“NON CAPISCO, È ARABO!”

DUBAI\ aise\ - “Per chi vuole imparare qualche frase in arabo e per chi semplicemente desidera capire un po’ di più del Paese nel quale viviamo. Parte oggi, ospitata sulle pagine di Dubaitaly, una nuova rubrica dedicata a questa fantastica lingua, curata da Eugenio Malatacca, fondatore di “Impara l’arabo a Dubai”. In Italiano, quando non capiamo nulla di qualcosa, diciamo comunemente “aiuto, per me questo è arabo”. Ma, come ci spiega Eugenio, imparare a leggere e a districarsi in un alfabeto che sembra tanto complicato, è possibile”. È quanto si legge su “DubaItaly”, portale fondato e diretto da Elisabetta Norzi, che oggi lancia la nuova rubrica.
D. Come è nata l’idea di creare Impara l’arabo a Dubai?
R. L’idea è nata per caso, ero in auto lungo la Sheikh Zayed Road e vedevo tutti i cartelli scritti in arabo, ho provato ad immedesimarmi negli italiani che non sapevano leggere e scrivere l’arabo e mi sono detto: “non è possibile! Tutti devono riuscire almeno a leggere quanto riportato nei cartelli”, poi l’idea si faceva più forte nel quotidiano, leggendo le difficoltà di chi voleva impararlo e forse non trovava il metodo adatto.
D. Tu come l’hai imparato?
R. Sono laureato in Lingua e Letteratura araba all’Università Orientale di Napoli, poi ho studiato, inviato dal nostro Ministero degli Esteri, alle Università di Tunisi, Cairo e Damasco. Ho vissuto anche in Giordania, Libano, Yemen, Libia, Oman dove ho appreso le sfumature dei dialetti locali, una delle mie passioni è sempre stata quella di interagire con le persone nel posto, nella loro lingua.
D. In quanto tempo si può imparare a parlarlo? E a leggerlo e scriverlo?
R. Ho iniziato a studiare l’arabo nel 2000 e continuo sempre a studiarlo ogni giorno, è una lingua molto vasta e richiede un “allenamento” quotidiano. Leggere e scrivere è difficile, con buona volontà si può iniziare in pochi giorni, per parlarlo ci vuole un po’ di più, bisogna inizialmente scegliere su quale dialetto impostare la propria comunicazione. È importante ricordare che l’arabo classico (quello che si studia nelle Università) non è una lingua veicolare, è una lingua “aulica” letteraria, un po’ come pretendere di parlare latino per le strade di Milano o Roma.
D. Quali sono le difficoltà maggiori per un italiano?
R. Le difficoltà maggiori sono dovute probabilmente all’assimilare il sistema della lingua, molto diverso dal nostro, e la pronuncia di alcune lettere, una decina, che non esistono nel nostro alfabeto, ma nulla di impossibile. Il segreto per iniziare ad imparare l’arabo consiste proprio nella corretta pronuncia di queste lettere.
D. Che cosa ti piace di questa lingua?
R. Sicuramente la vena poetica, le sfumature, l’eleganza e le diversità dialettali.
D. Perché ci consigli di studiare l’arabo?
R. Comunicare, la comunicazione è fondamentale, a volte basta un semplice ciao (ahlan in arabo) per cambiare gli approcci e le interazioni, anche a livello lavorativo. Inoltre viviamo tutti in un paese arabo, è impensabile, anche se la maggioranza degli expats parla inglese, non avere almeno un po’ di basi per avvicinarsi alla lingua. Ricordiamo che in Italia i parlanti arabo sono più di un milione.
D. Parlaci dei tuoi corsi, quando cominciano?
R. Dal 21 ottobre inizierò dei corsi di gruppo, in italiano, per italiani, di avvicinamento alla lingua araba: la prima sessione sarà composta da 4 lezioni, due ore ognuna, ogni domenica dalle 20 alle 22, per un totale di 8 ore, all’Hilton Garden Inn Mall of The Emirates, il costo sarà di 800 aed a persona. Sarà possibile iscriversi entro il 30 settembre. Dai primi giorni di ottobre comunicherò la formazione delle classi (un massimo di 10-15 studenti per classe). Se siete interessati, potete dare adesione attraverso l’evento Corso di arabo di gruppo sulla pagina Facebook di Impara l’arabo a Dubai”. (aise)