ha fornito finora 78,5 tonnellate di beni di prima necessità; inviato una unità della Marina militare (la Nave Vulcano) con a bordo un ospedale con TAC, capacità chirurgica e di rianimazione, consentendo di fornire assistenza e cure mediche a civili palestinesi, in maggioranza minorenni; inviato tre voli dell’Aeronautica militare, per trasferire bambini palestinesi feriti presso ospedali italiani. L’Italia inoltre ha stanziato una serie di pacchetti di aiuti per un totale di 55 milioni di euro. Per l’iniziativa “Food for Gaza”, in particolare, è stato fornito uno stanziamento di 30 milioni di euro. Da ultimo, il 9 luglio, la nostra Agenzia delle Dogane ha consegnato a quella cipriota uno scanner di ultima generazione per rafforzare e velocizzare i controlli sugli aiuti umanitari che la Comunità Internazionale sta inviando attraverso il corridoio marittimo di Cipro, e che giungeranno a Gaza attraverso i porti israeliani.
Francesco Flauto, 23 anni, originario di Battipaglia, attualmente detenuto in Romania, tornerà presto in Italia.
Flauto era stato fermato a Costanza in Romania il 30 aprile 2023 con l’accusa di traffico di stupefacenti e di detenzione di droga. Il connazionale era stato arrestato insieme a un altro cittadino italiano nell’ambito di un’operazione di polizia distinta rispetto a quella che ha condotto all’arresto di altri tre connazionali il 3 maggio 2023.
Il 23 gennaio 2024 Flauto è stato condannato a 4 anni e 2 mesi, sentenza divenuta definitiva per la decisione di Flauto di non presentare ricorso.
A seguito della pronuncia definitiva, il 14 febbraio 2024 Flauto è stato trasferito dal penitenziario di Constanta-Poarta Alba al carcere di Bucarest-Rahova per l’esecuzione della pena. Successivamente ha presentato formale istanza per richiedere il trasferimento in Italia per scontare il resto della pena.
L’Ambasciata d’Italia a Bucarest, in stretto coordinamento con la Farnesina, ha fin da subito seguito il caso, fornendo la necessaria assistenza al connazionale, attraverso frequenti visite consolari anche del capo Missione, e sensibilizzando in più occasioni le autorità locali sulla sua condizione sanitaria, sul rispetto degli standard europei in materia di condizioni detentive e sull’aspettativa che le autorità romene dessero una rapida autorizzazione al trasferimento in Italia di Flauto.
Nel corso della sua missione a Bucarest del 6 e 7 marzo scorsi, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, OnAntonio Tajani, aveva sollecitato la sua omologa, Luminița Odobescu, e la ministra della Giustizia rumena, Alina Gorghiu, affinché il trattamento penitenziario fosse in linea con gli standard europei e si potesse favorire il trasferimento in Italia.
Anche grazie all’opera di sensibilizzazione dell’Ambasciata, le autorità romene hanno considerato favorevolmente l’istanza presentata da Flauto di essere trasferito in Italia: il 14 luglio il suo legale ha confermato all’Ambasciata che la Corte di Appello in Italia ha riconosciuto la sentenza romena il 12 luglio 2024. Sarà necessario adempiere ad alcuni passaggi fra i rispettivi Ministeri della Giustizia e dell’Interno dei due Paesi, dopodiché le autorità romene potranno organizzare il trasferimento di Flauto in accordo con le autorità italiane.
L’Ambasciata a Bucarest, in stretto raccordo con l’Unità Tutela Connazionali della Farnesina, continuerà a seguire con la massima attenzione la vicenda, prestando al connazionale la necessaria assistenza consolare per favorirne il celere trasferimento in Italia. (focus\aise)