Vita da ambasciatore/ambasciatrice

ROMA – focus/aise – L’Ambasciatore d’Italia in Ecuador, Giovani Davoli, si è recato nella provincia settentrionale del Carchi, al confine con la Colombia, per la cerimonia di chiusura del progetto finanziato dal FIEDS (Fondo Italo-Ecuadoriano per lo Sviluppo Sostenibile) intitolato “Miglioramento della competitività della filiera lattiero-casearia della provincia di Carchi". Più di 2.800 famiglie hanno beneficiato del progetto, aumentando le vendite di prodotti lattiero-caseari di oltre il 10% e aumentando la qualità della loro produzione attraverso processi sanitari e standard di sicurezza.
L’Ambasciatore, come spiegato dall’Ambasciata stessa, è stato ricevuto dal Prefetto (governatore) del Carchi, Julio Robles, che ha espresso la sua gratitudine all’Italia per l’impegno del nostro Paese a favore della provincia e del suo sviluppo socio-economico. Oltre 500 persone hanno assistito alla cerimonia: produttori agricoli e allevatori che hanno dato il benvenuto all’Ambasciatore d’Italia in un mare di bandiere italiane ed ecuadoriane.
Nel suo discorso, l’Ambasciatore ha sottolineato come il progetto abbia privilegiato l'inclusione delle donne agricoltrici, le quali tradizionalmente hanno un ruolo chiave nella gestione delle mandrie e che sono state formate alla gestione responsabile e sicura della produzione, dando priorità al loro benessere e a quello delle loro famiglie. Ha altresì evidenziato l’impegno dell’Italia per lo sviluppo del Paese, attraverso la creazione di opportunità economiche che beneficino i giovani e diano loro possibilità concrete di lavorare e prosperare in Ecuador.
“Bisogna spezzare il circolo vizioso che alimenta al contempo sottosviluppo e crimine organizzato, mostrando ai giovani che c’è un’altra via che passa attraverso un lavoro onesto e dignitoso”, ha detto Davoli.
L’ambasciatore d’Italia in Spagna, Giuseppe Buccino Grimaldi, partecipa al Foro La Toja – Vínculo Atlántico 2024, presso la Illa da Toxa in Galizia. Inaugurato il 3 ottobre, dal re Felipe VI e dal presidente della Giunta di Galizia, Alfonso Rueda, e in programma sino a domani, il foro contempla la partecipazione di alti rappresentanti delle istituzioni spagnole e di autorevoli personalità del mondo politico, accademico ed economico nazionale ed internazionale.
Fondato nel 2019, il Foro La Toja è uno spazio di riflessione sui valori che definiscono le democrazie liberali e che difendono il pluralismo e società aperte i cui pilastri sono la libertà individuale, l’uguaglianza e la dignità dell’essere umano.
La sesta edizione del Foro è dedicata al fenomeno della polarizzazione sociale, che mina il consenso minimo sui valori comuni ad ogni società da cui dipendono la salute e l’efficacia di un sistema democratico, e che pertanto rende i sistemi politici meno efficienti e meno democratici. Parimenti al centro dei lavori le nuove sfide del mondo globale come l’anticipazione e la prevenzione dell’impatto dell’intelligenza artificiale e la decarbonizzazione dell’economia.
Oltre ad ex ministri spagnoli, ad illustri accademici internazionali e ad esponenti di spicco del mondo imprenditoriale, nel corso dei lavori sono intervenuti: il presidente eletto del Consiglio Europeo, António Costa; gli ex presidenti del Governo Spagnolo, Felipe González e Mariano Rajoy, il ministro dell’Economia spagnolo, Carlos Cuerpo; il governatore della Banca Centrale spagnola, José Luis Escrivá; il presidente del Partido Popular, Alberto Núñez Feijóo; Enrico Letta, presidente dell’Istituto Jacques Delors e redattore del rapporto dell’UE sul futuro del mercato unico (intervenuto con un video); ed Edmundo González Urrutia, candidato vincitore delle elezioni in Venezuela.
Nel corso dell’evento è stato conferito il Premio Foro La Toja – Josep Piqué al vice presidente della Commissione europea e alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell.
In occasione della 33ma edizione del Festival Internazionale della Musica, il 2 ottobre scorso l’Ambasciata d’Italia in Bahrein, in collaborazione con la Bahrain Authority for Culture and Antiquites (BACA), ha organizzato presso il Culture Hall di Manama il concerto “Luca Velotti incontra Silvia Manco”.
Rendendo omaggio ad alcuni dei più grandi compositori e artisti jazz italiani del nostro secolo, da Paolo Conte ad Ennio Morricone, Luca Velotti e Silvia Manco hanno registrato un enorme successo, dando prova ancora una volta dell’eccellenza e del talento italiani.
Ben dodici sono stati i brani eseguiti dai due artisti, da “Metti una sera a cena” di Ennio Morricone ad “Anema e core” di Salvatore D’Esposito e Tito Manlio, registrando il “tutto esaurito” in un’emozionante performance che ha visto la presenza di autorità, rappresentanti di istituzioni e missioni diplomatiche accreditate in Bahrain, della società civile e della comunità italiana residente.
Nell’inaugurare il concerto, l’ambasciatore d’Italia in Bahrein, Andrea Catalano, si è detto “molto grato allo sceicco Khalifa bin Ahmed Al Khalifa, presidente del Bahrain Authority for Culture and Antiquities, per la consolidata collaborazione e per aver nuovamente aperto le porte del Cultural Hall a due talenti della musica italiana. Il concerto di questa sera”, ha aggiunto Catalano, “conferma inoltre la solida e proficua collaborazione con la Bahrain Authority for Culture and Antiquities, la quale da un lato sostiene la promozione della cultura, della storia e dell’arte italiana in Bahrein e nel Golfo, dall’altro arricchisce l’offerta culturale del Regno a beneficio di tutti i cittadini e residenti”. (focus\aise)