“Viaggio, mare, emigrazione”: laboratorio teatrale alla Scuola italiana di Atene

ATENE\ aise\ - Si è concluso alcuni giorni fa il laboratorio teatrale “Viaggio, mare, emigrazione” che ha coinvolto dodici studentesse e studenti del liceo della Scuola Italiana di Atene. “Il percorso, a cadenza settimanale, era iniziato a metà gennaio, con alcuni incontri preparatori, nei quali abbiamo fatto esercizi, attività e giochi di movimento e improvvisazione. L’obiettivo di questa prima parte era quello di creare insieme uno spazio di espressione ed espressività, dove niente fosse “giusto” o “sbagliato”: un luogo e un tempo nel quale fare delle esperienze, degli esperimenti (per questo è stato denominato “laboratorio”) e per costituire il gruppo”, spiega Massimo Lazzeri, referente del progetto.
Nella seconda parte, aggiunge, “abbiamo realizzato un breve spettacolo teatrale, che abbiamo intitolato “Il canto delle sirene”. Siamo partiti dal tema proposto per quest’anno dall’Ambasciata, “Viaggio, mare, emigrazione”. Lo abbiamo esplorato sia da un punto di vista letterale che attraverso il suo valore simbolico. Prendendo spunto da alcuni libri, da fatti di cronaca e da un monologo di Shakespeare (tratto da “Il mercante di Venezia”) ho scritto dei dialoghi verosimili di persone che decidono di lasciare l’Africa e mettersi in mare per raggiungere l’Italia con la speranza di poter condurre una vita migliore. Una studentessa ha suggerito di trovare il modo di inserire la figura mitologica della sirena, che quest’anno è stata la protagonista del progetto “Riva Sirena”, la seconda edizione delle iniziative dedicate all’ibrido. Questo si inserisce nel Piano di Alta Formazione di indirizzo archeologico, promosso dal MAECI in collaborazione con la SAIA-Scuola Archeologica Italiana di Atene. Nella nostra scuola, gli studenti sono stati introdotti alla tematica del progetto dalle professoresse De Stefanis e Pasqualini”.
“All’inizio, alla fine e in un punto centrale dello spettacolo – continua Lazzeri – abbiamo quindi inserito tre scene nelle quali sono presenti tre sirene che, con fare cinicamente malvagio, scatenano le onde e causano un naufragio nel quale tutti i migranti trovano la morte. Lo spettacolo è stato rappresentato nel teatrino della scuola, sia per i genitori che per tutti gli alunni e studenti della scuola primaria, delle medie e del liceo. Essendo uno spazio poco capiente è stato necessario replicarlo alcune volte: questo è risultato un vantaggio, perché le attrici e gli attori hanno avuto la possibilità di essere esposti a diverse tipologie di pubblico e di “rodare” lo spettacolo”.
Il laboratorio, conclude il referente, “è terminato con un momento di confronto e dialogo sul percorso svolto, con lo sguardo rivolto all’autunno e all’inizio di un possibile nuovo “viaggio teatrale”. È emersa una generale soddisfazione per quanto realizzato e, da parte di molti, il desiderio di salire sul palco anche il prossimo anno”. (aise)