Vita da ambasciatore/ambasciatrice (2)

ROMA – focus/ aise – Un incontro all’insegna del dialogo, della cooperazione internazionale e dell’eccellenza industriale: ieri mattina lo stabilimento ZUEGG di Werneuchen (Brandeburgo) ha aperto le sue porte per accogliere l’Ambasciatore italiano in Germania, Fabrizio Bucci, e il Ministro Presidente del Brandeburgo, Dietmar Woidke, accompagnato dalla Referente per gli Affari Internazionali della Cancelleria di Stato, Susanne Tannert. A fare gli onori di casa sono stati Martina Zuegg, Amministratrice Delegata dell’azienda, e Sebastian Sperber, Direttore dello stabilimento.
Prima della visita allo stabilimento – riporta l’Ambasciata – ha avuto luogo un colloquio bilaterale tra il Ministro Presidente Woidke e l’Ambasciatore. È seguita la visita guidata allo stabilimento e la presentazione della ZUEGG con l’illustrazione delle attività, le tecnologie e i progetti futuri dell’azienda.
Fondata nel 1860 a Lana d’Adige, ZUEGG - che ha la sua sede principale nel veronese - rappresenta una delle eccellenze italiane nel settore agroalimentare industriale. Nel 2001 l’inaugurazione del primo all’estero, proprio a Werneuchen, in Germania, poi a Lipsia, ed altri in Francia e in Svizzera.
Nella sede dell’Accademia Diplomatica di Quito, l’Ambasciatore d’Italia in Ecuador, Giovanni Davoli, ha tenuto una lezione sul tema della diplomazia giuridica a un gruppo di diplomatici ecuadoriani. Nell’occasione, l’Ambasciatore ha celebrato il lascito dei tanti eroi dell’antimafia italiana, cominciando da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che capirono all’epoca l’importanza della cooperazione internazionale, così come della disseminazione valoriale, nella lotta al crimine organizzato transnazionale.
Davoli ha quindi evidenziato come non sia un caso che la Convenzione ONU sul contrasto alle mafie internazionali fu firmato nell’anno 2000 proprio nella città di Palermo, dove i due magistrati furono assassinati con le loro scorte. Sulla base di quegli insegnamenti, la Farnesina ha lanciato un’attività di diplomazia giuridica, specialmente in America latina, ma non solo, per mettere a disposizione di altri Paesi l’esperienza di successo italiano nell’antimafia. Ciò, ha sottolineato il nostro diplomatico, nello stesso interesse italiano, vista la stretta interconnessione delle mafie dei diversi paesi nella gestione dei traffici illeciti internazionali. Davoli ha infine ricordato le attività di diplomazia giuridica italiana in Ecuador, veicolate tramite il programma ITAJUS eseguito dall’IILA (Istituto Italo Latino Americano), fortemente apprezzate dalle autorità dell’Ecuador che, a causa delle attività mafiosa, si confrontano oggi con i peggiori tassi di violenza nell’intero continente.
L’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, Alessandro Prunas, ha accompagnato nei giorni scorsi la delegazione di FIPE-Confcommercio, guidata dal Vice Presidente FIPE, Riccardo Orlandi, e dal Direttore Generale, Roberto Calugi, in una serie di incontri istituzionali in Tunisia con il Ministro del Lavoro Chaoued e il Ministro del Turismo, Tekaya.
Al centro del confronto, come spiegato dall’Ambasciata in una nota, la possibilità di avviare un nuovo progetto bilaterale volto a creare opportunità di formazione e impiego in Italia per lavoratori tunisini nel comparto della ristorazione.
È stato anche discusso un possibile nuovo progetto per offrire opportunità di impiego in italiano per i lavoratori tunisini nel settore della ristorazione.
Ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi, Augusto Massari ha partecipato venerdì scorso, 23 maggio, al simposio dal titolo “Dalle Prose all’italiano odierno: cinque secoli di lingua e stile”, promosso dal Dipartimento di Italiano dell’Università di Leiden in occasione del cinquecentenario delle Prose della volgar lingua di Pietro Bembo (1525–2025).
L’evento, riporta l’Ambasciata, ha offerto un’importante occasione di approfondimento sul ruolo svolto da Bembo nella definizione della lingua italiana, coinvolgendo studiosi, studenti e rappresentanti delle istituzioni accademiche in un confronto sul valore della lingua come fondamento dell’identità culturale nazionale.
Nel suo intervento, Massari ha sottolineato la centralità della lingua italiana quale veicolo di memoria, cultura e dialogo tra i popoli, ribadendo l’importanza di una diplomazia culturale attenta alla valorizzazione delle eccellenze linguistiche e letterarie italiane. Particolarmente significativa la scelta dell’Università di Leiden, dove l’insegnamento dell’italiano è presente fin dal XVI secolo, quale sede di questo importante appuntamento accademico. (focus\aise)