Vento d’Europa (2)

ROMA – focus\aise - In una risoluzione adottata il 22 gennaio, i deputati europei hanno chiesto all'UE di non riconoscere la legittimità delle prossime elezioni presidenziali in Bielorussia.
La risoluzione non legislativa, che è stata adottata con 429 voti favorevoli, 205 contrari e 23 astensioni, si basa, come si legge nel testo adottato, su una denuncia di gravi violazioni in corso e di lunga data dei diritti umani e dei principi democratici in Bielorussia, ulteriormente intensificate in vista delle cosiddette elezioni presidenziali del 26 gennaio prossimo. Il Parlamento Ue ha dunque chiesto all'UE tutta, ai suoi Stati membri e alla comunità internazionale di non riconoscere la legittimità del dittatore in carica, Aliaksandr Lukashenko, come presidente dopo il voto.
Gli eurodeputati hanno osservato che, a differenza del 2020, ci sono solo "candidati" pro forma per sfidare Lukashenko alle prossime elezioni. Ribadendo il loro mancato riconoscimento di Lukashenko come presidente e la loro posizione secondo cui l'intero regime bielorusso è “illegittimo”, i deputati Ue hanno espresso il loro fermo sostegno al popolo bielorusso nel perseguimento della democrazia, della libertà e dei diritti umani.
Inoltre, il PE, che si dice “seriamente preoccupato” per la situazione dei prigionieri politici in Bielorussia, i quali, secondo l'organizzazione bielorussa per i diritti umani Viasna, sarebbero oltre 1200, invita l'UE e i suoi Stati membri a continuare a indagare sulle violazioni dei diritti umani nel paese e a sostenere misure per rendere le autorità bielorusse responsabili delle proprie azioni, anche attraverso l'applicazione del principio giuridico della "giurisdizione universale".
Infine, gli eurodeputati hanno anche denunciato la complicità del regime di Lukashenko nella guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e condannano la deliberata subordinazione della Bielorussia alla Russia in un cosiddetto “Stato unionale", esortando l'UE e i suoi partner internazionali ad ampliare e rafforzare le sanzioni nei confronti delle persone ed entità responsabili della repressione in Bielorussia e della partecipazione della Bielorussia alla guerra russa in Ucraina.
La Commissione europea e il comitato europeo per i servizi digitali hanno accolto con favore l'integrazione del codice di condotta riveduto contro l'incitamento all'odio online+ nel quadro del regolamento sui servizi digitali, che incoraggia codici di condotta volontari per affrontare i rischi online.
Il codice di condotta+, che si basa sul codice di condotta iniziale del 2016, è stato sottoscritto da Dailymotion, Facebook, Instagram, Jeuxvideo.com, LinkedIn, i servizi per i consumatori ospitati da Microsoft, Snapchat, Rakuten Viber, TikTok, Twitch, X e YouTube.
Il codice di condotta+ rafforzerà il modo in cui le piattaforme online trattano i contenuti che le leggi dell'UE e nazionali definiscono incitamento all'odio illegale. Il codice di condotta integrato faciliterà il rispetto e l'effettiva applicazione del regolamento sui servizi digitali per quanto riguarda i rischi di diffusione di contenuti illegali.
"In Europa non c'è posto per l'odio illegale, né offline né online - ha commentato la Vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen, responsabile per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia -. Accolgo con favore l'impegno delle parti interessate a favore di un codice di condotta rafforzato nell'ambito del regolamento sui servizi digitali. La cooperazione tra tutte le parti interessate è la via da seguire per garantire uno spazio digitale sicuro per tutti."
"L'odio e la polarizzazione sono minacce ai valori e ai diritti fondamentali dell'UE e compromettono la stabilità delle nostre democrazie - ha aggiunto Michael McGrath, Commissario per la Democrazia, la giustizia, lo Stato di diritto e la tutela dei consumatori -. Internet sta amplificando gli effetti negativi dell'incitamento all'odio. Intendo lavorare instancabilmente per contrastare l'incitamento all'odio e i reati generati dall'odio nell'UE. Confidiamo che questo codice di condotta+ farà la sua parte per garantire una risposta robusta. Siamo tutti a favore di un'Europa unita contro l'odio."(focus/aise)