FONDI INTEGRATIVI: IL COMITES OSLO INTERPELLA LA COMUNITÀ

OSLO\ aise\ - C’è tempo fino al 10 settembre per segnalare un’idea, un progetto o una proposta di collaborazione al Comites di Oslo.
Con una nota pubblicata sulla sua pagina facebook, infatti, il Comitato informa la collettività italiana in Norvegia e in Islanda di avere la possibilità di richiedere contributi integrativi al Ministero degli Affari Esteri per “finanziare iniziative a favore delle comunità di italiani residenti in Norvegia ed Islanda, con priorità alla realizzazione di progetti specifici finalizzati a favorire l’inserimento nei contesti locali dei componenti dei nuovi flussi migratori italiani”.
Per questo, il Comites ha deciso di invitare tutti i connazionali di Norvegia e Islanda “a inviare idee per progetti da realizzare in collaborazione con il comitato stesso o a darsi disponibili a collaborare a titolo gratuito all’interno dei progetti promossi dal comitato”.
Tutte le idee e la dettagliata descrizione del progetto da realizzare (corredate di budget approssimativo) devono essere inviate all’indirizzo info@comitesoslo.org entro il 10 settembre prossimo.
“Sarà compito del Comites fare una selezione, elaborare e inviare formale richiesta al MAECI con specificato l’ammontare del contributo integrativo relativo a ciascun progetto”, spiega il Comites, chiarendo che i finanziamenti del MAECI “NON coprono salario, ma solo eventuali spese connesse alla realizzazione di un progetto (per es. affitto locali per conferenze, pubblicazioni, ecc.). Accanto alle tematiche cui è stata dedicata prioritaria attenzione negli ultimi anni (nuovi flussi migratori, migrazione circolare, turismo di ritorno, studi specifici sull'emigrazione italiana, canali telematici e innovativi di comunicazione…), si suggeriscono alcune tipologie di attività collegate alla crisi epidemiologica in corso”.
Tra queste il Comites segnala “realizzazione o potenziamento, ove già funzionanti, di Sportelli informativi, sia "fisici" che "virtuali", destinati a fornire informazioni sulle misure adottate per fronteggiare la crisi sanitaria nel paese di residenza, o più in generale per dare supporto a connazionali in difficoltà; rafforzamento o realizzazione di canali di comunicazione e informazione varia destinata ai connazionali attraverso radio web o social network; pubblicazione e distribuzione di opuscoli informativi, bollettini, newsletter, volantini sulle misure in vigore per il contenimento della pandemia o su iniziative di welfare promosse dalle istituzioni locali, contenenti informazioni o numeri utili da contattare in caso di necessità; iniziative varie di assistenza nei confronti degli esponenti delle cosiddetta "Nuova mobilità", che sovente rappresentano i soggetti più colpiti dalla crisi in quanto ancora in fase di integrazione nel contesto locale o professionalmente precari, o in possesso di contratti a tempo determinato, ovvero in prova o addirittura senza regolare contratto di lavoro (quindi esclusi dai provvedimenti di welfare eventualmente adottati a livello locale); iniziative per favorire la riqualificazione o aggiornamento professionale per chi ha perso il lavoro o si è visto costretto a chiudere la propria attività imprenditoriale”. (aise)