Manchester: i consiglieri di minoranza contestano il bilancio approvato

MANCHESTER\ aise\ - Una “gestione inadeguata”: questa la denuncia dei consiglieri della lista "Costruiamo il Domani" del Comites di Manchester, Gianluigi Cassandra, Emanuele Bernardini e Gianluca Fanti, all’indomani dell’approvazione del bilancio nell’assemblea del 23 settembre scorso.
“La maggioranza, composta dalle liste MIE e Italia for Italy, ha votato a favore di un bilancio che solo per la sede e un elemento di segreteria prevede £20.000 di spese, senza che queste abbiano alcun ritorno concreto per i cittadini italiani residenti nell’ intera circoscrizione consolare di Manchester”, stigmatizzano Cassandra, Bernardini e Fanti, secondo cui “il documento evidenzia una totale mancanza di progetti concreti ed investimenti per iniziative culturali, sociali o informative per la collettività italiana nella circoscrizione consolare di Manchester, che copre il centro - nord dell’Inghilterra”.
Due le “voci più critiche” segnalate dai tre consiglieri di minoranza: “£7.400 per affitto locali e spese condominiali; più di £12.000 per l’assunzione di un addetto di segreteria. Ci chiediamo: quale necessità reale giustifica l’apertura di una sede e l’assunzione di personale, se il Comites stesso fatica a riunirsi e non ha in programma alcuna iniziativa concreta per il 2026? Quindi, £20.000 di fondi pubblici vengono destinati a spese interne, senza alcuna pianificazione concreta per il 2026 e senza proposte di iniziative a beneficio della collettività italiana. È davvero accettabile spendere questa somma per gestire, forse, uno sportello pubblico e pubblicare qualche post su Facebook? Attività tra l'altro che noi consiglieri di minoranza abbiamo sempre svolto gratuitamente e con passione”.
“La maggioranza – continua la nota di “Costruiamo il domani” – avrebbe dovuto impegnarsi nella pianificazione di iniziative concrete per il 2026, mettendo in campo proposte meno generiche e che potessero davvero supportare la nostra comunità, e cercare di presentare un bilancio condiviso tra tutte le componenti del Comites di Manchester, invece che provare a pagarsi la segreteria a spese degli italiani. L'esecutivo del Comites inoltre avrebbe dovuto concentrarsi sulla promozione di iniziative organizzate direttamente dal Comitato, invece di appoggiarsi - quando parla di co-organizzazione di eventi - solo ed esclusivamente ad altre realtà già presenti sul territorio”.
“È nostro dovere, come minoranza, monitorare con attenzione l’utilizzo delle risorse pubbliche, a tutela degli interessi dei nostri elettori e della collettività. Il nostro impegno per la promozione, a nostre spese, di iniziative concrete a favore dei connazionali non verrà mai meno, e – concludono Cassandra, Bernardini e Fanti - continueremo a vigilare affinché i fondi pubblici siano utilizzati in modo trasparente e responsabile”. (aise)