Passaporti/ Confsal Unsa Esteri: rischio escalation precarizzazione lavoro presso la rete

ROMA\ aise\ - Nonostante la "ratio della proposta di legge Ricciardi si colloca su un versante a noi particolarmente noto e caro", il sindacato Confsal Unsa Esteri esprime qualche dubbio riguardo l'approvazione della Proposta di Legge a prima firma dell'On. Ricciardi da parte della Camera del pdl Passaporti. Questo perché "prevedere la riassegnazione dei proventi derivanti dal versamento degli importi dovuti da chi richiede il rilascio del passaporto all’estero, al bilancio dell’ufficio diplomatico-consolare che ha rilasciato il relativo passaporto, destinando gli stessi “al rafforzamento dei servizi consolari per i cittadini italiani residenti o presenti all’estero, con priorità per i servizi maggiormente richiesti”, solleva in noi qualche legittimo dubbio circa la reale e futura destinazione di queste risorse, anche in ragione delle esperienze pregresse registrate presso la rete del MAECI".
"Lo stanziamento di 4 milioni di euro, attualmente previsto a copertura degli oneri introdotti da questa legge, dovrebbe essere destinato al rafforzamento dei servizi consolari, ma, purtroppo, siamo consapevoli del fatto che esistono specifici vincoli in materia di gestione delle risorse del bilancio delle singole sedi, i quali si limitano a poche iniziative e, tra queste, interventi di ammodernamento/restauro degli immobili e assunzioni di c.d. digitatori, vale a dire personale assunto a tempo determinato da agenzie interinali - ha spiegato il sindacato -. Pertanto, saremmo lieti di ricevere rassicurazioni circa il fatto che tale nuovo afflusso di risorse alle sedi non legittimi un'escalation di precarizzazione, paradossalmente in quelle sedi – come in quelle in Sud America – dove si registra il numero maggiore di rilascio di passaporti e dove, al contempo, il rischio di fuoriuscita di dati sensibili, promiscuità tra personale interinale e società locali, che si occupano di servizi ai connazionali, è molto alto".
"La celerità con cui si attuano le dinamiche di contrattualizzazione interinale, la durata breve dei contratti di collaborazione, unita alla natura dei servizi di fatto erogati da detto personale (spesso servizi delicati e sensibili), rischiano di innescare un meccanismo di perdita sistematica di dati, expertise, informazioni e conoscenze, tali da mettere a serio rischio la funzionalità della rete, segnatamente in una stagione di complessità geopolitica e internazionale, alla luce della quale lo Stato dovrebbe garantire l’integrità e la tracciabilità del personale deputato ad azioni sensibili", ha aggiunto nella sua nota la Confsal Unsa Esteri.
"Un caso emblematico è rappresentato da quanto registrato dalla nostra Sigla in Brasile, ove molti “digitatori”, una volta risolto il contratto di collaborazione a carattere interinale presso la sede MAECI, dopo aver appreso i meccanismi operativi e le modalità tecniche in sede, operano successivamente come despachantes, vale a dire come fornitori di servizi consolari a pagamento con tutti i rischi che un tale trend determina", spiega ancora il sindacato dei lavoratori all'estero.
"Come CONFSAL UNSA abbiamo accolto con favore la riformulazione, sollecitata anche dal nostro Sindacato, dell´ultimo periodo del comma 1, articolo 1 della pdl, che originariamente prevedeva che le risorse riassegnate venissero utilizzate “con priorità per la contrattualizzazione di personale interinale”, esprimendo l’auspicio che l´attuale formulazione, che si limita a ribadire che dette risorse sono destinate “al rafforzamento dei servizi consolari per i cittadini italiani residenti o presenti all’estero, con priorità per i servizi maggiormente richiesti”, possa esorcizzare una destinazione d´uso ambigua, deleteria e rischiosa per la sicurezza dell´intero Sistema Paese - ha spiegato infine -. Abbiamo scritto immediatamente al Ministro Tajani, sempre attento alle istanze provenienti dalle sedi e dal personale, affinché possa offrirci rassicurazioni e garanzie su questo fronte, su cui sarà forte e costante il nostro monitoraggio". (aise)