Generazione Z a Confronto: giovani italo-venezuelani si incontrano per parlare di radici e futuro

CARACAS\ aise\ - In Venezuela, nella penisola di Paraguaná, dove il sole si fonde con il Mar dei Caraibi e la brezza sussurra storie di migrazioni, Casa d'Italia Paraguaná ospiterà domani, 15 marzo, l'incontro “Generazione Z a Confronto”. L'incontro, organizzato dalla Federazione delle Associazioni Venezuelane Italiane (FAIV), farà di questo evento una fusione tra tradizione e innovazione per reinventare il patrimonio culturale italo-venezuelano. Più di 40 giovani provenienti da 14 club affiliati si riuniranno non per evocare il passato, ma per progettare un futuro in cui la lingua, la gastronomia e i valori italiani si proiettino con voce propria nell'era digitale.
“Paraguaná è la nostra fenice: un club che è risorto con passione - ha spiegato Claudio De Mauri, presidente della FAIV -. Qui i giovani non si limitano a preservare le tradizioni, ma le trasformano in hashtag e progetti sostenibili”.
L'evento coincide con l'Assemblea Ordinaria della FAIV, dove i leader analizzeranno come integrare la Generazione Z - nata tra meme e globalizzazione - nel processo decisionale.
“La loro creatività è fondamentale affinché l'aperitivo e la lingua vadano oltre le mura dei club”, aggiunge De Mauri.
Il nome “Generazione Z a Confronto” ne definisce l'essenza: uno spazio per discutere, condividere idee e confrontare prospettive. Questa generazione, connessa globalmente e agile nell'adattamento, porterà la cultura italiana su piattaforme inesplorate. “L'Italia non può essere confinata; vive nelle nostre reti e nella nostra capacità di reinventarla”, afferma Kelvin Yamboy, rappresentante di Casa d'Italia Paraguaná.
I social network saranno alleati strategici per diffondere l'italianità al di fuori dei circoli tradizionali. L'evento includerà un hackathon per progettare campagne virali e conversazioni con imprenditori che fondono il risotto con le arepas.
“Vogliamo che l'italiano non sia un obbligo, ma un piacere condiviso attraverso meme, musica e persino videogiochi”, spiega Diana Rosato, fondatrice di @italianocurso. Da parte sua, Immacolata Natale, ambasciatrice della Dante Alighieri, ha sottolineato: “L'italiano non è solo per i discendenti; è un ponte che collega passione ed eredità. Invitiamo tutti a unirsi a noi”.
La Società Dante Alighieri, rappresentata dal suo presidente Mariano Palazzo, rafforzerà durante l'incontro la sua missione di portare l'italiano in ogni angolo del Venezuela.
Ma il FAIV non si vuole fermare a Paraguaná. Dopo questo incontro, infatti, si è già proiettato verso nuovi orizzonti, con l'obiettivo di creare una rete giovanile che collabori con le startup italiane e promuova festival culturali transatlantici. “La distanza è una sfida, ma l'impegno di questi giovani dimostra che l'italianità è infinita”, conclude De Mauri. (aise)