LA SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA IN MEDIORIENTE

ROMA – focus/ aise - La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è tornata anche in Giordania. Giunta alla sua quarta edizione, quest’anno la manifestazione ha cercato di valorizzare il concetto di dieta mediterranea, un modello nutrizionale tipico del bacino mediterraneo basato sul consumo di alimenti di origine vegetale, freschi, naturali, stagionali e locali. I pochi grassi contenuti in tale regime alimentare rendono la dieta mediterranea un modello sano ed equilibrato di nutrizione. Quest’anno dunque l’educazione alimentare si è intrecciata con la volontà di valorizzare i prodotti agroalimentari italiani, unici nel loro genere nonché i più rinomati e diffusi in tutto il mondo.
Tanti e vari gli eventi in rassegna, grazie alla collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia ad Amman, la Scuola Dante Alighieri di Amman e l’Italian Trade Agency di Amman (ICE – Amman).
La settimana ha assunto subito un retrogusto dolce con l’evento “CAKE”. Nella serata di lunedì 18, lo spazio del Nofa Creative Space ha consentito la fusione culinaria tra Occidente e Oriente: il libro “Cake. La cultura del dessert tra tradizione araba e Occidente / The dessert culture between Arabic and Western tradition”, presentato in serata, è un manoscritto di arte e cucina, in cui i ricordi personali e le opere di 19 artisti internazionali si uniscono alle memorie collettive. La curatrice del progetto, Manuela De Leonardis, elabora questo libro a partire da un ricettario, scritto in arabo e in francese, acquistato nel 2012 in un charity shop di Londra.
Il ricettario, scritto negli anni ’60-’70 da una donna libanese, include gli ingredienti e i vari passaggi necessari per riprodurre diversi dolci, che hanno notevoli assonanze con la tradizione pasticcera italiana, segno evidente di una contaminazione culturale e culinaria tra il mondo Orientale e quello Occidentale.
Inoltre il libro ha come finalità il sostegno di “Bait al Karama Women Centre” di Nablus (Palestina), prima scuola di cucina palestinese e presidio “Slow Food” in Palestina, rendendo tale progetto non solo globale ma anche un bell’esempio di integrazione e di superamento delle differenze. La struttura del Nofa Creative Space ha accolto un evento all’insegna della cultura, condivisione e uguaglianza, in cui si sono potuti assaggiare dessert tipici dei due mondi, apparentemente diversi ma dal gusto affine.
La Settimana è proseguita con diversi corsi di cucina, offerti sia ai piccoli studenti delle Scuole del Patriarcato Latino, sia agli studenti più grandi della Royal Academy of Culinary Arts, ovvero la prossima generazione di chef giordani. I corsi non solo hanno previsto il coinvolgimento delle scuole in questione ma anche un incontro di formazione con i rifugiati iracheni del Mar Yousef Pastoral Centre. Le lezioni in questione hanno l’obiettivo di far conoscere agli studenti alcune delle eccellenze culinarie italiane (pizza, pasta, …) trasmettendo loro la cultura e la tradizione del bel paese. La presenza di due chef italiani della Italian Chef Academy, Lucio Forino e Giancarlo Francia, ha reso le lezioni più interattive, educative e stimolanti.
Altro evento di spicco della Settimana è stata la presenza dello storico, giornalista e scrittore Alessandro Marzo Magno. Intenditore della storia della cucina, della moda, dell’editoria e della finanza, ha presenziato a due eventi interamente in italiano presso la Società Dante Alighieri di Amman: una lezione-laboratorio per gli studenti sulla storia dei cibi italiani con la riproduzione di video su alcuni alimenti della tradizione culinaria italiana, e la presentazione del suo best seller “Il Genio del Gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo”. Attraverso i suoi interventi si è cercato di coinvolgere la popolazione e di far conoscere la storia dei prodotti agroalimentari italiani. Anche l'Ambasciata d'Italia a Dakar ha celebrato, per il quarto anno consecutivo, la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo dando vita ad una sfida fra tre ristoranti italiani della città.
I tre ristoranti che rappresentano rispettivamente l'Emilia Romagna, il Lazio e le Marche, si sono sfidati in show cooking a carattere regionale nella cornice della Residenza dell'Ambasciatore Francesco Paolo Venier.
Al termine dell'iniziativa, culminata con l'offerta di frutta fresca arrivata direttamente dalla Basilicata, i circa 150 invitati, di cui facevano parte anche giornalisti, bloggers, importatori, operatori della grande distribuzione, hanno votato il piatto preferito. A vincere è stata la proposta dell'Emilia Romagna.
Negli ultimi anni a Dakar l'offerta di cucina italiana è notevolmente cresciuta e oggi conta almeno una decina di ristoranti gestiti da esercenti italiani. (focus\ aise)