Bruxelles: eccellenze italiane della ricerca si incontrano alla XIX Conferenza Mondiale – di Alessandro Butticé

BRUXELLES\ aise\ – Il 23 maggio si è tenuta a Bruxelles, presso il Parlamento europeo - che ha concesso l'Alto patrocinio all'evento - , la XIX Conferenza dei Ricercatori Italiani nel Mondo, un evento che ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo accademico, scientifico e politico italiano ed europeo. L'apertura è stata affidata a Gabriele Andreoli, presidente di Institute Advance Studies and Cooperation (IASC), che ha moderato la sessione introduttiva con gli interventi istituzionali, tra cui quelli del vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, Anne Weyembergh, Vicerettore dell'Université Libre de Bruxelles e il Presidente della Texas Scientific Italian Community Andrea Giuffrida.
L'evento ha ricevuto messaggi di saluto da importanti personalità, tra cui il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, il Primo Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, il Ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Nel suo messaggio, il Ministro Antonio Tajani ha sottolineato come il lavoro dei ricercatori italiani all'estero sia "fondamentale" per il Governo italiano, aggiungendo che essi "danno grande lustro all'Italia e alla qualità del nostro sistema accademico e della ricerca." Il Ministro Bernini ha ribadito l'importanza di "coordinamento tra politiche di ricerca e innovazione a livello continentale" e ha elogiato "la qualità dei nostri ricercatori".
Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso il suo "vero piacere per l'apertura della XIX Conferenza" e ha sottolineato "l'alto valore strategico della ricerca scientifica quale fondamentale motore di sviluppo sociale ed economico." Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei Deputati, ha aggiunto che l'evento "ha il pregio di valorizzare il contributo offerto dai ricercatori italiani" e ha auspicato "un pieno successo dei lavori". Il Ministro Bernini nel suo messaggio scrive: "l’Italia è fiera di poter contare su una comunità scientifica all’estero vivace, appassionata e fortemente impegnata nel contribuire all’avanzamento della conoscenza, allo sviluppo tecnologico e alla costruzione di ponti tra sistemi di ricerca nazionali. Il vostro lavoro - evidenzia Bernini - è una risorsa preziosa non solo per il nostro Paese, ma anche per l’Europa e per la diplomazia scientifica, che oggi più che mai svolge un ruolo cruciale per il dialogo tra culture e la cooperazione tra nazioni ma anche come “driver” per la crescita economica".
Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha rivolto "un saluto di stima e vicinanza ai ricercatori italiani nel mondo, espressione di un'Italia scientifica, dinamica e innovativa" sottolineando che è essenziale promuovere programmi che favoriscano scambi e collaborazioni a livello internazionale: la ricerca è libera e non può conoscere confini".
Il programma scientifico della conferenza si è articolato in quattro sezioni tematiche: aerospazio, ricerca di base (robotica, alta tecnologia, intelligenza artificiale), medicina e scienze umanistiche. Scienziati e ricercatori italiani di fama internazionale hanno condiviso i loro contributi in diversi settori.
Tra le tematiche affrontate, Stefano Boccaletti ha moderato la sezione di aerospazio, dove sono intervenuti Adriano Ghedina, Cesare Brava e Claudia Paladini per descrivere i fondamentali contributi dei ricercatori italiani nei grandi progetti astronomici e di osservazione dello spazio che caratterizzano la ricerca dell’Agenzia Spaziale Europea e quella della NASA.
Timoteo Carletti e Simone Napolitano hanno moderato la sezione successiva. I temi trattati sono stati la teoria delle reti complesse (con interventi di Riccardo Muolo, Charo del Genio e Ludovico Minati), i materiali amorfi (attraverso l’intervento di Itamar Procaccia), la bioeconomia circolare, la spettroscopia fotoacustica e le applicazioni dei digital twins (con interventi di Alessandro Parente, David Cannella, Luca Fiorani, Elio Tuci, Simone Lucatello ed Angelo Pinto).
Andrea Giuffrida e Maddalena Parafati hanno coordinato la sezione dedicata alla ricerca medica, durante la quale si sono succeduti gli interventi di Antonio Colaprico, Pietro Coletti, Enkelejda Miho, Eleonora Leucci, Viviana Vella, Antonella Fioravanti, Sara Piccirillo, Casimiro Gerarduzzi. Le relazioni hanno chiaramente mostrato che il lavoro dei ricercatori italiani all’estero fornisce un contributo di fondamentale importanza in temi chiave per la salute pubblica quali la medicina omica e traslazionale, la neuroinformatica e la moderna ricerca sul cancro.
Andrea Giuffrida ha moderato la sezione dedicata alle scienze umanistiche, che ha visto la partecipazione di Michele Vincenti su temi riguardanti l’interazione tra intelligenza artificiale e spiritualità, e la giovane Eugenia Cenini che ha descritto approcci integrati per il benessere e la qualità della vista posti in essere in alcune regioni del Brasile.
A chiudere i lavori, Vincenzo Arcobelli, fondatore e Chairman della Conferenza, che ha sottolineato l'importanza di "riflettere sulla valorizzazione del capitale umano italiano all'estero e il rafforzamento della ricerca scientifica" come priorità strategica per la competitività globale. Arcobelli, che è anche membro del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE), e Presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (CTIM), ha evidenziato la "fuga di 120.000 ricercatori italiani" e le conseguenti perdite economiche per l'Italia, stimando che "negli ultimi tredici anni si traducono in 134 miliardi di euro". Ha quindi auspicato "politiche coordinate per un ecosistema di ricerca attrattivo" e ha annunciato che la ventesima edizione si svolgerà in Italia. L’evento è stata una conferma del “Sistema Italia” a Bruxelles che, anche se merita di essere sempre più rafforzato, è da qualche tempo una realtà. Ricevendo supporto anche da parte del Circolo culturale europeista, di ispirazione PPE, “Esperia”, e, in modo particolare, dal suo presidente Antonio Cenini. (alessandro butticé\aise)