Lerici Music Festival 2025: musica sul Golfo dei Poeti

LA SPEZIA\ aise\ - La nona edizione di Lerici Music Festival 2025 anima dal 24 luglio al 4 agosto l’estate di Lerici, in provincia di La Spezia, una tra le mete più apprezzate del Golfo dei Poeti, in Liguria.
Musica, Immagine, Movimento” è il titolo scelto dal direttore artistico e direttore d’orchestra Gianluca Marcianò per quest’anno. Un omaggio al legame indissolubile che le arti visive hanno intessuto con la musica prima e dopo l’invenzione del cinema.
Il Lerici Music Festival rappresenta una realtà unica nel suo genere. Ideato e fondato nel 2017 dallo stesso Gianluca Marcianò, originario di Lerici, vuol essere un omaggio alla sua città natale e ai suoi abitanti. L’evento è organizzato dall’Associazione Suoni dal Golfo ed è sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Liguria e dal Comune di Lerici, oltre che da una generosa rete di amici e appassionati che lo sostengono e che costituiscono, ad oggi, uno dei suoi tratti distintivi.
Diversi i luoghi del festival. La storica Villa Marigola, che ispirò l’arte simbolista di Arnold Böcklin. La secolare Chiesa di San Francesco, in cui si venera un dipinto del 1480 salvato da una tempesta. Il fascino liberty della Rotonda Vassallo, storico piazzale al centro di Lerici con una vista mozzafiato sul Golfo dei Poeti. La duecentesca fortezza Firmafede di Sarzana. Sono questi i principali palcoscenici del Lerici Music Festival 2025 in cui si alternano artisti che stanno scrivendo la storia della musica e dell’interpretazione.
Il festival di Lerici apre inoltre le porte anche all’arte, presentando una mostra d’arte contemporanea in dialogo con il calendario musicale. Dall’incontro tra le arti visive e musicali prende forma Fratture Armoniche dell’artista internazionale Arcangelo Sassolino a cura di Carlo Orsini e realizzata in collaborazione con Galleria Continua, in programma dal 25 luglio all’8 agosto.
IL PROGRAMMA
Il Festival si aprirà il 24 luglio a Villa Marigola, con una serata a tema hollywoodiano: il baritono Rodney Earl Clarke e la soprano britannico Melinda Hughes, voce lirica specializzata anche nel cabaret anni ’20-’30, si esibiranno in musiche di Cole Porter, George Gershwin, Leonard Bernstein, Ennio Morricone e Nino Rota, un omaggio al cinema, all’opera e al musical, nello spirito del tema del Festival.
Il 25 luglio, sempre a Villa Marigola, Gianluca Marcianò scende dal podio per accompagnare al pianoforte giovani talenti del canto lirico, una serata-omaggio a Puccini, Delibes, Offenbach e Bizet. Nello stesso giorno alla Rotonda Vassallo, prende vita “Il Barone Rampante”, il romanzo fantastico di Italo Calvino ambientato in una Liguria immaginaria, qui riletto dall’attore e regista Francesco Bolo Rossini, accompagnato dai solisti dell’Orchestra da Camera di Perugia.
Si continua il 26 luglio con il primo dei quattro appuntamenti fuori Lerici: alla Fortezza Firmafede di Sarzana, Michael Cousteau dirige la Filarmonica Toscanini nel cinquantesimo della sua fondazione con i solisti Andrea Cicalese al violino e Alexey Zhilin al violoncello, in un programma dall’anima classica (Saint-Saëns, Mozart e Ciaikovskij) intitolata “They shall have music”, un omaggio all’omonimo film del 1939 con la leggenda del violino Jascha Heifetz. Sempre il 26 luglio, alla Rotonda Vassallo, Francesco Bolo Rossini e i solisti dell’Orchestra da Camera di Perugia tornano in scena con “Fuga senza fine”, adattamento al romanzo che Joseph Roth costruì attorno alla figura di Joseph Tunda, simbolo letterario dello straniamento della Grande Guerra e dei foschi presagi portati dalla Rivoluzione russa e dall’avvento del nazismo.
Il 27 luglio uno degli eventi più attesi: alla Fortezza Firmafede di Sarzana Pinchas Zukerman, tra i più grandi violinisti dei nostri tempi, sale sul podio della Filarmonica Toscanini nella doppia veste di solista e direttore eseguendo il concerto di Mozart n. 5 K 219 e dirigendo la sinfonia n. 7 di Beethoven, colonna sonora del film Il discorso del Re, affiancato poi dalla grande violoncellista Amanda Forsyth.
Zukerman apre anche la settimana seguente: il 28 luglio, a Villa Marigola, il leggendario violinista, Amanda Forsyth e il Quartetto di Cremona uniscono le forze nel Sestetto di Ciaikovskij “Souvenir de Florence”, l’omaggio più caldo e sensuale dedicato all’Italia nel campo della musica da camera. Il Quartetto di Cremona, formazione cameristica tra le più autorevoli del nostro tempo, sarà poi impegnato nel Quartetto K 465 di Mozart, detto “delle Dissonanze” per via delle ardite note dissonanti presenti nelle ventidue battute dell’Adagio iniziale esposte dal primo violino. È un viaggio alla riscoperta dei tesori nascosti del barocco il concerto del 29 luglio nella Chiesa di San Francesco, con l’Ensemble Mare Nostrum – 20 anni di attività festeggiati proprio nel 2025 – e le voci dei Vache Baroque Singers diretti da Andrea De Carlo, con musiche di Alessandro Stradella e Henry Purcell.
Il 30 luglio, alle 5 del mattino, si terrà il tradizionale Concerto all’alba, quest’anno sintonizzato sulle musiche di Bach, Debussy, Piazzolla, Elgar e Schnittke, con il violino di Andrea Cicalese e la fisarmonica di Antonio Del Castillo. La sera del 30 luglio ci si sposta a Villa Marigola per la serata “La morte e la fanciulla” nella quale si ascolterà l’omonimo quartetto di Schubert (colonna sonora di innumerevoli film) accostato al Quartetto n. 3 di Dmitrij Sostakovic, di cui quest’anno ricorrono i 50 anni della scomparsa, e il raro Duo per viola e violoncello “con due paia di occhiali obbligati” WoO 32 di Beethoven, così scherzosamente chiamato per il fatto che sia l’autore sia il dedicatario, il barone Nikolaus Zmeskall, portavano gli occhiali (Elly Suh e Sumina Studer, violini; Eivind Ringstat, viola e Adrian Brendel, violoncello).
Grande attesa per l’evento del 31 luglio alla Fortezza Firmafede di Sarzana, dove la Filarmonica Toscanini diretta da Gianluca Marcianò eseguirà il rarissimo Concerto per violoncello n. 1 di Nino Rota, celebre autore di colonne sonore per Francis Ford Coppola e Federico Fellini (dal “Padrino” a “8 e mezzo”) ma meno noto come compositore di musica “pura”, in cui dimostra però di saper fronteggiare le grandi sfide del Novecento, qui raccolte dalla violoncellista Miriam Prandi. Un altro eccezionale talento, quello del pianista macedone Simon Trpčeski, si confronterà nella stessa serata con il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov, uno dei momenti alla letteratura di questo genere musicale.
Si rivivrà il fascino degli albori del cinema, quando le immagini erano ancora accompagnate dalla musica live, nella serata del 1° agosto a Villa Marigola, dove Paul Lay siederà al pianoforte durante la proiezione del film “Sherlock Jr.” (noto anche come “La palla nº 13”) di e con Buster Keaton, una delle vette del cinema muto, inserito dal Time come uno dei cento migliori film di sempre. In quest’occasione il pubblico potrà rivere un’esperienza cinematografica unica, alle radici della settima arte, quando i pianisti suonavano ai piedi del grande schermo sintonizzandosi alle immagini.
In parallelo, alla Rotonda Vassallo, il 1° agosto va in scena “Candide”, un adattamento di Francesco Bolo Rossini per voce recitante e quartetto di fiati liberamente tratto dall’opera satirica con cui Leonard Bernstein, rinnovando la satira voltairiana, prese di mira il maccartismo americano degli anni Cinquanta. Un capolavoro operistico proposto in una versione mai ascoltata finora.
Doppio appuntamento anche nella serata del 2 agosto: alla Fortezza Firmafede di Sarzana il regista e dissidente russo Dmitry Krimov, autoesiliatosi dalla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, porta in scena “La tragedie de Carmen”, ovvero l’adattamento cameristico della Carmen di Bizet, di cui quest’anno ricorrono i 150 della prima rappresentazione nonché della morte dell’autore. L’esecuzione, pensata per un ensemble di 16 elementi, conserva il cuore drammatico della vicenda di Mérimée, e in questa produzione si avvarrà delle voci di Carmen Giannattasio (soprano internazionale già applaudito alla Scala, al Covent Garden e al Metropolitan, qui al debutto nel ruolo), Leonardo Caimi (tenore che ha debuttato anche al cinema nel film “Ferrari” di Michael Mann), Enrico Di Geronimo e Melinda Hughes. L’Orchestra del Lerici Music Festival sarà diretta da Gianluca Marcianò, che in marzo ha portato lo stesso titolo al festival Al-Bustan di Beirut. In contemporanea, alle 20.30, alla Rotonda Vassallo di Lerici, andrà in scena Cantar per scherzo, una serata che racconta la caleidoscopica personalità del genio cinquecentesco di Orlando di Lasso attraverso la sua produzione in lingua italiana interpretata da Passi sparsi (Martha Rock, Cora Mariani, Neri Landi, Lorenzo Tosi). Protagoniste del programma sono le sue villanelle alla napoletana, di esuberante teatralità, nelle quali temi aulici come l’amor cortese si deformano in una realtà sociale fatta di “maschere” marcatamente popolaresche, assumendo tonalità grottesche ed esilaranti.
L’ultima domenica del festival, il 3 agosto, vedrà tre appuntamenti, da mattina a sera: alle 11, nella panoramica Villa Popoff, un caffé in musica con brani per quartetto d’archi tratti da Paul Schoenfield e Johannes Brahms (Elly Suh, violino; Eivind Ringstat, viola; Adrian Brendel, violoncello; Junyan Chen, pianoforte); alle 19,30, a Villa Marigola, la cena-concerto con i giovani talenti di Opera for Peace, l’accademia di alto perfezionamento che ogni anno consente a un gruppo selezionato di cantanti (provenienti soprattutto da paesi tradizionalmente esclusi dai grandi circuiti lirici) di avvicinarsi a carriere di respiro internazionale. Ad accompagnarli saranno Gianluca Marcianò al pianoforte e Alesander Boldachev, tra i più grandi arpisti a livello mondiale.
La giornata si concluderà nella Sala del Consiglio Comunale con il recital pianistico di Matteo Cabras (musiche di Beethoven, Chopin e Schumann).
Gran finale il 4 agosto: a Villa Marigola, alle 20.30, la serata Les Chemins de l’amour (dal titolo della più celebre romanza di Francis Poulenc) vedrà di nuovo protagonista la soprano Carmen Giannattasio, accompagnata al pianoforte da Gianluca Marcianò in un florilegio di liriche tratte da Poulenc, Debussy, Tosti, Bellini, Donizetti e Di Capua, un omaggio alla Francia e all’Italia.
In contemporanea, alla Rotonda Vassallo, l’Hyperion Ensemble con il programma Musical my life.
Infine a mezzanotte, alla Marinella, la festa di arrivederci al 2026, con musica classica e strumenti moderni a intrecciarsi in un connubio esplosivo. Protagonisti l’arpista Alexander Boldachev e la chitarra elettrica di Alexander Misko. (aise)