Vento d’Europa

ROMA – focus/aise - È stato pubblicato il 25 marzo il nuovo Eurobarometro che evidenzia un livello storico di approvazione per l’appartenenza del proprio paese all’Unione Europea, in particolare in relazione a pace e sicurezza.
“Due terzi degli europei vogliono che l’UE giochi un ruolo maggiore nella loro protezione”, sottolinea la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. “È un appello chiaro all’azione, al quale risponderemo. L’Europa deve essere più forte, affinché i nostri cittadini si sentano più al sicuro. Il Parlamento europeo farà in modo che ogni proposta sia audace e ambiziosa quanto basta per affrontare la gravità delle minacce che incombono sull’Europa. L’Europa deve alzarsi oggi, o rischia di essere calpestata domani”.
I DATI
Il 66% dei cittadini UE vuole che l’Unione assuma un ruolo più importante nella protezione da crisi globali e dai rischi legati alla sicurezza. Questo dato è particolarmente forte tra i giovani intervistati. A livello nazionale, la richiesta di un ruolo rafforzato dell’UE varia dall’87% in Svezia al 47% in Romania e al 44% in Polonia.
Quasi tre quarti dei cittadini dell’UE (74%) credono che il proprio Paese abbia beneficiato dell’appartenenza all’Unione. Si tratta del dato più alto mai registrato da quando questa domanda è stata introdotta nell’Eurobarometro nel 1983. In Italia, hanno risposto così il 67% degli intervistati (+4 rispetto a giugno/luglio 2024). Coerentemente con il contesto attuale, gli intervistati citano il contributo dell’UE al mantenimento della pace e al rafforzamento della sicurezza (35%) come principale motivo per cui l’adesione è ritenuta vantaggiosa.
Inoltre, vi è un’ampia convergenza di opinioni sull’idea che gli Stati membri debbano agire in modo più unito per affrontare le sfide globali (89% per l’UE, 88% in Italia) e che l’Unione europea abbia bisogno di più risorse per affrontare le sfide future (76%, contro l’82% dei cittadini italiani che hanno risposto al sondaggio).
I CITTADINI SI ASPETTANO CHE L’UE RAFFORZI SICUREZZA E DIFESA E AUMENTI LA COMPETITIVITÀ
In un contesto geopolitico in rapida evoluzione, difesa e sicurezza (36% in UE, 31% in Italia), così come competitività, economia e industria (32% in UE, 34% in Italia), sono le aree su cui secondo i cittadini l’UE dovrebbe concentrarsi maggiormente per rafforzare la propria posizione nel mondo. In Italia, risultano priorità anche l’indipendenza energetica, le risorse e le infrastrutture (33%).
Si tratta anche di temi centrali affrontati nel recente Consiglio europeo, in cui la Presidente Metsola ha chiesto un’azione più rapida e ambiziosa. I risultati per la difesa e la sicurezza restano stabili rispetto a febbraio-marzo 2024, mentre quelli relativi a competitività, economia e industria sono aumentati di cinque punti. Seguono l’indipendenza energetica (27%), la sicurezza alimentare e l’agricoltura (25%) e l’istruzione e la ricerca (23%).
Le questioni economiche e di sicurezza sono centrali anche tra i temi che i cittadini vorrebbero vedere prioritariamente affrontati dal Parlamento europeo. Quattro europei su dieci citano inflazione, aumento dei prezzi e costo della vita (43%), seguiti da difesa e sicurezza dell’UE (31%), lotta alla povertà e all’esclusione sociale (31%) e sostegno all’economia e creazione di nuovi posti di lavoro (29%). Inflazione, aumento dei prezzi e costo della vita risultano la priorità principale in tutte le fasce d’età, con picchi in Portogallo (57%), Francia (56%), Slovacchia (56%), Croazia (54%) ed Estonia (54%).
Per gli italiani, le priorità sono: inflazione, aumento dei prezzi e costo della vita (nella stessa percentuale della media europea: 43%); supporto all’economia e creazione di nuovi posti di lavoro (37%); difesa e sicurezza dell’Unione europea e lotta alla povertà ed esclusione sociale (entrambe 26%).
Come già evidenziato dal precedente sondaggio del Parlamento europeo di giugno/luglio 2024, inflazione e costo della vita hanno avuto un ruolo determinante nelle ultime elezioni europee, e la situazione economica resta una preoccupazione centrale. Un terzo dei cittadini europei (33%) si aspetta un calo del proprio tenore di vita nei prossimi cinque anni, sette punti in più rispetto a giugno-luglio 2024. Questo vale per il 53% degli intervistati in Francia (+8 punti percentuali) e il 47% dei tedeschi (+15 pp). In Italia, la percentuale scende all’11%, con una netta maggioranza (76%) di chi ritiene che il tenore di vita non cambierà.
PACE E DEMOCRAZIA RESTANO VALORI FONDANTI DELL’UE
Tra i valori che i cittadini europei vorrebbero vedere difesi dal Parlamento europeo, emergono la pace (45%), la democrazia (32%) e la tutela dei diritti umani nell’UE e nel mondo (22%). I risultati per questa domanda restano stabili, confermando il solido sostegno dei cittadini ai valori e ai principi fondanti dell’Unione europea.
DUE TERZI DEI CITTADINI SOSTENGONO UN RUOLO PIÙ FORTE DEL PARLAMENTO EUROPEO
Come mostrano i trend storici, nei momenti di crisi i cittadini guardano all’UE in cerca di azioni decisive e soluzioni concrete. Quando l’Unione è percepita come unita ed efficace, gli indicatori di sostegno sono elevati – come nel caso attuale. Il 50% degli intervistati ha un’opinione positiva dell’UE. Negli ultimi dieci anni, questa percezione positiva è stata più alta solo una volta (al 52%), nella primavera 2022, subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
L’immagine positiva del Parlamento europeo resta alta e stabile (41% per la media europea, 46% in Italia). A pochi mesi dall’inizio della legislatura, oltre sei cittadini su dieci (62%) vorrebbero che il Parlamento europeo avesse un ruolo più importante, con un aumento di sei punti percentuali rispetto a febbraio-marzo 2024, poco prima delle elezioni europee di giugno. In Italia, a volerlo sono il 67% dei cittadini che hanno risposto al sondaggio, + 11 punti rispetto a giugno/luglio 2024.
Il Consiglio europeo ha ribadito il suo pieno appoggio all’Ucraina, annuncia di continuare con la sua strategia di “pace attraverso la forza”, continuando a sostenere l’Ucraina finanziariamente, mettendo pressione alla Russia, minacciando ulteriori sanzioni sulla testa del Paese governato da Putin e il rafforzamento dell'applicazione delle misure esistenti, e rafforzando militarmente il paese governato da Zelenskyy.
Questi i punti chiave del Consiglio europeo che oggi a Bruxelles ha discusso degli ultimi sviluppi per quanto riguarda l'Ucraina. Il testo, che figura nel documento EUCO 11/25, è stato sostenuto con fermezza e approvato da 26 capi di Stato o di governo (non è stato approvato solo dall’ungherese Victor Orban).
Di seguito, il testo del documento EUCO con tutti i suoi 14 punti:
“1. Ricordando le sue precedenti conclusioni, il Consiglio europeo riafferma il suo perdurante e fermo sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. L'Unione europea mantiene il suo approccio di "pace attraverso la forza", secondo il quale l'Ucraina deve trovarsi nella posizione più forte possibile, di cui solide capacità militari e di difesa proprie del paese siano una componente essenziale. In linea con tale approccio, l'Unione europea resta determinata, in coordinamento con i partner che condividono le stesse idee e con gli alleati, a fornire ulteriore sostegno globale all'Ucraina e al suo popolo nel momento in cui il paese esercita il suo diritto naturale di autotutela contro la guerra di aggressione della Russia.
2. Il Consiglio europeo ribadisce il suo sostegno a una pace globale, giusta e duratura basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale e accoglie con favore tutti gli sforzi tesi a raggiungere tale pace. Ricorda i principi da esso stabiliti il 6 marzo 2025, che dovrebbero guidare i negoziati di pace.
3. Il Consiglio europeo accoglie con favore la dichiarazione congiunta di Ucraina e Stati Uniti a seguito del loro incontro tenutosi in Arabia Saudita l'11 marzo 2025, comprese le proposte relative a un accordo di cessate il fuoco e agli sforzi umanitari, nonché la ripresa della condivisione di intelligence e dell'assistenza in materia di sicurezza da parte degli Stati Uniti. Il Consiglio europeo invita la Russia a dare prova di una reale volontà politica di porre fine alla guerra.
4. Un percorso credibile verso la pace deve includere sforzi di sostegno umanitario, in particolare lo scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di civili e il rimpatrio di tutti i bambini e gli altri civili ucraini deportati e trasferiti illegalmente in Russia e Bielorussia.
5. L'Unione europea rimane pronta ad aumentare la pressione sulla Russia, anche mediante l'adozione di ulteriori sanzioni e il rafforzamento dell'applicazione delle misure esistenti, compresi ulteriori mezzi e misure per contrastarne l'elusione, al fine di indebolire la capacità della Russia di continuare a condurre la sua guerra di aggressione. Fatto salvo il diritto dell'UE, i beni della Russia dovrebbero rimanere bloccati fino a quando la Russia non abbia cessato la sua guerra di aggressione nei confronti dell'Ucraina e non abbia risarcito quest'ultima per i danni causati da tale guerra.
6. L'Unione europea e i suoi Stati membri contribuiranno al processo di pace e a garantire una pace giusta e duratura per l'Ucraina, che è nell'interesse sia dell'Ucraina sia dell'Europa nel suo complesso.
7. Un accordo di pace globale, che rispetti l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina che scoraggino una futura aggressione russa. Il Consiglio europeo accoglie con favore gli sforzi avviati a tale riguardo insieme ai partner che condividono le stesse idee e con i partner della NATO. L'Unione europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire alle garanzie di sicurezza, in particolare sostenendo la capacità dell'Ucraina di difendersi efficacemente, sulla base delle loro rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale.
8. L'Unione europea continuerà a fornire all'Ucraina un sostegno finanziario regolare e prevedibile. Il Consiglio europeo invita la Commissione ad adottare rapidamente tutte le misure necessarie per concentrare nel periodo iniziale i finanziamenti a titolo dello strumento per l'Ucraina e dell'iniziativa ERA del G7. Esorta la Commissione e gli Stati membri ad avvalersi di tutte le opzioni disponibili nell'ambito dello strumento per l'Ucraina per aumentare il sostegno finanziario all'Ucraina.
9. Il Consiglio europeo ricorda le iniziative intese a rafforzare il sostegno militare dell'UE all'Ucraina, in particolare l'iniziativa dell'alta rappresentante volta a coordinare un maggiore sostegno da parte degli Stati membri e di altri Stati partecipanti, su base volontaria, in particolare per quanto riguarda le munizioni di artiglieria di grosso calibro e i missili, nonché la componente relativa alle esigenze militari prevista dall'iniziativa ERA del G7. Invita gli Stati membri a intensificare urgentemente gli sforzi per affrontare le pressanti esigenze militari e di difesa dell'Ucraina.
10. Tutto il sostegno militare nonché le garanzie di sicurezza per l'Ucraina saranno forniti nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri e tenendo conto degli interessi di tutti gli Stati membri in materia di sicurezza e di difesa.
11. Il Consiglio europeo ribadisce la ferma determinazione dell'UE a garantire il pieno accertamento delle responsabilità per i crimini di guerra e gli altri crimini di estrema gravità commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. In tale contesto, i progressi compiuti riguardo all'istituzione di un tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina, nel quadro del Consiglio d'Europa, rappresentano un passo importante.
12. L'Unione europea resta determinata a sostenere, in coordinamento con i partner internazionali, la riparazione, la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina. La conferenza sulla ripresa dell'Ucraina del luglio 2025, ospitata dall'Italia, sarà importante in tale contesto.
13. Il Consiglio europeo riafferma il diritto naturale dell'Ucraina di scegliere il proprio destino, sulla base della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. L'Unione europea intensificherà il sostegno agli sforzi di riforma dell'Ucraina nel suo percorso verso l'adesione all'UE. Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza di compiere progressi nel processo negoziale in linea con l'approccio meritocratico, aprendo gruppi di capitoli quando le condizioni siano soddisfatte, a cominciare, quanto prima, dal gruppo di capitoli sulle questioni fondamentali.
14. Il Consiglio europeo ritornerà su tale questione nella prossima riunione”. (focus\aise)