Al fianco del popolo ucraino: il Ministro Crosetto a colloquio telefonico con l’omologo ucraino Shmyhal

ROMA\ aise\ - Una “preziosa occasione di dialogo” è quanto avvenuto nei giorni scorsi in videoconferenza tra il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e l’omologo ucraino, Denys Shmyhal, recentemente nominato alla carica. Crosetto si è quindi congratulato ed ha assicurato la volontà di proseguire nel solco dei solidi e proficui rapporti di collaborazione instaurati con i suoi predecessori. “Il nostro colloquio è stato un’importante occasione per ribadire l’impegno dell’Italia, insieme alla comunità internazionale, al fianco del popolo ucraino, che da oltre tre anni resiste e affronta con coraggio le conseguenze di una brutale aggressione”.
Crosetto, dal canto suo ha continua ad assicurare la volontà di “continuare a lavorare per creare le condizioni necessarie a un cessate il fuoco, primo passo verso una pace giusta e duratura”.
“Siamo consapevoli di quanto sia fondamentale permettere all’Ucraina di difendersi, soprattutto di fronte agli attacchi sempre più indiscriminati che colpiscono la popolazione civile – ha aggiunto ancora l’esponente dell’esecutivo italiano -. In questo percorso, la cooperazione tra le nostre industrie della difesa assume un ruolo sempre più centrale, su cui intendiamo continuare a investire con convinzione”.
“Resistiamo a ogni tentativo di provocazione di Mosca, che vorrebbe contrapporci non a un’ingiustificabile volontà predatoria, ma a una cultura – quella russa – con cui abbiamo invece da sempre condiviso profondi legami – ha proseguito ancora Crosetto facendo riferimento al recente inserimento suo, del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella lista dei “russofobi” -. Oggi, tuttavia, è proprio questa cultura ad essere violentata dall’interno, da una propaganda che la distorce, la sfigura e ne offre una rappresentazione falsata, filtrata attraverso un prisma profondamente innaturale”.
“Siamo al fianco dell’Ucraina anche nel cammino di ricostruzione”, ha infine concluso il Ministro italiano - lavorando insieme per un futuro solido, di pace e prosperità. Un futuro all’altezza di una Nazione fiera e resiliente, che – nonostante le bombe, gli attacchi, la violenza sui civili – continua a mantenere viva la propria economia e salda la propria dignità”. (aise)