Vento d’Europa

ROMA – focus\aise - Il prossimo anno il Consiglio europeo per l’innovazione (CEI), che fa parte del programma di ricerca e innovazione dell'UE Orizzonte Europa, sosterrà la ricerca europea in deep tech e le imprese start-up ad alto potenziale con 1,4 miliardi di euro.
Il programma di lavoro 2025 del CEI, adottato questa settimana dalla Commissione, prevede un aumento degli investimenti di quasi 200 milioni di euro rispetto al 2024.
“Il Consiglio Europeo per l’innovazione si è rivelato fondamentale per il supporto alle innovazioni pioneristiche da parte dell’UE”, sottolinea Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani. “Nel 2025 il CEI promuoverà le tecnologie deep tech dell’UE grazie a risorse ancora più consistenti, che ammontano a 1,4 miliardi di € provenienti da Orizzonte Europa, il nostro programma di ricerca e innovazione. Il sostegno mirato, in particolare attraverso l’invito alle iniziative STEP, contribuirà a colmare le carenze critiche di finanziamento e a costruire un ecosistema dell’innovazione più solido e resiliente in Europa”.
Oltre a un bilancio più consistente, il programma di lavoro 2025 apporta diversi miglioramenti, tra cui un miglior accesso a finanziamenti azionari per scale-up attraverso il regime “scale-up” della piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa del CEI (STEP), introdotto in virtù del regolamento STEP. Previsti anche altri miglioramenti, basati sulle raccomandazioni del Comitato CEI.
La Commissione europea ha adottato la relazione annuale 2023 sui rapporti con i parlamenti nazionali e sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità. La relazione evidenzia un incremento della partecipazione dei parlamenti nazionali al dialogo politico con la Commissione: i 402 pareri scritti dei parlamenti alla Commissione segnano un aumento di oltre il 10% rispetto al 2022.
Dalla relazione emerge che i parlamenti nazionali hanno continuato a dialogare con la Commissione sulle sue priorità politiche, in particolare in relazione al Green Deal europeo, a un nuovo slancio per la democrazia europea e alla promozione dello stile di vita europeo. I parlamenti nazionali si sono concentrati anche sul programma di lavoro della Commissione per il 2023, che è stato il documento più commentato, sulla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, sul conflitto in Medio Oriente, sulle riflessioni sul futuro dell'Unione, sull'allargamento, sulla migrazione e sulla sicurezza.
Ventidue pareri motivati dei parlamenti nazionali hanno ravvisato casi di mancato rispetto o di violazione del principio di sussidiarietà nelle proposte della Commissione, il che segna una riduzione di quasi un terzo rispetto ai 32 ricevuti nel 2022, coerentemente con la tendenza al ribasso a lungo termine.
La relazione indica che i membri del collegio hanno tenuto 127 riunioni con i parlamenti nazionali e spiega le modifiche che diversi parlamenti nazionali hanno attuato per essere informati meglio e più tempestivamente sul processo di elaborazione delle politiche dell'UE e per esprimere le loro opinioni in maniera più efficace. Si sottolinea inoltre che alcuni parlamenti nazionali hanno iniziato a usare il dialogo politico in modo innovativo.
Ad esempio, una Camera ha formulato diversi pareri sulla stessa proposta in diverse fasi del processo legislativo, mentre altri parlamenti si sono avvalsi di pareri congiunti per influenzare collettivamente i negoziati nella fase finale. Ciò illustra il potenziale strategico e la flessibilità offerti dal dialogo tra i parlamenti nazionali e la Commissione.
La Commissione europea ha pubblicato tre inviti a presentare proposte nell'ambito del programma “Europa creativa” per sostenere la libertà e il pluralismo dei media, rafforzarne la resilienza e contribuire al miglioramento dell'alfabetizzazione mediatica.
Il primo invito a presentare proposte finanzierà azioni di pluralismo e collaborazione per promuovere i partenariati giornalistici per un importo totale di 10,5 milioni di euro. L'azione per il pluralismo è rivolta alle organizzazioni che possono istituire e distribuire fondi ai mezzi di informazione in settori di particolare interesse per la democrazia, mentre l'azione collaborativa mira a sostenere proposte di collaborazione transfrontaliera tra mezzi di informazione incentrati su modelli imprenditoriali innovativi e progetti giornalistici in tutta Europa.
Un altro invito a presentare proposte, dell’importo di 3 milioni di euro, mira a creare un sistema di risposta rapida che monitorerà in modo sistematico e completo le violazioni della libertà di stampa e dei media in tutta l'UE, nonché nei paesi che partecipano al programma “Europa creativa” e nei paesi candidati. L'obiettivo generale di tale monitoraggio è raccogliere dati e informazioni migliori sui rischi connessi alla libertà e al pluralismo dei media.
Infine, 2,5 milioni di euro sono destinati a progetti transfrontalieri innovativi che contribuiscono a rafforzare le competenze europee di alfabetizzazione mediatica e a limitare gli effetti negativi della disinformazione. Le sovvenzioni incoraggeranno la condivisione delle conoscenze e il rafforzamento delle pratiche di alfabetizzazione mediatica oltre i confini nazionali, culturali e linguistici. (focus/aise)