Istituto Italiano per l’Asia: avviati gli incontri con le Ambasciate

ROMA\ aise\ - È ripartito con fermento il nuovo corso dell’Istituto Italiano per l’Asia – ISIA. Riattivato a dicembre scorso, dopo undici anni dalla sospensione delle attività, l’istituto presieduto da Daniele Rossi ha ricominciato a riannodare i contatti con le ambasciate dei Paesi del Mediterraneo, del Medioriente e dell’Asia per farsi conoscere e soprattutto per comprendere in che modo poter essere di sostegno allo sviluppo economico, sociale e culturale mosso dall’interscambio tra Italia ed estero.
In pochi giorni, Rossi, assieme al segretario generale Domenico Palmieri, ha incontrato le rappresentanze diplomatiche di Sri Lanka, Iran, Corea del Nord, Azerbaigian, Egitto e Turchia per un primo contatto conoscitivo e un approfondimento circa gli attuali rapporti con le imprese e gli istituti culturali italiani.
“L’area del Mediterraneo, il Medioriente e in generale i Paesi asiatici hanno da sempre antichi rapporti con l’Italia”, ricorda Rossi. “Alcune circostanze geopolitiche e di mercato hanno portato nel tempo ad una rimodulazione al ribasso di alcuni di questi rapporti, ma ci sono delle evidenti occasioni che le imprese italiane non colgono e noi vogliamo poter fare da ponte verso queste opportunità. Dall’altra parte, c’è un interesse a collaborare con la realtà italiana da parte di Paesi importanti, così come c’è per altri Stati l’interesse ad avviare canali di dialogo con il nostro Paese. E poi – aggiunge – si tratta di costruire ponti perché si possano incontrare popoli, culture, storie attraverso cui accrescere il patrimonio umano di ognuno di noi”.
Dal 2017, ad esempio, gli interscambi commerciali tra Italia e Iran ammontano a circa 1 miliardo di euro, ma fino al 2015 erano superiori a 5 miliardi, sintomo di potenzialità relazionali enormi tra i due mercati. Allo stesso modo, oggi, in Egitto, sono attivi circa 23 miliardi di investimenti italiani e alcune relazioni culturali sono già avviate come i gemellaggi tra Ragusa e Catania con Luxor e Alessandria.
L’Azerbaigian, poi, ha avviato da alcune settimane la vendita di gas attraverso la TAP e proprio ora sta affrontando la sfida della ricostruzione dopo gli scontri interni dei mesi scorsi: due ambiti, questi, che possono rivelarsi di interesse per le imprese italiane.
Negli incontri sin qui sostenuti, Isia ha potuto riscontrare il forte interesse e l’attenzione concreta nei confronti delle produzioni italiane, della cultura e della possibile collaborazione con il nostro Paese, sulla scia di antichi rapporti che possono essere rinsaldati o sulla costituzione di nuove rotte commerciali relative a mercati sin qui non ancora esplorati. (aise)