Papa Francesco all’Angelus: una famiglia che non comunica non può essere felice

ROMA\ aise\ - “Quello che oggi possiamo imparare dalla Santa Famiglia è l’ascolto reciproco”. Così Papa Francesco che ieri ha recitato l’Angelus insieme ai fedeli giunti a San Pietro nella domenica in cui la Chiesa festeggia la Santa Famiglia di Nazaret.
Richiamata la pagina di Luca su Gesù che rimane a Gerusalemme mentre Maria e Giuseppe lo pensano in viaggio con loro sulla via di casa, il Papa ha commentato: “è una esperienza quasi abituale, di una famiglia che alterna momenti tranquilli ad altri drammatici. Sembra la storia di una crisi familiare, una crisi dei nostri giorni, di un adolescente difficile e di due genitori che non riescono a capirlo. Fermiamoci a guardare questa famiglia. Sapete perché la Famiglia di Nazaret è un modello? Perché è una famiglia che dialoga, che si ascolta, che parla. Il dialogo è un elemento importante per una famiglia! Una famiglia che non comunica non può essere una famiglia felice”.
“È bello – ha osservato Francesco – quando una madre non inizia con il rimprovero, ma con una domanda. Maria non accusa e non giudica, ma cerca di capire come accogliere questo Figlio così diverso attraverso l’ascolto. Nonostante questo sforzo, il Vangelo dice che Maria e Giuseppe “non compresero ciò che aveva detto loro”, a dimostrazione – ha sottolineato il Papa – che nella famiglia è più importante ascoltare che capire. Ascoltare è dare importanza all’altro, riconoscere il suo diritto di esistere e pensare autonomamente. I figli hanno bisogno di questo. Pensate bene, voi genitori, ascoltate i figli hanno bisogno”.
“Un momento privilegiato di dialogo e di ascolto in famiglia è quello dei pasti. È bello stare insieme a tavola e parlare. Questo – ha aggiunto – può risolvere tanti problemi, e soprattutto unisce le generazioni: figli che parlano con i genitori, nipoti che parlano con i nonni… Mai restare chiusi in sé stessi o, peggio ancora, con la testa sul cellulare. Questo non va… mai, mai questo. Parlare, ascoltarsi, questo è il dialogo che fa bene e che fa crescere”.
“La Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe è “santa”. Eppure abbiamo visto che anche i genitori di Gesù non sempre capivano. Possiamo riflettere su questo, e non meravigliamoci se qualche volta in famiglia ci succede di non capirci. Quando ci capita chiediamoci: ci siamo ascoltati tra noi? Affrontiamo i problemi ascoltandoci a vicenda o ci chiudiamo nel mutismo, a volte nel risentimento, nell’orgoglio? Ci prendiamo un po’ di tempo per dialogare? Quello che oggi possiamo imparare dalla Santa Famiglia – ha rimarcato il Papa – è l’ascolto reciproco” che ha infine affidato a Maria tutte le famiglie chiedendo per loro “il dono dell’ascolto”.
Dopo l'Angelus, il Papa ha rivolto un pensiero speciale alle famiglie in Corea del Sud in lutto a seguito del drammatico incidente aereo di ieri e alle “famiglie che soffrono a causa delle guerre: nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele, nel Myanmar, in Sudan, Nord Kivu, preghiamo per tutte queste famiglie in guerra”. (p. di dioniso\aise)