Efasce: auspichiamo modifiche al decreto Cittadinanza

PORDENONE\ aise\ - Anche l’EFASCE - Pordenonesi nel mondo ha commentato l’approvazione da parte del Governo del Decreto Legge “Pacchetto Cittadinanza”, spiegando di guardare con attenzione all'evolversi della modifica dello iure sanguinis per l'ottenimento della cittadinanza italiana da parte dei discendenti degli italiani all'estero e auspicandosi una modifica di alcune parti.
Il Friuli occidentale, infatti, è stato (in passato ma con una ripresa pure in anni recenti) terra di grande emigrazione. Soprattutto dall'America Latina (Brasile in testa) da dove c'è sempre stata una grande richiesta per la cittadinanza da parte di pronipoti di friulani emigrati Oltreoceano. Con la modifica delle regole di cittadinanza, ora, permette di ottenerla solo a chi ha almeno un genitore o un nonno nato in Italia.
"Siamo in stretto contatto con i nostri corregionali nel mondo – ha dichiarato il presidente di EFASCE, Angioletto Tubaro - e qui in Friuli Venezia Giulia con le altre associazioni di emigranti, in modo da avere una posizione comune sulla vicenda. Auspichiamo che in alcune parti il decreto del Governo possa essere modificato, come anche richiesto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con la cui visione siamo in linea. L'assessore Pierpaolo Roberti ha ben evidenziato come il nostro territorio, proprio per la storia specifica della sua emigrazione, ha visto negli anni un mantenimento sempre saldo di rapporti tra terra di origine e corregionali anche grazie all'attività di enti come EFASCE. Per questo rappresenta proprio un caso di buone pratiche nella valorizzazione delle radici regionali e dell'identità locale all’estero nel quadro più ampio della cittadinanza italiana. Non solo: questa emigrazione di rientro, soprattutto per profili professionali di cui c’è più bisogno sul nostro mercato del lavoro, può essere una valida risposta al tema dello spopolamento e dell'inverno demografico, accogliendo in regione persone che hanno stretti legami con l'Italia. La modifica governativa nasce dall'evitare intasamenti nelle pratiche per gli uffici comunali, e questo è un aspetto condivisibile, ma auspichiamo comunque come detto modifiche che premino e non ostacolino chi è realmente intenzionato a ottenere la cittadinanza italiana e a tornare nella terra dei suoi avi con un serio progetto di vita".
Per dare un'idea della presenza pordenonese nel Sudamerica, continente da cui arriva la maggior parte delle richieste di cittadinanza, sono attivi ben 46 Segretariati (organi di dislocazione territoriale) di EFASCE: 20 in Brasile, 24 in Argentina, 1 a testa in Uruguay e Venezuela. Potenzialmente sono migliaia le persone con ascendenza italiana e friulana in particolare. (aise)