Il Consiglio Fvg accoglie i corregionali all'estero in visita in Regione con l'EFASCE

TRIESTE\ aise\ - "Un'opportunità per riscoprire le proprie origini, la terra da cui sono partiti i loro avi. Ma anche un'occasione per conoscere il Friuli Venezia Giulia di oggi, una regione con una buona qualità della vita e grandi possibilità di crescita". A dirlo è stato il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, accogliendo i discendenti dei corregionali all'estero in visita al Fvg grazie a un progetto sostenuto dalla Regione stessa e dall'EFASCE e dall'Ente Friuli nel Mondo.
Ma non ci sono solo i giovani all'incontro con il Consiglio Regionale, ma anche gruppi di famiglie. Sono 40 i corregionali dell'EFASCE ricevuti in Sala Tessitori. Ad accoglierli, oltre al presidente dell'Assemblea legislativa, anche i consiglieri pordenonesi Lucia Buna (Lega), Markus Maurmair e Orsola Costanza (FdI).
"Sono partiti da Uruguay, Brasile, Argentina, Canada, Stati Uniti e Francia - ha spiegato il presidente dell'EFASCE, Angioletto Tubaro - e per alcuni è il primo viaggio in patria".
Tra loro c'è anche chi ha deciso di non ripartire. Felipe Cereser, giovane giornalista nato in Brasile, con i nonni originari di Prata di Pordenone, è arrivato in Friuli con in tasca il solo biglietto di andata: ha scelto di stabilirsi nella Destra Tagliamento.
"Questo dimostra che grazie a questi progetti è anche possibile radicare qui nuove famiglie - ha concluso Bordin - che portano con sé il bagaglio di valori dei loro avi, nati in questa regione, ma anche l'arricchimento culturale frutto di un'esperienza di vita in un altro Paese".
“Per noi - ha aggiunto ancora il presidente Tubaro ringraziando il sindaco Basso per l’accoglienza - è importante avere i nostri corregionali ogni anno ospiti in questi soggiorni, perché il rapporto con loro è fondamentale: sono i nostri ambasciatori nel mondo e siamo orgogliosi di poterli aiutare nel tenere vive le radici friulane e italiane, facendo visitare i paesi da cui sono partiti i loro avi e il resto della regione. A nome del Direttivo Efasce ringrazio, oltre al Comune di Pordenone, la Regione e la Fondazione Friuli per il prezioso sostegno. Insieme ai partecipanti ai progetti per giovani e famiglie accoglieremo anche i rappresentanti dei Segretariati per la Consulta loro dedicata: ci attendono una decina di giorni intensi e ricchi di spunti, non solo a livello umano ma anche culturale”.
“È un grande onore avervi a Pordenone - ha sottolineato il sindaco Alessandro Basso -. I vostri avi sono andati all’estero portando con sé la grande etica del lavoro e del sacrificio propria del Friuli e di questa nostra terra, che è diventata grande nel mondo anche grazie a pionieri dell’Industria come Savio, Zanussi e Locatelli, persone illuminate che hanno saputo far nascere proprio nel pordenonese un grosso tessuto imprenditoriale. Oggi Pordenone si appresta ad essere Capitale italiana della cultura 2027, una cultura che non è fatta soltanto d’opere d’arte e monumenti, ma che è costituita anche da un patrimonio basato su lavoro, identità, tradizioni e radici. Invito tutti voi e i vostri cari a visitare la nostra città proprio in occasione di Capitale 2027, sentendovi benvenuti a Pordenone, una città che vi saprà sorprendere se non addirittura sbalordire”.(aise)