Vento d’Europa

ROMA – focus/aise - La Commissione europea ha pubblicato due inviti a presentare proposte, dotati di un bilancio combinato di quasi 5 milioni di euro, per rafforzare la resilienza della società e aumentare la portata e l'impatto sociale dei contenuti verificati prodotti nell'Unione Europea.
Il primo invito, dall’importo totale di 3,15 milioni, finanzierà progetti incentrati sull'individuazione di campagne malevoli mirate alla manipolazione di informazioni, nonché sull'analisi dell'impatto della disinformazione online nei confronti dei cittadini, elaborando allo stesso tempo risposte concrete per aumentare la resilienza della società.
Il secondo invito, dotato di circa 1,6 milioni, finanzierà progetti volti ad aumentare la portata e l'impatto dei contenuti prodotti da organizzazioni indipendenti di verifica dei fatti nell'UE attraverso strategie e mezzi creativi. I progetti dovranno collaborare con i media, i creatori di contenuti, gli influencer e i podcaster per creare e diffondere contenuti.
Il termine ultimo per la presentazione delle candidature per entrambi gli inviti è fissato al 16 giugno: potranno candidarsi, tra gli altri, gli esponenti della società civile, le università e i centri di ricerca. I progetti vincitori collaboreranno con l'Osservatorio europeo dei media digitali (EDMO).
Il Parlamento europeo ha adottato il proprio mandato negoziale su norme aggiornate che rafforzano il sistema europeo di monitoraggio degli investimenti esteri. Con 378 voti favorevoli, 173 contrari e 24 astensioni, gli eurodeputati hanno approvato nuove norme per prevenire ed affrontare i rischi per la sicurezza derivanti dagli investimenti esteri.
Il regolamento prevede che gli investimenti esteri, diretti ed indiretti, siano soggetti a un controllo obbligatorio da parte degli Stati membri per individuare e affrontare possibili rischi per la sicurezza o l'ordine pubblico, in settori quali i media, le materie prime critiche e le infrastrutture di trasporto.
Grazie alle modifiche approvate, le procedure dei meccanismi nazionali di controllo saranno armonizzate e la Commissione europea avrà il potere di intervenire di propria iniziativa o in caso di disaccordo tra gli Stati membri sui potenziali rischi per la sicurezza o l'ordine pubblico derivanti da uno specifico investimento estero.
La nuova legge estende inoltre l’ambito di applicazione del monitoraggio, includendo anche le operazioni all'interno dell'UE in cui l'investitore diretto è di proprietà di persone fisiche o giuridiche di un paese non UE, includendo così anche i cosiddetti investimenti indiretti.
Se l’autorità di screening dovesse concludere che l’investimento previsto potrebbe avere effetti negativi sulla sicurezza o sull’ordine pubblico, questo potrà essere autorizzato solo a determinate condizioni oppure sarà bloccato.
PROSSIME TAPPE
Sulla base del testo adottato, i deputati possono iniziare i negoziati con gli Stati membri sulla forma definitiva della legge. Il Parlamento e il Consiglio devono adottare l'atto legislativo finale prima che questo possa entrare in vigore.
IL SISTEMA DI CONTROLLO DEGLI INVESTIMENTI ESTERI IN EUROPA
Il sistema di controllo degli investimenti esteri diretti, in vigore dal 11 ottobre 2020, mira a contrastare i rischi legati a certi investitori stranieri che cercano di acquisire il controllo di imprese dell'UE che forniscono tecnologie, infrastrutture o risorse cruciali o che detengono informazioni sensibili e svolgono attività fondamentali per la sicurezza o l'ordine pubblico.
Il meccanismo ha l’obiettivo di individuare e affrontare i rischi per la sicurezza o l'ordine pubblico connessi agli investimenti esteri diretti che coinvolgono almeno due Stati membri o l'UE nel suo complesso. La Commissione ha presentato la nuova proposta per il suo rafforzamento nel gennaio 2024. (focus\aise)