Tsunami: l’INGV guida l’assemblea generale dell'ICG/NEAMTWS a Parigi

PARIGI\ aise\ - Si è conclusa il 29 novembre a Parigi la XIX Assemblea Generale dell'ICG/NEAMTWS, il gruppo intergovernativo di coordinamento per il sistema di allerta e mitigazione degli tsunami nell'Atlantico nordorientale, nel Mediterraneo e nei mari connessi (NEAM).
L'assemblea, presieduta da Alessandro Amato dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha visto la partecipazione di una delegazione italiana composta da rappresentanti del Dipartimento della Protezione Civile, dell'INGV e dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
La presidenza italiana dell'ICG, iniziata a febbraio 2024, conferma il ruolo di primo piano del nostro Paese nel settore. L'Italia, infatti, fu il primo Stato membro dell'UNESCO a guidare l'ICG nel 2005, anno della sua istituzione in seguito al catastrofico tsunami nell'Oceano Indiano del 2004.
Negli ultimi anni, l'INGV ha assunto un ruolo cruciale come Centro Nazionale di Allerta Tsunami e Tsunami Service Provider per l'intero bacino del Mediterraneo, monitorando costantemente l'attività sismica potenzialmente tsunamigenica.
Il contributo italiano si estende anche alla guida di importanti gruppi di lavoro all'interno dell'ICG. Ricercatori dell'INGV coordinano task team su operazioni, documentazione e tsunami non sismici, mentre un'esperta italiana co-presiede il Working Group 4.
In meno di due decenni, il sistema di allerta tsunami NEAM è diventato una realtà fondamentale per la sicurezza di tre continenti. L'Italia ha giocato un ruolo chiave in questo sviluppo, fornendo competenze, dati e infrastrutture, e guidando il sistema sia nella sua fase iniziale che attualmente. Questa leadership italiana nel settore della prevenzione e mitigazione dei rischi da tsunami sottolinea l'eccellenza scientifica del Paese e il suo impegno nella cooperazione internazionale per la sicurezza delle popolazioni costiere.
Durante i lavori del gruppo di coordinamento per il Sistema di allerta e mitigazione tsunami nel Mediterraneo, è stato proiettato un documentario sugli tsunami di origine vulcanica. Il filmato, girato a Stromboli e nei laboratori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è stato proiettato alla presenza dell'ambasciatore Liborio Stellino, rappresentante permanente dell'Italia all'UNESCO.
Il documentario illustra il sistema locale di allerta tsunami implementato a Stromboli, uno dei primi al mondo per vulcani attivi. Sviluppato inizialmente dall'Università di Firenze, il sistema è ora in fase di ottimizzazione da parte dell'INGV. Nonostante sia ancora considerato sperimentale, rappresenta un importante passo avanti nella gestione del rischio tsunami in aree vulcaniche attive.
La sfida posta dagli tsunami generati dal collasso di coni vulcanici insulari è particolarmente complessa, considerando il breve tempo di propagazione delle onde e l'elevata presenza turistica estiva. Il documentario ricorda l'evento del 2002, quando una frana del versante nord-occidentale del vulcano provocò onde di oltre 10 metri, causando ingenti danni ma fortunatamente nessuna vittima grazie alla bassa stagione turistica.
Il filmato offre uno sguardo approfondito sulla percezione del rischio da parte della popolazione locale e sugli insegnamenti tratti dalle recenti eruzioni. Inoltre, presenta il funzionamento del sistema di allerta precoce, evidenziandone progressi e sfide, e la sua integrazione con le più ampie reti di allerta tsunami nazionali e regionali.
Questa presentazione sottolinea l'importanza della collaborazione internazionale nella gestione del rischio tsunami, evidenziando il ruolo cruciale dell'Italia nello sviluppo di tecnologie innovative per la sicurezza delle comunità costiere. (aise)