Il Cnr impegnato nella digitalizzazione del patrimonio paleontologico argentino

ROMA\ aise\ - Dal 13 al 21 novembre scorsi una delegazione dell'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) del CNR, composta dai ricercatori Diego Ronchi, Daniele Ferdani e Augusto Palombini, è stata impegnata in attività di digitalizzazione e trasferimento di conoscenze presso il Museo Paleontologico di Villa El Chocón nella Patagonia argentina, alle prese con i resti dei più grandi dinosauri mai rinvenuti e che ci parlano della vita sul nostro pianeta centinaia di milioni di anni fa.
Le attività sono state svolte nell'ambito del Progetto "EREDHERA - Esperienze di REstituzione Digitale dell'HERitage Argentino", promosso dal CNR e già riconosciuto d'interesse istituzionale nell'ambito delle Missioni Archeologiche, Antropologiche, Etnologiche italiane all'estero.
L'iniziativa, inoltre, si è inserita in un contesto di storiche collaborazioni nell'area delle scienze della terra, con un contributo italiano fondamentale per la nascita e consolidamento della paleontologia argentina. Collaborazioni bilaterali che negli ultimi anni sono proseguite grazie a diversi giovani ricercatori italiani afferenti al locale Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas, in primis Mattia Baiano e Damiano Palombi che hanno preso parte alle attività – con Juan Ignacio Canale della Universidad Nacional de Río Negro – e che stanno sviluppando studi sui vertebrati estinti, dai dinosauri mesozoici ai mammiferi cenozoici; studi già oggetto di valorizzazione da parte di alcune tra le principali riviste scientifiche internazionali del settore, come Papers in Palaeontology e registrando il sostegno financo del National Geographic.
La disseminazione degli impatti sarà garantita dall'innovativa piattaforma tecnologica ATON, sviluppata dallo stesso ISPC, concepita secondo principi di open science, interoperabilità e narrazione digitale. (aise)