La Sant’Anna di Pisa conclude i tre corsi di formazione in Camerun, Ghana e Niger

PISA\ aise\ - Si sono conclusi i tre corsi che la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha realizzato in tre paesi africani: il primo diretto ai magistrati del Camerun (“Cooperazione giudiziaria internazionale nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo”, a Yaoundé tra il 5 e l’8 maggio scorsi); poi a quelli del Ghana (“La cooperazione giudiziaria internazionale”, svoltosi ad Accra tra l’8 e il 9 maggio) e infine a quelli del Niger (“Alternative alla detenzione e al carcere”, svoltosi a Niamey tra il 12 e il 15 maggio).
L’organizzazione di questi nuovi corsi di alta formazione a favore degli attori giudiziari locali rientra nel progetto “Stato di diritto e cooperazione in Africa (2024-2025)”, coordinato da Lorenzo Gasbarri, ricercatore di Diritto internazionale presso l’Istituto Dirpolis, che vede impegnata la Scuola Superiore Sant’Anna da diversi anni in attività di formazione e di capacity-building in diversi paesi africani. Per il successo di questa attività, è sempre risultato determinante il supporto garantito dalla Farnesina e dalle Ambasciate d’Italia in loco.
Il corso a Yaoundé, tenutosi in partenariato con l’Ecole Nationale d'Administration et De Magistrature, mira a rafforzare le competenze dei magistrati camerunesi in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio di capitali e il finanziamento del terrorismo. Il corso, come spiegato dalla Sant’Anna di Pisa, beneficia della partecipazione di esperti italiani ed africani di rilievo, tra cui Lorenzo Salazar, sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli, punto di contatto della Rete Giudiziaria Europea e corrispondente nazionale dell’Eurojust.
Le attività formative ad Accra, invece, sono state organizzate in collaborazione con il Judicial Training Center, si sono concentrate sul tema della cooperazione giudiziale internazionale, con l’obiettivo di rafforzare le conoscenze e le competenze dei magistrati locali relative al quadro normativo nazionale e internazionale in materia di cooperazione giudiziaria, anche attraverso l’analisi di casi di casi studio e delle più recenti pratiche giudiziarie.
Come docente, in questo caso, c’è stato Alberto Perduca, già Procuratore della Repubblica con vastissima esperienza nella cooperazione giudiziaria internazionale e di Afua Boatemaa Yakhoene, ricercatrice presso l’Università di Accra.
Infine, le attività formative a Niamey sono state organizzate in collaborazione con l’École de Formation Judiciaire du Niger (EFJN). Il training è finalizzato a formare i magistrati nigerini sull’adozione di misure alternative alla detenzione promuovendo una giustizia penale più equa, efficace e rispettosa dei diritti umani. I partecipanti del corso hanno beneficiato dell’esperienza di Apollin Koagne Zouapet, legal officer alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia, e di Sylvie MANKENTSOP, magistrata camerunense.
Ai corsi vi hanno preso parte anche l’Ambasciatrice d’Italia ad Accra, Laura Ranalli, e il Vice-Capo Missione di Niamey, Anna Quattrone, che hanno presieduto le cerimonie di chiusura. (aise)