Touristinfo.ai: nasce in Alto Adige l'assistente virtuale che indirizza verso comportamenti sostenibili

BOLZANO\ aise\ - Non solo un chatbot, ma uno strumento per il management della sostenibilità per le destinazioni turistiche alle prese con grandi picchi di visitatori. Nasce in Alto Adige, in una stagione segnata da forte affluenza e dibattito sull’overtourism, Touristinfo.ai, un chatbot alimentato da Intelligenza Artificiale pensato per supportare enti del turismo e destinazioni nella relazione con i visitatori, fungendo di fatto da destination manager digitali.
Il chatbot, raggiungibile tramite Whatsapp e sulle piattaforme digitali delle destinazioni che già lo utilizzano, combina live tutte le informazioni provenienti da parcheggi, sistemi di rilevazione del traffico, accessi ai siti, meteo etc per indirizzare gli ospiti verso la soluzione più sostenibile. In questo modo, nella lingua dell’interlocutore e grazie a una serie di regole costruite su misura insieme agli operatori turistici della zona, l’applicazione aiuta a distribuire i turisti sul territorio evitando eccessivi affollamenti.
Adottato già da San Vigilio di Marebbe (Val Badia), Valdaora, Anterselva e Appiano e da molti hotel, Touristinfo.ai ha concluso anche un accordo con Dolomites Val Gardena per l’introduzione del servizio. La collaborazione nasce nel mezzo di un’estate in cui il tema è diventato prioritario a livello nazionale e si affianca all’interesse di altre località, tra cui Bolzano, con una roadmap di rapida scalabilità in vista delle Olimpiadi invernali del 2026
Touristinfo.ai nasce da Mediatize, startup altoatesina incubata a NOI Techpark, fondata da Julian Palmarin e Sebastian Betz. "Il nostro obiettivo - spiega Julian Palmarin, 27 anni - è di combinare dati sul traffico, mobilità, eventi e meteo per rendere l'esperienza del turista la migliore possibile. Un traguardo importante dell'impiego della nostra soluzione è la distribuzione dei flussi turistici. In questo modo, aiuteremo a fare in modo che non vengano visitati sempre gli stessi hotspot, assicurando la scelta sulla base di dati e informazioni aggiornate a loro disposizione".
Mente tecnologica della soluzione è Sebastian Betz, 33 anni, startupper tedesco alla sua seconda avventura imprenditoriale. "Le soluzioni sono multicanale (WhatsApp, siti web, social), multilingue e funzionano 24 ore al giorno tutti i giorni, integrando le fonti dati locali (sentieri, eventi, ristoranti, alloggi, mobilità) per fornire risposte affidabili, in linea con il tone of voice del cliente. L’onboarding è immediato: si scansiona un QR code e si apre la chat su WhatsApp. I modelli sono addestrati su contenuti certificati del territorio e agganciano dati live per suggerimenti aggiornati su condizioni meteo, affluenza o viabilità", spiega Betz. La soluzione, pensata e costruita con i destination manager delle località interessate, può essere adottata anche dagli hotel, che possono integrare nel sistema le informazioni relative alla propria struttura per assicurare un’esperienza pienamente utile. In concreto, il chatbot suggerisce percorsi con bus/navette per lasciare l’auto, indica fontane e punti di refill per riempire le borracce e propone alternative agli hotspot affollati in base ai picchi previsti. Il progetto si avvale anche di una solida componente software sviluppata dalla collaborazione con l’European Digital Innovation Hub (EIDH), nodo della rete europea che, in sinergia con l’Università di Bolzano, guida la ricerca e l’implementazione di soluzioni di intelligenza artificiale altamente competitive sul mercato. (aise)