L'Italia a Buffalo: Mucci (We the Italians) intervista Danielle Salasavage

ROMA\ aise\ - "C’è tantissima Italia nel nord dello Stato di New York. E’ uno stato che per ovvi motivi spesso è identificato con New York City, ma è invece molto grande e vario, e ospita moltissimi italoamericani anche in quello che è chiamato Upstate New York. Una delle città più importanti da questo punto di vista è Buffalo, al confine col Canada". Questa la premessa con cui è iniziata l'intervista che Umberto Mucci, fondatore e direttore del portale bilingue "We the Italians", ha realizzato a Danielle Salasavage, Segretaria Generale del Centro Culturale Italiano di Buffalo.
D. "Ciao Danielle, da quali zone d’Italia provengono le radici della tua famiglia?
R. Ciao Umberto. Le origini della mia famiglia risalgono a Caccamo, in Sicilia, e alla Calabria.
D. Sei la Segretaria Generale del Consiglio Direttivo del Centro Culturale Italiano di Buffalo. Vuoi raccontare ai nostri lettori le attività di questa meravigliosa istituzione?
R. La nostra organizzazione è dedicata a preservare e condividere le ricche tradizioni, la storia e i contributi delle comunità italiane e italoamericane. Durante tutto l’anno organizziamo una varietà di eventi culturali, tra cui corsi di lingua italiana, dimostrazioni di cucina, proiezioni di film, conferenze ed esposizioni d’arte che mettono in luce la bellezza e la diversità del patrimonio italiano.
D. Sei anche tesoriera del Buffalo Italian Heritage Festival: raccontaci di che si tratta…
R. Quest’anno è un traguardo importante per la mia famiglia e per tutta la comunità, poiché celebriamo il 50º anniversario del Buffalo Italian Heritage Festival, una tradizione che mio nonno ha contribuito a fondare cinque decenni fa con l’obiettivo di preservare e condividere la nostra ricca cultura italiana.
Sono orgogliosa di dire che stiamo pianificando una celebrazione degna di cinquant’anni di orgoglio culturale, comunità e famiglia. Il festival di quest’anno vedrà spettacoli musicali ampliati, con artisti italoamericani locali e di fama nazionale, tra cui il nostro concittadino Frankie Scinta, e per la prima volta ci saranno gli Allegro Italian Dancers, che daranno vita alle danze popolari italiane con energia e orgoglio".
L'intervista integrale è disponibile a questo link. (aise)