“Indo-Pacific outlooks: implications for the EU-ASEAN relationship”: il ruolo dell’AICS nell’integrazione regionale

HANOI\ aise\ - Il workshop “Indo-Pacific outlooks: implications for the EU-ASEAN relationship”, che si è tenuto di recente presso la Nanyang Technological University di Singapore, ha consentito una riflessione collettiva tra analisti, accademici ed esperti dell’area sulle dinamiche dell’Indo-Pacifico capaci di influenzare le relazioni tra l’Unione Europea e l’ASEAN, in un contesto globale caratterizzato da rapidi cambiamenti economici e geopolitici.
Nell’ambito di una ricerca dell’Università di Torino sulle relazioni tra UE e ASEAN nella regione Indo-Pacifico, finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è intervenuto Michele Boario, coordinatore programmi della Sede di Hanoi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Boario ha partecipato alla giornata di studio presentando l’esperienza di collaborazione tra AICS e Segretariato ASEAN (ASEC): una sinergia avviata nel 2022, due anni dopo il conferimento all’Italia dello status di Partner di Sviluppo dell’ASEAN, e che oggi vede all’attivo tre iniziative di cooperazione allo sviluppo nella Regione.
Presieduto da Giuseppe Gabusi dell’Università di Torino, il seminario ha visto anche l’intervento dell’ambasciatore italiano a Singapore, Dante Brandi, che ha invitato la platea a una considerazione complessiva sulla rilevanza dell’Italia nella Regione.
La conferenza ha affrontato, quindi, temi cruciali per il futuro delle relazioni tra UE e ASEAN, quali il ruolo della UE e degli Stati europei nella regione Indo-Pacifico, e la relativa garanzia di un approccio coordinato dell’UE e degli Stati Membri, Italia inclusa; la sfida comune di conflitti, cambiamenti climatici e intelligenza artificiale e l’esigenza di una risposta partecipata guidata da una governance globale, al di là di nazionalismi e divisioni.
“La modalità di lavoro della cooperazione allo sviluppo dell’Italia va oltre il finanziamento di progetti e insiste nel costruire partenariati fondati sulla fiducia, su valori condivisi e su una visione a lungo termine”, ha dichiarato Boario. “In una fase in cui l’ASEAN affronta un futuro plasmato dalla trasformazione digitale, dalle sfide climatiche e dai cambiamenti geopolitici, l’Italia è pronta a collaborare. Il nostro obiettivo, oltre a una crescita sostenibile, è nel valorizzare le comunità di tutta la regione ASEAN, senza lasciare nessuno indietro come indica l’Agenda 2030, puntando all’expertise settoriale italiana e condividendo i principi dell’ASEAN”, ha aggiunto Boario, evidenziando il ruolo strategico della cooperazione allo sviluppo nella risposta alle sfide comuni.
L’intervento di Boario è poi proseguito nell’illustrare come il partenariato tra Italia e ASEAN rappresenti un modello di collaborazione e un approccio inclusivo e sostenibile, sottolineando l’interesse di AICS per l’Initiative for ASEAN Integration (IAI), che punta a diminuire il gap socioeconomico all’interno dell’Associazione dei Paesi del sud-est asiatico, guardando specificatamente a Cambogia, Laos, Myanmar e Vietnam, quale espressione del consistente impegno italiano nel ridurre le disparità di sviluppo e promuovere l’integrazione regionale.
Nel suo insieme il workshop ha confermato il valore del dialogo tra istituzioni accademiche, diplomatiche e tecniche per definire strategie comuni che rafforzino la relazione tra UE e ASEAN, con l’Italia come protagonista di uno sviluppo condiviso e sostenibile. (aise)