Saig, Comites e CAE insieme al Salone del Libro di Torino: una collaborazione vincente a Ginevra – di Carmelo Vaccaro

GINEVRA\ aise\ - Ci sono esperienze che lasciano il segno. Che non si consumano in una giornata, ma che accendono qualcosa che resta: un’idea, un’emozione, una direzione. È esattamente ciò che è accaduto sabato 17 maggio, quando un gruppo di circa 50 persone – tra cui 30 alunni dei corsi di lingua e cultura italiana del CAE, Comitato Assistenza Educativa – è partito da Ginevra alla volta del Salone Internazionale del Libro di Torino, una delle più grandi e importanti manifestazioni culturali d’Europa.
Un viaggio che non è stato solo fisico, ma anche umano, culturale ed educativo. Un’iniziativa mai organizzata prima per gli alunni dei corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera, e che oggi diventa simbolo di ciò che può nascere quando le istituzioni, le associazioni e i cittadini lavorano insieme, con passione e visione, al servizio della comunità.
Dietro questa giornata c’è un lavoro fatto di incontri, ascolto, fatica e passione. Un lavoro sinergico tra la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG) e Comites di Ginevra (Comitato degli Italiani all’Estero) a favore degli alunni che frequentano i corsi d’italiano, che insieme hanno costruito, passo dopo passo, un progetto nuovo, concreto, e per certi versi anche audace. Un progetto che ha coinvolto generazioni diverse e ha saputo parlare a tutti: ai più giovani come agli adulti, agli appassionati di libri come a chi scopriva per la prima volta un mondo così vasto e affascinante.
Presente nel viaggio una delegazione della SAIG, guidata dal suo Coordinatore, accompagnato dal membro Antonio Bello e dai presidenti delle associazioni: Antonio Vivolo per i Campani e Vincenzo Bartolomeo per l’Associazione Cultura e Arte Siciliana (ACAS). Insieme al Vicepresidente Dario Natale e alla Responsabile della Commissione Cultura del Comites, Laura Facini, hanno affiancato le insegnanti dei corsi di lingua e cultura italiana di Ginevra e, naturalmente, i volontari che hanno reso possibile tutta la logistica.
Per molti degli alunni partecipanti, era la prima volta al Salone del Libro.
Ma era anche la prima volta in un contesto dove la cultura si fa viva, si tocca con mano, si incontra. Vedere i loro occhi spalancarsi davanti a un libro, a un autore, a un’idea nuova, è stato il miglior riconoscimento possibile per tutto lo sforzo organizzativo. La cultura, in quel momento, ha smesso di essere una parola astratta per diventare qualcosa di reale, vissuto, condiviso.
Questo viaggio è stato molto più di una gita. È stato un gesto di comunità, nel senso più alto del termine, che ha mostrato come la cultura possa essere veicolo di cittadinanza, di consapevolezza, di appartenenza. È stato la dimostrazione concreta di quanto sia importante portare la scuola anche fuori dalle aule, nei luoghi dove le idee si incontrano e si confrontano. Perché è lì che si forma una nuova generazione di cittadini italiani nel mondo, radicati nella propria identità e aperti al dialogo e al futuro.
Un grazie sincero va a tutti: a chi ha creduto in questo progetto, a chi l’ha sostenuto con convinzione, a chi ha lavorato con pazienza dietro le quinte, alle insegnanti che ogni giorno trasmettono l’amore per la lingua e la cultura, alle associazioni che non hanno mai smesso di offrire il proprio contributo, anche nei dettagli più pratici.
Si ringrazia la società EBA Eurobus Genève SA per la preziosa collaborazione. E soprattutto, grazie a chi ha partecipato: con entusiasmo, con curiosità, con la voglia di imparare e di condividere. Senza di voi, tutto questo non avrebbe avuto senso.
Non è stata l’ultima volta. È solo l’inizio.
Un punto di partenza per nuove iniziative, nuove sinergie, nuovi orizzonti da esplorare insieme. Perché quando si lavora insieme, con passione e con visione, nessuna meta è troppo lontana. (carmelo vaccaro*\aise)
* consigliere CGIE