TESSAROLO (FIVL): NECESSARIO COSTRUIRE UNA MEMORIA STORICA NEL NOSTRO PAESE

ROMA\ aise\ - Il presidente della FIVL (Federazione Italiana Volontari della Libertà), Francesco Tessarolo, commenta due articoli comparsi pochi giorni fa sullo stesso numero dell’Avvenire. Il primo parla della richiesta di archiviazione da parte della Procura di Bologna (richiesta accolta dal GIP) relativa all’episodio di un giovane calciatore dilettante che, lo scorso novembre, esultò per un goal facendo il saluto romano e mostrano una maglietta della Repubblica Sociale di fronte alla gradinata del campo del Marzabotto.
Il magistrato, secondo quanto riportato dall’articolo, non avrebbe ravvisato nessun pericolo all’ordinamento democratico, quanto piuttosto uno sfottò calcistico di pessimo gusto. “Mi viene un brivido alla schiena” commenta Tessarolo, “quando si legge nel provvedimento di archiviazione che si è trattato di un gesto isolato di un giovane che "non pare nemmeno aver avuto piena contezza del grave significato della simbologia esposta".
Il secondo articolo, a poche pagine di distanza, parla dei “Soldati della memoria”, un’iniziativa promossa dai reduci dello sbarco in Normandia dell' esercito canadese che ebbe ben 45.000 soldati morti nell' ultimo conflitto, molti dei quali proprio sulle spiagge della Normandia. L'articolo descrive questa iniziativa rivolta "ai giovani attraverso i giovani": accanto a mostre temporanee, centri e musei la risorsa chiave é rappresentata proprio dai giovani ambasciatori bilingue, giunti da tutte le regioni del Canada per passare in Normandia non più di sette mesi prima di lasciare il testimone a un nuovo "sbarco" di neolaureati motivati come loro.
"Dobbiamo trasmettere il senso di quel sacrificio, fatto anche in nome dei legami ancestrali con Francia ed Europa” è il commento degli organizzatori dell’iniziativa. “Come canadesi dobbiamo la nostra posizione nel mondo, la nostra fierezza , a quel sacrificio. Questo è un luogo di memoria quasi sacro. I visitatori ci ricordano di continuo l'importanza di quello che facciamo".
“Come vorrei” è il commento di Francesco Tessarolo, presidente FIVL, “sentire parole simili da parte di nostri ragazzi italiani! Le situazioni rappresentate nei due articoli ci obbligano a riflettere sulla differenza tra i due modi di intendere la memoria storica. In particolare noi dirigenti delle associazioni partigiane, ma non solo, dobbiamo farci partecipi di una seria costruzione di questa memoria”.
“Vorrei che riuscissimo”, conclude Tessarolo, “a far esprimere ai nostri ragazzi gli stessi sentimenti che sanno esprimere i loro coetanei canadesi, anche quando giocano al pallone”. (aise)