POLITICHE 2018/ FRANCO AUFIERO (CP) PRESENTA LA SUA CANDIDATURA: IN DIFESA DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

ROMA\ aise\ - “Sono prima di tutto italiano e cattolico”. Così si presenta Franco Aufiero, candidato alla Camera con Civica Popolare nella ripartizione Europa. Intervistato da Antonio Gaspari per “Frammenti di pace”, Aufiero – da anni residente a Lucerna – sottolinea come al centro del suo impegno politico ci sia “la persona umana e la sua dignità. Da italiano emigrato all’estero, l’integrazione positiva è sempre stata, per me, un impegno fondamentale, perché prima di tutto vissuta sulla mia pelle”.
“Il mio scopo – ribadisce Aufiero nell’intervista – è tutelare i diritti e la dignità degli italiani all’estero. Per questo ho accettato la candidatura nella Circoscrizione Estero - Europa con la Lista Civica Popolare Lorenzin, che rispecchia i valori in cui credo”.
“Voglio attuare un programma d’integrazione positiva, valorizzando l’Italianità che, a mio avviso, non è un “gap”, ma il valore aggiunto dell’integrazione”, spiega il candidato. “Questo piano è attuabile difendendo valori come la famiglia, la vita, la libertà d’educazione e religiosa, l’etica sociale… difendendo ed attuando la Costituzione Italiana e la Dottrina Sociale della Chiesa”.
Tra i punti citati nell’intervista “ridurre il divario di diritti esistente, sotto il profilo fiscale e assistenziale, tra i cittadini italiani all’estero e quelli in Italia; tutelare i diritti dei lavoratori italiani all’estero: salvaguardare i diritti sindacali dei lavoratori a contratto della rete estera del MAECI e garantirne il legittimo adeguamento stipendiale; assistere i connazionali residenti nel Regno Unito nello scenario post Brexit, e tutelarne i diritti in sede europea: siamo la voce dei nostri connazionali che la Brexit la stanno subendo; promuovere il “Made in Italy”, sostenendo le PMI e il commercio internazionale: rafforzare il ruolo del sistema di sostegno pubblico all’internazionalizzazione per offrire supporto e riferimento alle PMI riducendo i costi e offrendo assistenza. Dobbiamo rafforzare il ruolo delle Camere di Commercio oltre confine; tutelare e promuovere la lingua e la cultura italiana nel mondo quale componente strategica della politica estera del nostro Paese, attraverso un incremento degli appositi capitoli di bilancio; rendere l’Italia sempre più protagonista in un’Unione Europea vicina ai cittadini, promuovendo una riforma dell’attuale governance, superando l’impasse del progetto europeo, istituendo, innanzitutto, il Passaporto Europeo; e, infine, promuovere iniziative in sede europea ed internazionale per la tutela dell’accoglienza dei minori e la creazione di un circuito europeo delle adozioni”.
Quanto la rapporto tra impegno politico e identità e pratica religiosa, Aufiero ribadisce: “sono cattolico e ho sempre agito in difesa dei valori non negoziabili. Come afferma il cardinale Angelo Bagnasco, “siamo in un tempo dove nessuno può ritenersi spettatore. Siamo chiamati a pensare e a capire, anche a livello delle leggi, ciò che di buono si può migliorare, e a cercare di impedire che siano fatte leggi che – diventando mentalità generale – cancellano i criteri morali fondamentali. Non di rado vediamo che ciò che è cattivo è permesso o promosso, anche se, alla radice, non rispetta la persona umana”. Questo è il mio punto fermo, il luogo da cui parto, e poi ritorno, per sentirmi completo. Il mio scopo è d’impegnarmi per il sostegno e l’integrazione positiva degli italiani all’estero che, per vari motivi, si trovano a vivere lontano dall’amata Italia”.
Il testo integrale dell’intervista è disponibile qui. (aise)